Capitolo 13

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Lali guardò Peter come se fosse folle, e capì dal suo sorriso imprudente che un po' lo era. Forse nemmeno così poco, era completamente folle, ma non riusciva ad avercela con lui, anzi, la sua pazzia glielo faceva adorare ancora di più. -è uno spizio- gli fece notare, appena parcheggiò. Lui fece cenno di si con la testa, un sorriso che andava da un orecchio all'altro. -Ed oggi c'è un corso di ballo- disse lui, sventolandole d'avanti al naso un volantino con su scritto "Corso di ballo allo spizio Clinica del Sole, giorno: 20 Novembre; Ore: 10 e 30". -è per gli anziani- disse lei. Lui guardò il volantino, e poi disse -Qui non c'è scritto- -è sottinteso- ribattette. -Hai paura che gli anziani siano migliori di noi a ballare?- le domandò punzecchiandola. Lali rise e scosse la testa -Ho paura che gli anziani ci prendano in giro, veramente- disse lei. -E perché? Siamo fenomenali nel ballo- disse lui muovendo le spalle, come se volesse ballare. -Non è questo, non è per ragazzi- provò di nuovo a ribattere lei. Lui scosse la testa -Proviamo, se ci cacciano c'è ne andiamo, ma secondo me gli piaceremo e ci faranno rimanere- disse. Lei sospirò e fece cenno di si con la testa. Peter l'abbracciò ed aprì la portiera dell'automobile, poi fece il giro e l'aprì anche a lei. -Grazie- disse Lali -è molto da cavalieri- lui sorrise e la prese per mano, fino alla porta dello spizio, arrivati sull'uscio, Peter suonò il campanello, una donna sui 40 anni gli aprì la porta, aveva i capelli a caschetto color mogano, indossava un pantalone ed una maglietta bianca, e c'era il cartellino con su scritto il nome "Cielo Magico". -Buon giorno- lì salutò lei. -Buon giorno- fece Peter e le mostrò il volantino -Vorremmo sapere se potevamo partecipare alla classe di ballo- le chiese. Lei lo guardò stupita -Come?- chiese. -Ci scusi, lo so che era una stupidaggine- fece Lali e se ne stava per andare, trascinandosi dietro Peter, quando la signora Cielo fece -No, aspettate, realmente c'è un problema con gli insegnanti di ballo, non sono potuti venire. Voi potete fare gli insegnanti, non possiamo pagarvi, ma...- Peter la interruppe -Certo- disse. -Grazie, seguitemi- disse la donna, facendogli segno di entrare. Lo spizio era grande, c'era un salotto, una sala da pranzo, una cucina, dei bagni e le camere da letto degli inquilini, e poi una sala vuota, dove c'erano diverse persone anziane in attesa di qualcosa, in attesa di ballare. Lali guardò Peter, sorrideva, era felice, sembrava quasi in estasi, saltava da un piede all'altro. -Vi presento i nostri nuovi insegnanti di ballo, per oggi- lì presentò Cielo. -Ciao a tutti, io sono Peter, e lei è la mia ragazza Lali- disse Peter, Lali lo guardò stupita, non si aspettava che la presentasse come "la sua ragazza", suonava strano. Le guance della ragazza si colorarono di un leggero rossore. -Benvenuti- dissero i signori anziani. -Oggi vi insegneremo a ballare un tipo di ballo molto divertente e ritmato, si chiama "Salsa"- tutti fecero cenno di si con la testa. -Prendete un compagno e facciamo partire la musica- Peter era abile nel ballo, era bravo e conosceva a memoria i passi, mentre ballavano canticchiava la canzone. Alla fine della lezione c'era un rinfresco dove c'erano dei panini, dei succhi di frutta e delle pizzette. Lali si avvicinò per prendere un succo di frutta. -Siete proprio una bella coppia- le disse una signora coi capelli bianchi ed il vestito a fiori, Lali le sorrise -Grazie- le rispose. -Si nota che siete fatti per stare insieme, sia nel ballo, che nella vita- continuò un'altra. Poi si unì anche un altra signora -Molto affiatati- disse. -Complimenti, ottima scelta- disse la prima. -è stato lui a scegliere me, veramente- disse Lali. -Dobbiamo andare- disse Peter dietro di lei. Lei fece cenno di si con la testa. -Ritornerete, vero?- gli chiese una signora -Peter assomigli veramente molto al mio defunto marito- commentò una signora, lui sorrise e le fece l'occhiolino. -Certo belle donzelle- disse. -Hai fatto colpo- disse Lali, mentre si sedevano in macchina. -Be', ho un fascino tutto mio- disse lui sorridendo. -Non vantarti così tanto- disse lei -Tu sei sempre la prima nel mio cuore, non preoccuparti- disse lui. Lali gli sorrise. -Ti amo- gli sussurrò. Lui si girò verso di lei e le sorrise. Le si avvicinò e la baciò sulle labbra, un bacio dolce e morbido. -Ti amo anche io, Lali- disse lui.      

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