Capitolo 4

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Già si erano messi i vestiti per la notte, così si sdraiarono sul letto.

Sopra le coperte, perché faceva caldo.

-mi mancava dormire con te- disse Jeff con tono dolcioso. Da piccoli i due dormivano spessissimo insieme.

-anche a me è mancato- disse Julie sorridendo.

Jeff la abbracciò. Nulla di incredibile, in fondo si abbracciavano spesso, soprattutto in questi giorni.

Julie era felice quando era con lui, e gli mancava quando non c'era. Non poteva stare senza lui.

Lei lo amava, ne era sicura.

I due si guardarono con aria innamorata per un po', allora Jeff si avvicinò, e Julie capendone le intenzioni lo fece a sua volta. Si guardarono negli occhi, per poi continuare ad avvicinarsi, finché le loro labbra si sfiorarono.

Julie si sentì felice e sicura, il suo più grande sogno era lì, e lei non aveva bisogno di nient'altro.

-credo che questo sia il giorno più bello della mia vita!- le disse Jeff.

Julie stava per rispondere, ma si sentì un rumore. La porta d'ingresso che si apriva!

Jeff sussurrò -ci vediamo a scuola- e Julie annuì velocemente, poi Jeff scappò via dalla finestra.

Julie si sentì triste... quel bellissimo momento era stato rovinato.

-JULIE, SEI SVEGLIA?- sentì dire alla zia.

Lanciò un'occhiata alla sveglia sul comodino: l'una di notte! Se la zia la scopriva sveglia a quell'ora, domani niente cibo!

Anche se comunque l'avrebbe portato Jeff, preferiva non rischiare.

Chiuse gli occhi e fece per addormentarsi, o almeno fare finta.

Quella notte non dormì molto, pensò solo al bacio. Era stato bellissimo, incantevole...

Era ingiusto che tutto ciò, a causa della zia, era finito così presto, sperava tanto di poter dormire con Jeff...

Il giorno dopo, di mattina, zia Betty aprì la stanza.

-hey, oggi uscirai di qui- disse lei.

''uscirai?'' si chiese Julie ''la scuola non inizia domani?''

-davvero?- chiese Julie.

-davvero. Domani inizi il liceo e devi prendere uno zaino, un diario, un portacolori... i libri li ho già presi io. Ma stai attenta a non combinare idiozie o non andrai a scuola. Ora esci.-

-sì zia-

Zia Betty si spostò per far passare Julie.

Julie esitando un po' uscì dalla sua stanza, che trovandosi a piano terra fece in modo da mostrare fin da subito a Julie la porta di ingresso.

Aspettò che la zia le aprisse la porta, per uscire dalla casa.

-bene, il negozio dell'usato della mia amica è proprio qui. Le cose costano poco, puoi prendere uno zaino ed un astuccio.-

Julie annuì e le due attraversarono la strada. Julie si voltò a vedere un'edicola, i titoli dei giornali dicevano ''il serial killer colpisce ancora'', ''stanotte ancora 3 vittime'' e cose così.

Entrarono in un negozietto piccolo piccolo, e c'era un solo zaino e due astucci.

Sullo zaino c'era la scritta ''winx'' e poi c'erano delle specie di fate disegnate in uno stile che a Julie piaceva molto.

I portacolori erano due cilindretti con una cerniera sopra, uno bianco e uno blu.

-buongiorno- salutò la zia, che poi guardò male Julie dicendo -cretina, tu non saluti?-

-oh... Mi scusi signora, buongiorno- disse Julie tentando di recuperare.

-cerchiamo uno zaino e un portacolori- disse la zia Betty alla signora al negozio.

-c'è un solo zaino, delle winx... Ma non penso sia adatto ad una ragazza delle medie- disse la signora.

-liceo- corresse Julie, ricevendo un'occhiataccia dalla zia. Beh, bassa com'è, è ovvio che la scambiasse per una più piccola.

-non importa, lo prendiamo. Julie, scegli un portacolori.-

Julie guardò i due portacolori: il blu le piaceva di più come colore, perciò disse -questo- indicandolo.
-peccato, io preferisco quello bianco. Prendiamo quello bianco.-

Julie sentì una rabbia incredibile, era certa che la zia l'aveva fatto apposta.

-okay. Siccome a voi faccio lo sconto, fanno 5 euro-

La zia uscì una banconota dal portafoglio che aveva in mano e la posò sul tavolo.

-arrivederci- disse velocemente Julie per fare in modo da non venire rimproverata di nuovo dalla zia, ma nonostante questo la zia la guardò male.

-ciao- disse la zia con una voce che lasciava capire che fosse arrabbiata.

Poi la zia andò a fare la spesa e consentì a Julie di andarci con lei. Poi prese un giornale all'edicola e attraversò la strada.

Tornati a casa la zia la chiuse di nuovo in stanza con lo zaino ed il portacolori.

Julie si chiese perché la zia l'avesse fatta uscire se la sua presenza non era servita quasi a niente.

Poi notò un particolare della sua stanza: la finestra era aperta, anche se lei l'aveva chiusa.

La sua finestra si può aprire facilmente da fuori e si trova a piano terra, perciò poteva benissimo essere stato un ladro. Ma Julie era sicura che era stato Jeff, anche se non sapeva perché.

Poi guardò la sua stanza: niente di strano, era tutto a posto.

Poi vide sul suo comodino un pezzetto di carta.


Do you remember me, Jeff?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora