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Speravo davvero che quelle parole non fossero uscite dalla sua bocca, ma soprattutto che stesse dicendo una cavolata.

Il mondo era diventato una capsula. Ci stavo solo io e quella frase che mi rimbombava nelle orecchie.

"Oggi si è baciato con Giulia"

Per la sorpresa mi misi a ridere, cercando di non dar retta a quelle parole che tanto mi stavano distruggendo.

Però altri miei amici, come se fosse una cosa normale, da lontano, sentendo la conversazione, si erano soltanto limitati ad annuire.
Dopo quel gesto il mio sorriso scomparve in un nanosecondo.

Come aveva potuto farmi una cosa simile? Quando, come, chi ha baciato?

Non riuscivo a stare un attimo ferma, ma il mio sguardo era fisso in un punto. Stavo cercando la calma e nello stesso tempo un modo per far fuori quel ragazzo che amo.

Rimettendo insieme i pezzi di quel giorno, mi accorsi che effettivamente non era stato uno come tutti gli altri, bensì noi non ci eravamo praticamente visti da quel fatidico bagno in acqua.
Vedere quella ragazza, che da quanto avevo capito si chiamava Giulia, gli aveva scombussolato tutto e aveva preferito passare una giornata con lei che con la sua ragazza.

Senza perdere tempo e per sapere di più, chiesi a Francesco di spiegarmi bene la scena, come si è svolta e tutto quanto.
Dire che il mio cuore si era strizzato in una morsa è poco.
Perchè?

***

La cena ormai era finita e il mio telefono non smetteva di suonare.

Era lui.

Mi stava chiamando da oltre quindici minuti ininterrottamente..cos'é, solo in quel momento si era ricordato di me?

Non mi importava se aveva delle scuse o se mi vuoleva vedere, se vuoleva chiarire o solamente spiegare. Non mi interessava più niente.

Tutto quello che volevo era stare da sola, o magari con la mia adorata Aurora. Lei sapeva sempere ciò che volevo, ciò che mi serviva. Infatti decisi di chiamarla.

Dopo la cena avevo perso di vista tutti. Mi ero inventata che dovevo andare in bagno. Lo sapevo che era davvero stupido quello che stavo facendo, ma era inevitabile, per me.

Inizio chiamata.

Oii, Chia..ma dove stai?

Sto su ai parcheggi.

E cosa stai facendo?

Non lo so, voglio stare sola..sto solo pensando.

Posso venire?

Certo. Tu sarai sempre la benvenuta.

Fine chiamata.

Riposi il telefono nella tasca dietro dei jeans. Mi appoggiai sul cofano di una macchina e senza accorgermene, delle lacrime rigarono il mio viso.
Non volevo che succedesse tutto questo.

Perchè stavo piangendo?..
Per un ragazzo che amo? Per un gesto sbagliato? Per un bacio di un'altra ragazza? Per una delusione? Per un tradimento?

No, impossibile.
Cercavo senza convincermi che tutte quelle opzioni fossero false. Cercavo di convincermi di non amarlo, che quel pomeriggio non fosse successo niente..ma soprattutto cercavo di convincermi che tutto questo era solo un piccolo incubo di passaggio.

Non mi era mai successo di stare male per un ragazzo.
Non mi era mai successo di provare sentimenti del genere per un rafazzo.
Non mi era mai successo di piangere per un ragazzo.
Non mi era mai successo di credere parte di me un ragazzo.

Come la neve d'estate.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora