Narra Peter:
Sento della musica provenire da qualche parte, e a quest'ora la scuola dovrebbe essere libera, quindi c'è qualcosa che non va. è una musica classica, ma orecchiabile. Mi avvicino alla porta, e sbircio. C'è...Mariana, che balla, o meglio, sembra che voli, e con quel vestito, e quella luce, sembra veramente un angelo. Si accorge della mia presenza -Che fai Peter?- Mi chiede. Io mi appoggio al muro a guardarla -Sei bravissima- Le dico. Lei scuote la testa, respira a fatica, deve star provando da ore. Si siede per terra, vicino al muro, io mi siedo di fronte a lei, attaccato al muro. -Facevo pena- Dice lei. Io faccio cenno di no con la testa. Mi alzo ed accendo di nuovo lo stereo. Mi metto a ballare, lei mi guarda meravigliata. Quando la canzone svolge al suo termine la guardo, è a bocca aperta. -Sei molto bravo, perché non balli professionalmente?- Mi chiede. Faccio cenno di no con la testa, e mi siedo accanto a lei. Lei mi guarda -Perché?- Mi chiede, con una vocina dolce e allo stesso tempo sexy.Narra Lali:
Non sapevo come definirlo..Sogno, forse si addiceva più incubo, o semplicemente era la realtà. Mi trovo a ballare con Juan Pedro Lanzani, stretta fra le sue braccia, con la base che è appena partita, mi fa l'occhiolino, stiamo provando da due ore, eravamo stanchi, almeno io, ed eravamo pieni di goccioline di sudore che ci coronavano il viso, tutti e due col fiato corto. -Basta, per oggi- Dissi quando finì la traccia, e mi accasciai per terra. Stanca, con la schiena attaccata alla parete. Avevo la testa che mi pulsava, e non sentivo più le mie gambe. Avevo una fitta atroce allo stomaco, che era sotto sopra, forse per tutto quel movimento, a cui non ero abituata, o forse per la sua vicinanza. Lui mi guardò, e fece cenno di no con la testa -Non ci pensare, alzati. Dobbiamo farlo diventare perfetto- Ero io la perfezionista, solitamente, ed ora trovavo quel tipo, che voleva eseguire una perfetta coreografia. Mi alzo, barcollando, e mi appoggio al muro. -Dai- Mi dice avvicinandosi, e prendendomi una mano, per portarmi più vicina a lui. Quasi sussultai quando mi trovai a pochi centimetri dalla sua bocca e a contatto stretto col suo corpo sudaticcio. Aveva un colorito di pelle molto scuro. I capelli bruno scuro, e gli occhi verdi, penetranti, come se potesse leggerti dentro, e questo mi spaventava e mi integrava allo stesso tempo. Si era tolto la maglietta, ed i suoi muscoli erano irresistibili. Passai un dito sul suo petto, lui sussulto al tocco, come scottato. Era caldo, duro e vivo, era anche bagnato e stupendo, però meglio tralasciare. -Ti piace?- Mi chiede, con un sorriso malizioso sulle labbra, ed una luce negli occhi. Mi allontano un po', per quanto possa, dato che è un ballo di coppia, molto complicato, con molte prese e molti lanci. -Perché non lo fai col tuo ragazzo?- Mi chiede all'imroviso, notando che non mi piace che mi tocchi. Faccio cenno di no con la testa, ed anche se mi pentirò di aprirmi con lui gli spiego -Nessuno sa di questa mia passione- Lui mi guarda un po' sorpreso, ma non fa domande, riprende il ballo, con più grinta, sembra. Non capisco da dove la tiri fuori quella forza.Striscio, letteralmente, fino alla mia scrivania, nell'ufficio giornalistico della scuola. Mi lascio cadere sulla sedia, comoda, e mi lascio scappare un gemito, allungo i piedi, fino a toccare la fine della scrivania, e mi rilasso, per quanto si può, chiudo pure gli occhi. -Lali è tutto ok?- Mi chiede Gaston, il capo redattore. Gli sorrido, per quanta forza ho, e mi fa male tutta la faccia, facendo quel piccolo gesto. -Diciamo- Dico. Se per diciamo intendi che ho tutti i muscoli doloranti, e la testa che scoppia, gli occhi rossi, ed il trucco sbavato,, in più i capelli in disordine. -Che è successo? Sembri finita sotto un camion, senza offesa- Si affretta a precisare. Cerco di allargare il mio sorriso, ma tutti muscoli del viso si lamentano, quindi ci rinuncio. -Allenamenti- Rispondo, rimanendo sul vago, a quel punto, date le mie numerose passioni, potevano essere allenamenti di ogni genere. Dopo quella risposta se ne andò, forse felice di avere le risposte, o forse semplicemente doveva andarsene. Non avevo idea di cosa pubblicare, quella settimana, dovevo ammetterlo, ma i migliori scop sono quelli trovati al momento, no? Quelli che che ti sorprendono, come Peter, conoscerlo meglio, mi ha sorpresa...sconvolta. Eravamo migliorati, in poche ore, i nostri movimenti si erano sincronizzati, e facevamo ancora molti errori, ma i più evidenti erano stati cancellati, ed eravamo riusciti ad andare a tempo con la traccia, l'ultima volta, in più non mi ero rotta l'osso sacro cadendo, ma non penso fosse un buon argomento da scrivere su un giornale, poteva anche interessare, ma era improbabile, e poi dovevo parlare di segreti e miei, che nessuno dei due voleva veramente rivelare. Si avvicinò Rocio, una ragazza silenziosa e timida, dai biondi capelli color sole, pelle chiara e occhi color miele. Molto chiusa e riservata. Mi sorrise timidamente, con le labbra leggermente messe in risalto da un glos colore rosa, era davvero difficile credere fosse amica di Peter e che provenisse dalle sue parti, meno rude e più insicura, meno spaventosa e più dolce, delle altre che provenivano dalle sue parti, dovevo ammetterlo. -Buon giorno Lali- Disse posando il mio latte macchiato sulla scrivania, era veramente troppo servizievole. Notò che ero come inerte sulla sedia e mi chiese -Problemi? Posso fare qualcos'altro per te?- Scossi la testa, per rispondere a tutte e due le sue domande. Bevvetti un sorso della mia bevanda, e feci un gemito di piacere, amavo quella bevanda. Quando dalla porta entrò Peter, il mio latte macchiato finì sul pavimento, lui si avvicino e disse -Sorpresa, ho bisogno di crediti extra, e questo è il posto giusto- Non capivo bene se lo annunciasse a me o a Rocio, forse ad entrambe, forse non se ne fregava nulla di me, e quella di ieri era stata solo una "coincidenza" o forse lo aveva fatto a posta per darmi sui nervi, be c'era riuscito, o meglio a farmi desiderare di non essere lì, e allo stesso tempo di essergli più vicina, praticamente Peter mi confondeva, e quello non mi piaceva.
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My Milagro Laliter
FanfictionPer loro due il ballo è tutto. In due modi completamente diversi. Per Lali il ballo classico, e per Peter il ballo di strada. Tutti e due vanno nella stessa scuola, però non si sono nemmeno mai guardati. Lei bella, ricca, vive per il ballo...Lui il...