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Ero davvero felice, mi sentivo al settimo cielo.
Oggi è precisamente il 14/08 quindi tra poche ora si farà il falò.

Già avevano scavato la buca e io avevo posizionato la legna vicino al falò e le pietre lungo tutto il perimetro della buca.

Mi faceva malissimo la schiena. Tutto quello che volevo era dormire, ma avrei dovuto aspettare almeno altre 8 ore prima di riposare..almeno era per una buona causa.

Dopo aver sistemato tutto in spiaggia me ne tornai a casa.
Arrivata mi presi due asciugamani: uno grande e pesante per coprirmi dal freddo, l'altro piccolo e leggero per asciugarmi dopo aver fatto il bagno di mezzanotte.
Poi presi la sdraietta, la provai. Comoda devo dire. Dietro aveva una tasca, quindi metto tutto quello che mi serviva li dentro, almeno non mi dovetti portare una borsa che ingombra e basta.

Mi cambiai costume e me ne misi uno rosso e bianco, con dei puntini bianchi, dei pantaloncini e una cannottierina se dovessi sentire freddo. In fine presi una felpa.

Dovrei essere pronta, anzi ero pronta.

Nella mia testa girarono 400 domande: cosa potrà succedere questa sera? Mi potrebbe baciare? Insomma, farà notare a tutti che gli interesso.

Cavolo, sto per esplodere. Per questo decido di sedermi e di mangiare un panino al volo, perchè al faló cucinano solo roba scrausa e non mi va di morire di fame per tutta la sera.

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Riuscivo a sentire solo la musica mentre le mie amiche mi parlavano. Era davvero troppo alta, non riuscivo a pensare e tanto meno a capire dove si trovava lui.

I nostri falò erano così lontani, quinsi decisi di avvicinarmi. Arrivo quasi al suo falò e lo vedo abbracciato ad un'altra, gli diede un bacio sulla guancia e lei si girò guardandolo in modo seducente lui ricambiò. Distolsi lo sguardo e camminai per il resto della spiaggia con la testa in confusione e le lacrime che minacciavano di uscire.
Non capivo il perchè, era la prima volta che mi succedeva una cosa del genere. Non avevo mai pianto e soprattutto non avevo mai pianto per un ragazzo. Questo comportamento mi mandò ancor più nel pallone e i miei respiri si fecero irregolari.
Pensavo di svenire, vedevo tutto sfocato. Perchè tutto questo per lui? Perchè tutto questo per degli sguardi?

So la risposta purtroppo.
Perchè lui guardava un'altra e non me, preferiva stare con lei e non con me. Era palese, non gli importava assolutamente niente e questo mi rendeva così fragile e confusa.

Decisi di tornare indietro.

Stavo praticamente sulla mia sdraietta quando una mano mi blocca.

"Ehi, ti vedo un po triste" era Valeria. Non mi andava sinceramente di parlarci, o tanto meno, non mi andava di parlare con nessuno.

"Ah, non ho niente. Sono solo molto stanca" dicendo queste parole vidi la sua faccia come un grosso punto interrogativo "bhe, però questa sera ci sarà da divertirsi" aggiunsi sperando che le andasse bene come risposta.

Insomma, chi non sarebbe rimasto perplesso davanti ad una persona che ti dice 'sono stanca' proprio la sera di Ferragosto, con tutti o festeggiamenti, il falò e il divertimento?
Io, naturalmente.
Ma in quel caso, come biasimarla, avrei avuto la stessa reazione.

Mi allontanai e stavo per andare a sedermi sulla mia sdraio, ma era occupata.
Lorenzo si era seduto senza preoccupazioni e cominciava a guardarmi. Sembrava che mi stesse scrutando cercando ogni minimo particolare sul mio viso. Mi stava fissando da 20 secondi minimo.

"Vieni qui" la sua voce era tremolante, aveva bevuto, ma questo si sapeva..però nello stesso tempo era bassa e rauca, e questa cosa mi piaceca molto.

"No e alzati, mi vorrei sedere io!" Cercavo di essere il più ferma possibile, ma come facevo a fare un discorso normale con una persona ubriaca? Non si ricorderà più niente il giorno dopo, che senso avrebbe avuto?

"Siediti sopra di me" fece un sorriso malizioso, quasi mi mise paura.

"È inutile parlare con te" dico con le braccia conserte, mi giro e me ne vado.
Ma perchè doveva bere? Oppure, perché mi deve parlare in questo stato?
Davvero non capivo.
Lo odiavo, eppure mi piaceva così tanto.

Mi sedetti sopra la riva della spiaggia, insieme alla mia comitiva, stavano facendo dei giochi con l'acqua, non volevo bagnarmi, ma volevo la loro compagnia.

Aurora mi si avvicinò e mi chiese se andava tutto bene, insomma, era Ferragosto, ed io stavo pensando a tutto tranne che a divertirmi..ma da quel momento in poi, basta problemi, basta pensieri negativi, è una festa e voglio spassarmela.

Angolo autrice.

Scusatemu davvero per il ritardo, ma ho avuto davvero tanto da fare.

Insomma, vi piace come sta andando avanti questa storia?

Fatemi sapere perchè ci tengo al vostro parere.

Al prossimo capitoloooo

Come la neve d'estate.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora