L'inizio di tutto.

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Il 15 agosto Lorenzo ed io passammo gran parte della giornata insieme.
Gli chiesi del perchè del suo comportamento e lui riuscì a rispondermi solo in questo modo:" ero brillo, non sapevo bene cosa stessi facendo".. certo, come se per lui quelle parole non avessero un peso. Come se vedere lui che si baciava con un'altra fosse normale.

Vaffanculo.
Nella mia testa era tutto una parolaccia nei suoi confronti. Però, purtroppo (tornando indietro non lo rifarei) lo avevo perdonato. Avevo perdonato quello pseudonimo di bacio che mi aveva dato tanto fastidio.

Le prime storie sotto questo punto di vista sono le più brutte. Non sai come reagire, se perdonare o no..non sai quali cose e atteggiamenti definire 'importanti'. Ed è per questo che io quel giorno sbagliai completamente con lui. Però quello sbaglio mi fece conoscere un mondo bellissimo, quello dell'amore.
Il mio sentimento cresceva sempre di più. Ogni volta che mi guardava negli occhi io mi incantavo, ogni volta che mi metteva il braccio intorno al collo mi scioglievo piano piano. Insomma..era diventato la mia ragione di vita, senza neanche averlo mai baciato. Era un nuovo sentimento per me, non sapevo se avere paura o no. L'unica cosa che sapevo era che: quando stavo con lui, stavo benissimo, quando non stavo con lui, stavo malissimo.

~~~

Le giornate più o meno passavano sempre uguali. Qualche ora con lui e poi con i miei amici. Famiglia, cibo e dormire.
Finchè non arrivò il fatidico giorno.

20/08/2013

"Mi devi promettere che oggi pomeriggio mi verrai a vedere" disse Lorenzo facendo un sorriso larghissimo, per convincermi.

"Come posso mancare ad un'altra bella sudata?" Come facevo a dirgli di no? Però l'espressione schifata regnava sul mio viso. Odio il sudore e pensare che dopo lui sarà zuppo..blee, mi venivano i brividi.

"Bravissima, ora vado" mi diede un bacio sulla giancia e se ne andò. Il piccolo sorriso che aveva lasciato sulla mia bocca mi stava facendo far male alle guancie. Ma non ci potevo fare niente, dovevo abituarmi a quel leggerissimo dolore. Era da giorni ormai che non riuscivo a non ridere, ad essere triste e tutto grazie a lui. Mi stava cambiando.

19:30

"Sono stato bravissimo vero?!" Il suo ego ebbe il sopravvento, come sempre.

"Direi proprio di si! 7-3 bel punteggio."

Poi calò il silenzio. Mi stava accompagnando a casa, me lo aveva proposto lui. Non voleva che tornassi da sola, anche se era giorno. Nel frattempo si era levato gli scarpini e li teneva in mano e si asciugava il sudore sul viso con la maglietta, ulteriormente sudata.

Mi uscì un 'blee' e la lingua di fuori. E lui se ne accorse naturalmente. Mi guarda, mi fa un sorrisetto e mi si butta addosso.

"Bello il sudore non trovi?" Disse mentre rideva a crepapelle.

"No! Che schifo, levati. Basta ti prego" Odiavo la sensazione del sudore sulla mia pelle, ed ora ero come zuppa. Ma almeno era il suo sudore e non di qualcun altro.

Per arrivare a casa mia bisognava passare un ponte ed attraversare un campo. Prima li si giocava a tennis, ci stavano i campi. Peró poi li avevano chiusi, non sapevo il perchè. Era rimasto soltanto il terriccio rosso, la casetta contenete tutta l'attrezzatura e l'erba alta che stava prendendo il sopravvento.

"Bene, siamo arrivati" dissi indicando il cancello. In realtà quello erabil cancello del residance, ma non volevo spiegarglielo, avrei parlato troppo.

"Ah allora tu abiti qui, ora ho capito" aveva in faccia un ghigno strano..quasi malizioso.
"Vieni qui" disse prendendomi e abbracciandomi. Quell'abbraccio mi stava stringendo oltre che le costole anche il cuore. Mi stavo quasi per materializzare per quanto mi sentivo strana, o forse volevo materializzarmi perchè non sapevo come reagire, cosa fare.
Mi ero allontanata un po, quell'abbraccio era tanto bello quanto durato veramente troppo. Peró lui mi bloccò e appoggiò le sue labbra sulle mie.

Cazzo.
E adesso che faccio?
Le mille emozioni presero il sopravvento. Conginuai il bacio. Fu uno di quelli belli, lenti, romantici..le famose farfalle nello stomaco cominciarono a farsi sentire. La sensazione era fastidiosa ma fantastica allo stesso tempo.

Alla fine ci guardammo negli occhi e lui se ne andò.
Io mi girai ancora incosciente e mi sfiorai le labbra con un dito.

Angolo autrice.

Scusate se vi ho fatto aspettare così tanto, ma non sapevo se continuare la storia o no.. per questo vorrei schiedervi cosa ne pensate.

Vi piace come si sta svolgendo la storia?

Commentate e lasciate la stellina.
Grazie e al prossimo capitolooo

Come la neve d'estate.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora