Mi convinsi che avrei dovuto saltare quella prima ora di lezione e tutta per colpa di quel coglione di Marton, quindi mi sedetti a terra e cominciai a leggere il mio libro.
Otto pagine dopo comincio a sentire dei strani rumori, che poco dopo si trasformano in gemiti.
E che palle. Ma una che non è troia a parte me in questa dannata scuola non c'è?
Cerco di ignorare quei rumori molesti che vengono dai bagni e riprendo a leggere.
Altre quattro pagine più tardi, vedo con la coda dell'occhio una ragazza in leggins neri strappati quà e là con sopra dei pantaloncini di jeans, camicetta tipo da cowgirl legata all'altezza dell'ombelico, capelli ricci biondi e con meches castane uscire dal bagno sorridente seguita poco dopo da James.
Come mai non sono meravigliata?
Lei è Veronica White, la cheerleader "alfa", o come la chiamo io "l'oca più starnazzante di tutte che si fa seguire dalle altre come fossero cagnolini", nonché ragazza più popolare e troia di tutto l'istituto, conosciuta appunto per essere la preferita di James Marton.
Non so se stanno insieme visto che lui tende a scopare le ragazze e poi lasciarle da parte, ma si vedono spesso insieme dall'anno scorso e la cosa mi dà sui nervi.
Sei gelosa.
E di chi? Di loro? Pff, per me Marton potrebbe anche essere travolto da un tir. Non mi mancherebbe affatto.
Si si, contaci che ti credo.
Ma ti stai zitta, vocina del cazzo?
Nel mentre che faccio i miei soliti monologhi interiori, Marton mi nota fuori dall'aula e mi viene incontro.
Oh no, vattene. Ti prego. Torna dalla tua ochetta.
«Cosa ci fa Kristen Shane fuori da un'aula? Ha fatto la cattiva ragazza?» mi chiede lui divertito.
«No, succede che mentre James Marton pensa a soddisfare i bisogni del suo amichetto, io faccio tardi alla lezione e vengo buttata fuori dalla classe per tutta l'ora!» impreco contro di lui sottovoce.
Lui scoppia a ridermi in faccia facendomi imbestialire ancora di più, così mi alzo in piedi e gli tiro uno schiaffo.
Non era troppo forte, ma il segno della mia mano sulla sua guancia non tarda ad arrivare e intanto il sorriso sulla sua faccia di merda è sparito e ora mi guarda storta, ma non mi terrorizza affatto.
«Non osare mettermi le mani addosso Shane. Non provarci mai più, altrimenti ti rendo la vita impossibile.» mi disse ad un centimetro dal mio viso e tenendomi stretto il polso facendomi un po' male.
«Lasciami Marton, mi fai male.» ringhio sicura a mia volta senza smuovermi.
Lui obbedisce e la campanella suona in quel preciso istante.
Mi chino per prendere il mio zaino e il libro quando quel coglione di Marton mi tira una sculacciata prima di andarsene.
«Sai Shane, in fondo hai un bel culo e non mi hai lasciato scelta mettendomelo in mostra!» mi urla lui divertito prima di sparire dietro ad un corridoio.
Arrossisco imbarazzata, evidentemente quel ragazzo ha un disperato desiderio di morte.
«Questa me la paghi, Marton!» urlo sperando mi senta.
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Trascorse anche le successive quattro ore di lezione, l'ultima campanella della giornata suona e io mi affretto ad uscire dalla scuola prima di imbattermi nuovamente in quella faccia da sberle.
Faccia perfetta, vorresti dire.
Ma taci.
Una volta a casa, mangio qualcosa di veloce e poi salgo in camera mia per poi buttarmi a peso morto sul letto abbracciando il cuscino.
Non ho nessun compito da fare essendomi portata avanti ieri, quindi prendo il mio libro e faccio per cominciare a leggere.
Due sole pagine dopo mi passa la voglia, quindi chiudo il libro e lo appoggio sul comodino di fianco al letto.
Un momento, da quando Kristen Shane non ha voglia di leggere? Che mi sta succedendo?
Comincio a fissare il soffitto bianco della mia stanza immersa nei miei pensieri.
Perché mi comporto così? Che mi succede?
Ti stai innamorando.
E di chi?
Di quel figo di Marton.
Io innamorata di Marton? Neanche in un universo parallelo. Lo odio.
Bugiarda.
No.
Sì.
Evapora, grazie.
Ho troppi pensieri per la testa, prendo le mie sigarette, un accendino, il cellulare, mi infilo le mie Vans ed esco.
Quel pomeriggio ne fumo due prima che facciano l'effetto desiderato, ma che cazzo mi succede?
Mi faccio un giro dell'isolato per cercare di calmarmi ulteriormente visto che il fumo non fa tanto effetto.
Una volta che si fanno le cinque e mezza di pomeriggio, decido di tornare a casa per riprovare a leggere per vedere se veramente sto cambiato oppure era stato solo un episodio.
Salgo in camera, prendo il libro in mano e riprendo tranquillamente a leggere.
Forse era tutta un'impressione, ero solo troppo concentrata su quella mattina e quindi non avevo voglia di leggere, tutto qui.
Non mi sto innamorando, di nuovo. L'amore fa schifo.
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•Game Of Feelings•
Teen FictionLei, Kristen Shane, 17 anni. Capelli castani, occhi azzurri, avventuriera, fantasiosa, ma allo stesso tempo molto timida. È la classica ragazza considerata "sfigata" solo perché non fa parte del gruppo delle ragazze popolari o delle cheerleader. Lui...