Capitolo 5

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Sono stesa sul letto, quando sento suonare il campanello. Scendo le scale correndo e quasi cado.

"Vado io!" Urlo in caso mio padre volesse andare ad aprire.

"Ciao Cam" Lo saluto con un bacio sulla guancia.

"Ciao, come stai?" E' sempre così premuroso.

"Bene, grazie. Andiamo sopra a studiare?"

"Certo" Sorride mostrando due fossette adorabili.

"Hai mangiato?" Chiedo.

"Sì- sì tranquilla"

Dopo un paio di ore riusciamo a finire tutti i compiti e decidiamo di andare a fare una passeggiata in spiaggia. Le giornate si stanno raffreddando, quindi cerchiamo di goderci gli ultimi giorni di mare.

Quando usciamo di casa incontriamo il ragazzo con la felpa nera che ho visto qualche giorno fa nel pullman.

"Oh guarda, c'è Rob!" Esclama Cameron. Probabilmente lo conosce e sono buoni amici.

"Ciao Rob, come stai?" Chiede abbracciandolo.

"Ehi Cam, tutto bene, te?" Ha gli occhi verdi e i capelli neri, è molto carino.

"Benissimo, lei è Crystal, una mia amica" Mi presenta gentilmente.

"Piacere io sono Robert, ma tutti mi chiamano Rob" Sorride mostrando i suoi denti bianchissimi.

"Rob, vuoi unirti a noi? Stavamo andando a fare un giro in spiaggia" Propone Cam.

"Sì, va bene, così mi racconti un po' di cose... Da quanto non ci vediamo?"

"Da un bel po', mi sono trasferito da poco... che mi dici di te? Come sta Angel?"

Ehm... mi chiedo cosa ci faccio qui, forse è meglio lasciarli soli...

"Oh, bene. Crystal, Angel è mia sorella..." Non capisco il motivo per cui me lo ha detto.

"Comunque credo di averti già vista, è possibile?"

"Ehm... può essere, forse nel pullman"

"Oh sì è vero!" Sembra ricordarsi.

"Cam, esci ancora con quei tuoi amici... drogati?" Che cosa? Drogati? Non capisco...

"Ehm... Rob, sai che li conosco da una vita e non posso abbandonarli... e non chiamarli così" Aspetta... mi sono persa qualcosa? Se Cam si è appena trasferito, come fa a conoscere tanta gente?

"No, Cam. Devi pensare a te stesso. Ti devo ricordare cosa hai passato l'anno scorso?" A questo punto la mia curiosità esplode.

"Cosa è successo Cam?" Chiedo dolcemente.

"Niente" Sbuffa irritato. "Grazie Rob, davvero!" Se ne va e ci lascia soli.

Lo inseguo urlando il suo nome, così come Robert.

"Ti prego Cam, fermati. Parliamone" Urlo.

"Voglio stare da solo!"

"Cam, fidati di me. Tu ci sei stato per me, anche io voglio esserci per te!" Mi fermo, ormai senza fiato.

Anche lui si ferma e si gira verso di me. Mi guarda. Ha gli occhi lucidi. Cammino verso di lui e lo abbraccio.

"Vorrei stare da solo" Dice sulla mia spalla.

"Dopo mi chiami?" Chiedo.

"Certo, piccola" Mi bacia sulla guancia.

Lo vedo andarsene e torno da Robert.

"Rob, mi dispiace ma è voluto restare solo"

"Forse ho esagerato un po'... Ma che ne dici se facciamo un giro lo stesso"

"Ehm... in realtà ho una cosa da fare, ma solo un giretto va bene" Mi sembrava scortese scaricarlo.

Stiamo per più di mezz'ora in riva al mare a parlare. Gli ho raccontato un po' di cose: della scuola, il rapporto con i miei, il mio hobby di cambiare colore di capelli.

Abbiamo molte cose in comune, ad esempio, entrambi amiamo il nero, la musica rock e non ci piacciono molto le discoteche.

Ci scambiamo i numeri e lui mi accompagna a casa. Quando sto per entrare mi richiama.

"Ehi Crystal?"

"Dimmi" Mi giro.

"Ti va se usciamo un'altra volta, sono stato davvero bene con te" E' troppo carino.

"Certo, magari un sabato andiamo al cinema e facciamo venire anche Cam" Propongo.

"Ehm... Sì, perché no!" Sorride anche se sembra che la mia proposta non lo entusiasmi molto.

"Ciao Rob" Lo congedo con un sorriso.

"A presto Crystal"

Entro in casa e sento le urla dei miei fin dall'entrata. Provengono dalla camera da letto.

"Smettila! Non insistere!" Urla mio padre.

Cerco di ignorarli e vado in cucina a cercare qualcosa da mangiare. Guardo l'orologio. Sono ancora le sei e mezza. Mangio un po' di torta al cioccolato che ha preparato mamma per la scuola.

"Ciao Cris" Entra mio fratello.

"Ciao, come va?" Io e lui non ci parliamo molto, diciamo il minimo indispensabile.

"Bene, ma stanno ancora litigando quei due?"

"Sì" Sbuffo infastidita.

"Bastaaaaaaaa" Urla con tutta la forza.

Sobbalzo per lo spavento e le urla dei miei cessano.

Escono dalla loro camera da letto e ci guardano stupiti.

"Io vado in camera mia e poi vado a correre" Scappo dalle loro grinfie.

Faccio come ho detto, mi cambio, prendo le cuffiette ed esco.

Inizio a correre senza meta a ritmo di 'Never say never' dei The fray. Adoro questa canzone, è una delle poche non rock che ascolto.

Venti minuti più tardi, mi siedo un attimo su una panchina per riprendere fiato. Mi arriva una chiamata: Cameron. Rispondo.

"Pronto?"

"Ehi cicci!" Ride... E' ubriaco?

"Cam dove sei?" Chiedo leggermente preoccupata.

"Al bar dietro la scuola, ma che t'interessa?"

"Certo che mi interessa... perché hai bevuto?" Inizio ad incamminarmi verso il bar che mi ha indicato, non sono molto distante.

"Non lo so... mi sentivo solo... ti prego vieni" Sento che sta per piangere.

"Arrivo subito, non muoverti" Inizio a correre.

Quando entro nel bar mi invade una scia di fumo. Cerco Cameron con lo sguardo e... quando lo trovo, mille pezzi di vetro si infrangono contro il mio cuore... E' lì, con una canna in mano e la lingua intrecciata a quella di una ragazza. La ragazza è seduta in braccio a lui e gli tocca il petto e cerca di togliergli la maglietta.

Gli amici attorno a loro ridono e scherzano, molto probabilmente sono ubriachi anche loro... Quelli sono i "drogati" come dice Robert. Rob. Compongo il suo numero il più velocemente possibile...


Buonasera :)

Capitolo un po' corto, ma abbastanza intenso. Che ne pensate? Spero vi sia piaciuto. Aggionerò il prima possibile.

Votate e commentate se volete ;)

Baci :*


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