Capitolo 12

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Julie se ne andò via, lasciando lì Jeff a piangere. In quel momento era un misto di rabbia, terrore e malinconia

Come aveva potuto Jeff farle questo? Come era possibile che, dopo la bellissima infanzia passata insieme, lui avesse ucciso i suoi genitori, e se probabilmente si fosse trovata in casa anche lei?

Poi ebbe un veloce Flashback.

-stare con la zia è orribile. Quando ero a casa mia potevo urlare quanto volevo-

-a te piacerebbe se... tua zia morisse?-

-se mia zia morisse? Come dovrebbe morire?-

-ad esempio, uccisa dal killer-

Già. Le aveva pure proposto di uccidere sua zia. Tanto per ammazzarle la famiglia al completo.

Continuava ad attraversare strade senza sapere dove stesse andando. Non sapeva cosa fare. Forse era meglio entrare dalla finestra della sua stanza, e in caso dire alla zia che in realtà era già entrata ma non l'aveva sentita.

Non ci poteva ancora credere... Thomas e Selene forse lo meritavano, ma Maja... Perché ha ucciso anche lei? Cosa gli passava per la testa? Che gli era successo?

La cosa che le fece più rabbia, era il fatto che le avesse mentito. Sembrava non avere un briciolo di sensi di colpa per la morte dei suoi, o per averle rovinato completamente la vita.

Era questo che non riusciva a sopportare, era convinta che lui non era per niente in colpa per averla costretta a vivere una vita orribile con una zia ancora più terribile.

Se ciò era così, significava che lui non provava davvero qualcosa per lei... E allora, il bacio? Era stata finzione anche quello? Perché mai baciarla se non provava niente per lei?

I pensieri si interruppero d'un tratto, quando vide qualcosa scintillare per la strada.

-mamma? Per caso è tuo questo ciondolo?- chiese Julie alla madre mostrandole il ciondolo trovato la sera prima.

-no, non l'ho mai visto, dove l'hai preso?-

-era a terra... L'ho trovato a terra, dopo che Jeffrey se n'è andato-

-bene, conservalo. Guarda, ti regalo questa bella scatolina, ti piace?-

Julie ancora depressa per il fatto successo il giorno prima, afferrò la scatola e ci mise dentro il ciondolo, poi la chiuse con delicatezza e la portò nella sua stanza.

-grazie Jeff, grazie mamma- sussurrò lei alla scatola.

I suoi occhi si illuminarono. Le venne in mente l'unica cosa che ormai lei poteva fare.

Si gettò di scatto per strada, si chinò a terra, afferrò il cuore e si mise a correre, senza notare una macchina che stava andando velocemente verso di lei.

Mancava pochissimo quando se ne accorse, vide l'auto arrivare ad una velocità per cui evitarla sarebbe stato impossibile, non poteva fare altro che attendere di essere investita, era ormai a pochi metri di distanza, Julie chiuse gli occhi attendendo l'urto.

Poi, un attimo prima che arrivasse il veicolo, si sentì spinta da dietro la schiena e cadde lontano dalla zona a rischio, sul marciapiede.

Ci mise un attimo a ragionare: era salva? Cosa era successo?

Controllò il ciondolo: per fortuna l'aveva ancora in mano. Poi guardò verso la strada, giusto in tempo per vedere l'ultima cosa che lei avrebbe voluto mai vedere.

Angolo autrice

Aargh sono una copiona ;-;
Sembra che io lo abbia copiato dalla fanfiction di Masky di I3 ma vi giuro che l'idea mi era venuta prima di leggere quella storia. Giuroh.

Comunque ho riletto oggi l'intera storia insieme a mia zia e, oltre ad accorgermi di un miliardo di errori che CATTIVI NON MI AVETE FATTO NOTARE, ci siamo accorte che Jeff è uno stalker e vi giuro che non l'avevo fatto apposta.

Nel biglietto diceva "per caso ho visto te e la zia comprare il portacolori" o qualcosa del genere,  e mia zia ha detto "per caso? Ma è uno stalker!" poi l'ha stalkerata anche quando stava uscendo da scuola. Jeff The Stalker.

...

Mi ricorda troppo una persona che avevo soprannominato "The Stalker", se siete del gruppo whatsapp immaginò sappiate di chi parlo ;-;

Conumque, bella raga e al prossimo capitolo

Princess Sissy The Babbana Tala

Do you remember me, Jeff?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora