Capitolo 10

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Julie capì che era meglio dirgli la verità. Si fidava di lui, e non voleva mentirgli ancora.

Aprì la bocca intenzionata a rispondere di sì, ma le parole non uscirono, rimasero quasi soffocate nella gola. Iniziò a singhiozzare, mentre i suoi occhi si inumidivano.

-Julie, che succede?- chiese Jeff preoccupato.

-s... sì... è stato lui- riuscì a dire lei mentre piangeva.

-calmati, respira, e dimmi cos'è successo-

Dopo una pausa, in cui Julie smise gradualmente di piangere, iniziò a raccontargli ciò che le accadeva quando Jeff se ne andava.

-me lo dovevi dire subito, ci avrei pensato io-

-non mi difendere, potrebbero picchiare anche te-

-ma non posso lasciare che ti riducano così!-

-lo so... ma ti prego, non fare niente-

-come vuoi tu... ma domani è il tuo compleanno, non possono picchiati anche in quel giorno!-

-e come dovrei impedirglielo?-

-posso pensarci io a difenderti, fidati di me, non picchieranno più nessuno-

-ti ho già detto di no-

Jeff alla fine si arrese alle parole di Julie. Lei era convinta che lui non dovesse difenderla, voleva proteggerlo senza sapere che lui l'avrebbe protetta a costo della sua vita.

Il giorno dopo, quando Julie e Jeff entrarono in classe, Maja salutò subito Julie calorosamente e poi le diede un pacchetto con una coccardina dorata sopra.

-ti ho preso un regalo!- disse allegramente Maja porgendole il pacchetto.

-un regalo? Perché?-

-perché è il tuo compleanno, no?-

-cos... e tu come sai che oggi è il mio compleanno?- le chiese Julie stupita.

-me l'ha detto Jeffrey- le rispose Maja. Julie portò lo sguardo su Jeff, mentre lui aveva una faccia imbarazzata che sembrava volerle chiedere scusa.

-grazie mille comunque, non dovevi!- disse a Maja, prima di prendere con delicatezza il pacchetto.

Mentre lo scartava, Maja le spiegò -ho visto che adori disegnare, quindi ho pensato di prenderti qualcosa che riguardasse il disegno-

Appena finì di scartarla vide un block notes ad anelli con i fogli strappabili, e la copertina era lilla, della stessa tonalità del suo vecchio diario, con la scritta "Julie e Maja maps"

-maps? Cosa significa?- chiese Julie con una faccia stranita.

-maps, è l'acronimo di migliori amiche per sempre- le spiegò Maja con un grandissimo sorriso.

Poi Jeff intervenne nella discussione, facendo notare a Julie -c'è anche una matita!-

La matita era nascosta dietro il block notes, era anche quella lilla e leggendola in orizzontale c'era la stessa scritta del block notes.

Julie abbracciò istintivamente Maja, gridando -GRAZIE MILLE, SONO BELLISSIMI!-

Maja, dopo essersi staccata, le rispose -di niente!-

Poi la campanella suonò, e le lezioni iniziarono.

Finita la scuola, Jeff e Julie si salutarono, ma Julie non sapeva che in realtà Jeff era rimasto a spiare.

La scena che vide Jeff all'inizio era Julie che cercò il più possibile di correre verso casa, prima che venissero da lei Thomas e Selene.

Poi vide Thomas, che iniziò a correre in direzione di Julie con una velocità incredibile.

La afferrò per il braccio, lei gridò chiedendo aiuto, e lei continuava a trascinarla per il braccio verso un vicoletto, dove era già Selene.

Jeff sentì sussurrare -Jeffrey- ad una voce dietro di sé.

Si girò, era Maja.

-Jeffrey, li stai spiando anche tu? Io già sospettavo che Selene le facesse qualcosa-

-seguiamoli-

Jeff e Maja, di nascosto, videro Julie in un muro che subiva dei pugni da parte di Thomas, e sembrava cercasse il più possibile di non lamentarsi. Selene in un angolo stava riprendendo tutto ridendo.

Jeff iniziò a sussurrare a Maja -senti, Maja, quando ti dico io usciamo e tu prend-

Neanche finito di parlare, Maja uscì da sola dal nascondiglio correndo verso Selene.

-Selene, ma che stai facendo? Come puoi permettere tutto ciò?-

In quel momento uscì anche Jeff, che prese Julie per la mano iniziando a correre.

Thomas però riuscì a farle lo sgambetto, lei cadde a terra seguita da Jeff che la teneva per mano e iniziò a sanguinarle il ginocchio.

Julie era già di suo a pezzi, non riusciva a fare niente. Doveva solo scappare, ma non ci riusciva.

Desiderava solo non mettere Jeff in tutta quella faccenda, ma non riusciva ad alzarsi. Non sapeva cosa fare, era nel panico.

Jeff la prese per rimetterla a posto, mentre con uno sguardo preoccupato e amorevole le sussurrava -tranquilla, ora ci sono io a proteggerti-. Julie riuscì solo a rispondere sottovoce -Jeff, aiutami-.

Wooo angolo autriceeeh

Ieri ho intervistato (insomma, parola grossa, le ho fatto un paio di domandine) I3venticinque e boh, credo che metterò l'intervista in questo libro che infatti sto scrivendo cercando di ispirarmi al suo stile che io adoro ^^

Eh, niente, alla prossima!

TicciSissyDrownedTheKiller

Do you remember me, Jeff?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora