Capitolo 20

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Narra Lali:
Era stata la cosa più bella della mia vita...ballare con Peter era sempre eccezionale, ma solitamente lo facevamo noi due soli, lontani da occhi indiscreti, mentre ora avevamo ballato d'avanti ad un vero pubblico, un pubblico composto da centinaia di persone...era una sensazione strana...voglio dire, ho baciato Peter d'avanti a centinaia di persone...sentivo una strana sensazione allo stomaco ma sopratutto mi sentivo VIVA. Peter mi faceva sempre sentire così, con la pelle di gallina, il cuore che batte a mille, il sudore che mi impregna gli abiti, il respiro che si fa affannoso, le gambe molli come se non riuscissi a ballare e le labbra mi pizzicavano per la voglia che avevo di baciarlo. Ed ora lo stavo facendo. Da quando il sipario era calato e noi eravamo tornati dietro le quinte non avevo mai smesso di baciarlo, solo per prendere fiato. Ci eravamo guardati negli occhi qualche minuto, sorridendo e ridendo, poi eravamo tornati a baciarci. -Mariana- è la voce di mia madre. Riluttante e di mala voglia mi stacco dal bacio e mi giro verso di lei. -Mamma- dico alquanto sorpresa, nessuno sapeva dello spettacolo, eccetto Rochi e la madre di Peter, che avevo avvertito io perché Peter meritava sostegno. L'unico problema della mia famiglia era che non me lo dava, anzi, faceva di tutto per buttarmi giù, per questo non l'avevo invitata. Lancio uno sguardo a Peter chiedendomi se l'avesse invitata lui, ma Peter percepisce i miei pensieri e scuote la testa mettendo le mani d'avanti a se. Riesce a filarsela con la scusa di andare a prendere un po' d'acqua e di andare a salutare Rochi, non credo che sappia della madre, sarà una bella sorpresa, mentre la mia sorpresa è veramente orrenda. -Cosa fai qui?- le domando andando subito al sodo. Quando sono con lei perdo subito la calma, ed ora che ho tolto la maschera nemmeno fingo di essere gentile e di sopportare il fatto che voglia scrivere il mio destino. -Come facevi a sapere che ero qui?- continuo con le mie domande, dato che non si degna di rispondermi. -Non ero qui per te- mi dice lei. Alzo un sopracciglio in segno interrogativo, non capisco allora perché sia venuta...per Peter? Mi sembra veramente poco probabile, anzi impossibile. -Allora che fai qui?- le chiedo, dato che non si spiega. Lei incrocia le braccia al petto e mette su un viso annoiato. Mi chiedo se fosse così anche la mia espressione quando sono fuori di me ma cerco di non farlo notare... perché se così fosse a me sembra troppo ovvio e la gente che mi circonda, se non lo ha notato, è veramente stupida. Ma dato che la gente che mi circonda ha sempre pensato che la mia vita fosse perfetta, che la mia relazione con Pablo andasse a gonfie vele e che io fossi felice così... bé, si allora è veramente stupida. -Tuo padre conosce i direttori del concorso- mi spiega lei mentre si guarda le unghie. So che finge di essere annoiata, ma non glielo faccio notare perché oggi non mi va di litigare. -Quando hanno detto il tuo nome, quando ti abbiamo vista sul palco...-  (Adesso in un film accadrebbe che la madre dica alla figlia:  "è stato spettacolare, sei stata bravissima, io e tuo padre ne abbiamo parlato ed abbiamo deciso che se non vinci pagheremo noi la retta per la Juilliard School. E Peter, be Peter è un amore, state magnificamente insieme, io e tuo padre vi pagheremo il matrimonio dopo la laurea"  ma c'è un piccolo problema, questo non è un film, mia madre è Satana ed odia il mio ragazzo...perciò) -ci siamo vergognati tantissimo- non ho un espressione sorpresa, ho un espressione normale, perché me lo aspettavo. -Perché vuoi rovinarti la vita? Perché non hai chiesto i soldi a noi invece di fare questa cosa ridicola?- mi domanda. Faccio un respiro forte per non urlarle contro -Io non lo faccio per i soldi mamma. è vero, l'idea di andare alla Juilliard mi attira molto, ed utilizzare i soldi per andarmene lontana da te pure, ma se lo ho fatto è perché io amo la danza- le provo a spiegare, ma nemmeno ci spero che capisca, lei non capisce mai, perché oggi dovrebbe essre diverso? Perché è un giorno speciale per me? No, nemmeno questo la dissuade a distruggermi i sogni. Perché? Non credo sia cattiveria, credo che lei realmente voglia il meglio per me, ma non vede che il meglio per me è stare con Peter, è inseguire i mie sogni, lei e mio padre pensano che i sogni possano rendere felici, ma invece per me non è così, lei pensa che la vita è solo una messa in scena in cui tutti devono fingere di essere felici e dove devono capire perché non lo sono realmente, ma la vita è più di questo, è libertà, è sognare, è esprimersi, è amare, solo così si può essere felici veramente, ed io lo ho capito solo adesso, ma meglio tardi che mai, no? Adesso io sono veramente felice, perché ho Peter, perché sogno, perché lotto per i miei sogni. E se non vinco? Se non vinco provo qualcos'altro, non lascerò che Peter se ne vada, ho dei soldi da parte, lo seguirò fino in capo al mondo se necessario, niente e nessuno ci può separare. E se la storia con Peter veramente non dovesse funzionare come sostiene lei? Be, Peter rimarrà comunque una persona molto importante nel mio cuore, perché mi ha insegnato tante cose, perché mi ha aperto gli occhi, perché mi ha fatto conoscere un mondo nuovo, perché ha tolto la maschera che indossavo ed ha saputo amarmi per ciò che realmente ero...lui ha potuto vedere ciò che realmente ero e mi ha cambiato in ciò che sono ora, con un po' di ciò che ero prima, ma con molto più coraggio, così tanto coraggio da salire su un palco e ballare e baciare l'amore della mia vita di fronte a tutti, di fronte a sua madre, difronte a Rochi, difronte ai miei genitori ( anche se non sapevo che c'erano) e davanti ad un mucchio di persone che non conosco. Peter mi ha dimostrato che essere se stessi è l'essenziale, la cosa più importante e mi ha insegnato che amare è vivere, e vivere significa seguire il cuore, mi ha fatto capire che ero stupenda così com'ero senza maschera, che ero bellissima nelle mie imperfezioni, mi ha dato il coraggio di mostrarmi al mondo e questo non lo dimenticherò mai, pure perché Peter è il mio vero primo amore. -Potevamo pagarti una scuola di danza. Non c'era bisogno di questo concorso, non c'era bisogno che lasciavi Pablo e ti mettevi con quel buono a nulla. So che non ti diamo molto retta a volta, ma ti vogliamo bene...non c'era bisogno di attirare così la nostra attenzione- disse accarezzandomi il viso. Ecco, non aveva capito nulla, ma me lo aspettavo. Allontano la mano di lei dal mio viso. -Tu non hai capito un bel nulla, mamma. Io amo Peter, amo la danza, odiavo la mia vita prima, odiavo stare con Pablo, e si, mi faceva male che voi non mi pensavate, ma non ho fatto tutto questo per voi, lo ho fatto per me, perché così sono felice e se non mi capite pazienza, andrò a vivere da sola, lontano da voi, che sia a New York o in Messico, nella scuola più prestigiosa del paese o in una che nessuno conosce, vi invierò un messaggio ogni tanto, vi farò un regalo a natale e se mi invitate verrò alle vostre stupide feste. Ma io non voglio più mentire, non indosserò più la maschera, non lascerò Peter, non mi rimetterò con Pablo, perché io così sono FELICE! I genitori dovrebbero pensare alla felicità dei figli, non alla propria, non sono una bambola da vestire e comandare a bacchetta, non mi puoi più muovere secondo il tuo volere con dei fili, perché quei fili io li ho tagliati e non ritornerò in dietro. Addio- dissi e me ne andai. 

Spazio me:
Scusate se il capitolo ha poche scene Laliter, ma era un capitolo importante che dovevo mettere, scusate se non vi annuncio oggi che è il vincitore della gara, ma sarà nel prossimo capitolo che spero uscirà al più presto. Non ricordo se avevo messo il fatto della Juilliard

 non credo, mi è venuto all'improvviso come un lampo di genio e mi è piaciuta l'idea, perciò lo ho messa, spero che a voi vada bene. Ok, adesso vado, ciao, alla prossima...<3

My Milagro LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora