Capitolo 14

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Arriviamo a scuola e camminiamo per i corridoi mano nella mano.

A volte qualcuno ci fissa o borbotta qualcosa dietro di noi, ma cerco di non dargli molto peso.

Loro non sanno cosa significa vivere quasi due anni della propria vita nella più assoluta solitudine; loro non sanno che significa affezionarsi talmente tanto a qualcuno o qualcosa e poi vederlo sparire da un giorno all'altro, loro non lo sanno...

Anche io penso di meritare un pizzico di quel sentimento che tutti chiamano 'amore'.

Anche io penso di voler essere amata, ma questo loro non lo capiranno mai...

Senza neanche accorgermene ho le lacrime agli occhi e mi sta per colare il naso.

Prendo un fazzoletto e maschero il tutto dando la colpa ad "un'allergia" .

Perché? Mi chiedo. Perché la gente deve giudicare ogni cosa che fai?!

Quando stavo con Sissi non andavo bene perché non ero normale; quando mi tingevo i capelli ero quella strana; adesso che sto cercando di essere 'normale' hanno ancora altro da dire!

Per fortuna esistono persone come Cam che non guardano solo come sei e quello che fai, ma vanno oltre... si chiedono perché lo fai e cercano di capirti.

Per questo sono molto grata a Cameron... penso che lui mi abbia salvato un attimo prima che cadessi nel precipizio.

La vita che sto vivendo ora è solo grazie a lui... questo non lo scorderò mai.

Ha fatto ricominciare a battere il mio cuore in un modo in cui non aveva mai fatto nessuno...

Lo osservo mentre mette i libri nel suo armadietto.

E' così bello, così perfetto.

"Cosa c'è?" Mi chiede dopo un po'.

"Niente, pensavo" Sorrido.

"A cosa?"

"A te, a noi..."

"Mmmm..." Mormora con un sorriso malizioso.

"Non in quel senso, idiota!" Gli colpisco un braccio.

"Ti amo, lo sai?"

"Sì, già l'ho sentito" Sussurro.

Si avvicina alle mie labbra.

Quando penso che voglia baciarmi, mi lascia un semplice bacio sulla guancia.

Lo abbraccio, forte.

Si stacca e posa le labbra sulla mia fronte, poi sul mio naso e... non ce la faccio più, mi alzo sulle punte ed unisco le nostre labbra.

E' la sensazione migliore che si possa provare, ti senti così unito ad un altro corpo che sembra si fondano anche le anime...

"Ora, se non ti dispiace, vorrei sapere a cosa pensavi" Interrompe quel magnifico momento.

"A come mi hai salvato, grazie a te ho ripreso a vivere, prima ero un vegetale praticamente: mangiavo, studiavo, ascoltavo musica, dormivo e basta" Ammetto seria.

"Tu mi hai fatto scoprire cosa significa amare e sono felice che sia stata proprio tu..."

"Anche io sono felice, solo grazie a te"

Mi bacia di nuovo.

"Di nulla, piccola".

Suona la campanella ed entriamo in classe per affrontare una nuova giornata di scuola...

La prima ora di biologia passa abbastanza in fretta, anche perché abbiamo perso 20 minuti perché la professoressa non sapeva scrivere gli assenti sul registro elettronico.

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