{Capitolo 4}

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Dopo le ultime tre sigarette fumate e quattro messaggi stupidi da Marton, decido di tornare a casa.

Oggi sono stata più fuori del solito e mia madre se n'è accorta, infatti appena rientro in casa mi rimprovera con la sua solita ramanzina.

Faccio finta di non sentirla come al solito e mi chiudo in camera non prima di aver annunciato che avrei saltato la cena.

Metto il telefono in carica, lo appoggio sul comodino e mi butto sul letto ad occhi chiusi cercando di svuotare la mente.

Perché tutto ad un tratto Marton mi sta col fiato sul collo? È lui quello che oggi mi ha messo le mani addosso e mi ha baciato la guancia.

Però non puoi dire che non ti è piaciuto.

Ma chi ti ha interpellata a te? Sparisci.

Ammettilo però che ti è piaciuto.

No.

Ammettilo.

Non mi è piaciuto.

Si invece. Lo so.

Ma chi cazzo sei tu? Sei solo una stupida vocina dentro la mia stupida testa.

Sai che stai dando della stupida a te stessa, vero? E comunque ti è piaciuto.

Taci.

Vedi? Lo sapevo io.

Senti, vaffanculo.

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la mia libreria a muro della mia stanza, se non mi metto a leggere esploderò nei miei pensieri.

Prendo tra le mani il libro di Divergent e comincio a leggerlo una volta ributtatami sul letto.

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La vibrazione del mio telefono mi fa riaprire gli occhi, mi sono addormentata (di nuovo) con il libro in mano.

Accendo il display: 8 messaggi.

Ma che è?! La gente non può dormire?!

Apro il primo essendo tutti dallo stesso numero.

*"Shane perché mi hai evitato oggi pomeriggio?"*

*"Shane perché mi ignori?"*

*"Shane rispondimi."*

*"Rispondimi Shane, altrimenti la prossima volta ti trascino nei bagni delle ragazze a scuola e ti scopo."*

*"Guarda che lo faccio sul serio Shane."*

*"Kristen Shane, se ti becco per strada ti bacio in un posto diverso dalla guancia e poi ti scopo."*

*"Signorina Kristen Shane, mi potrebbe rispondere?"*

*"Shane rispondimi cazzo."*

Ma che cazzo vuole Marton da me?! Che gli ho fatto?!

Spengo il cellulare e lo ripongo sul comodino, mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte.

A Marton ci penserò domani.

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«Kristen svegliati! È tardi!» sento le urla di mia mamma rimbombarmi nella testa e mi convinsi che era tutto un sogno.

Mi girai dall'altra parte e mi riaddormentai.

Poco dopo sento delle mani che mi scuotono e una voce sopra il mio orecchio.

«Kristen alzati, muoviti!» mi continua a ripetere mia madre.

«Mmm... Si va bene mi alzo! Sono sveglia!» mi lamento io con la voce assonnata.

Mia mamma esce dalla stanza e io sono tentata dal riaddormentarmi.

Alzati prima che si incazza sul serio.

Ottimo consiglio.

Mi alzo pigramente a sedere sul letto, mi stropiccio gli occhi e stacco il telefono dalla spina.

Accendo il display e mi trovo un messaggio. Ormai è troppo facile capire da parte di chi è.

*"Buongiorno Shane, ti va di vederci oggi pomeriggio allo stesso orario di ieri alla solita panchina?"*

Non ne posso più, ma cosa ci trova di divertente nel rompermi le scatole?

Questa volta, però, decido di rispondergli.

*"Solo a patto che non mi stupri e mi presti le tue sigarette, Marton."*

Perché cazzo hai accettato?!

Non lo so, non ho le sigarette e non mi va di comprarle. E poi devo capire il motivo per cui ce l'ha tanto con me.

Ricevo la sua risposta:

*"Devo proprio? E va bene, a dopo Shane..."*

Sorrido nel leggere quel messaggio.

Sorridi?

Sì.

Perché? Per il messaggio di Marton?

Sì.

Per quale motivo sorridi ad un messaggio di Marton?

Non lo so...

Blocco lo schermo e rimetto il telefono sul comodino per poi cominciare a prepararmi per andare a scuola.

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Quando torno a casa è quasi l'una e ho una fame assurda. Ma da una parte non ho voglia di mangiare nulla, sarà per colpa della tensione dell'appuntamento con James.

Tensione? Appuntamento? James?

Sì, sì, e sì.

Ragazza, ne sei innamorata come non mai.

Non è vero.

Ah no? E da quando chiami Marton col suo nome e sei in ansia per un appuntamento?

Non lo so, forse perché non ci sono abituata...?

Si si certo, come no...

Senti, lasciami stare almeno per oggi. Non ho bisogno di una stupida vocina dentro di me che mi dice cosa fare.

«Kristen scendi, è pronto a tavola!» sento urlare mia madre dal piano di sotto.

«Arrivo mà.»

Scendo lentamente le scale totalmente sovrappensiero e raggiungo la cucina. Mi siedo e comincio a mangiare poco alla volta, perché all'improvviso ho così tanti pensieri per la testa?

«Tesoro stai bene?» mi chiede mia mamma vedendo che metà del mio pranzo è ancora nel mio piatto e io guardo un punto fisso nel nulla.

«No, non va bene un cazzo.» le rispondo alzandomi di scatto per sparecchiare e poi salire in camera mia.

Prendo il cellulare, mi infilo le vans grigie ed esco di casa sbattendo la porta ignorando le urla di mia madre.

Perché mi comporto così? Cosa mi sta succedendo?
Perché James Marton mi fa questo effetto?

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