E altri inconvenienti

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« Mosche Crisopa, Sanguisughe, Lunaria, Centinodia... vediamo, Polvere di corno di Bicorno, Pelle tritata di Girilacco, Formicaleoni e... Erba Fondente! C'è tutto » riepilogai, osservando il liquido verdastro che ribolliva nel calderone davanti a me.

« Io non la bevo di nuovo quella cosa orrenda » storse il naso Ron quando un rivolo di fumo intercettò le sue narici. Stava con le mani conserte, sulla difensiva, e non aveva mai staccato gli occhi da me - forse per paura che potessi fargliela tragugiare con la forza.

« Harry, diglielo tu » feci spazientita, mescolando la quinta volta in senso orario. Mi costrinsi a non stringere gli occhi e le labbra per non darla vinta a Ronald; la Polisucco, però, puzzava terribilmente.

« Ron, dobbiamo farlo. Ci servono quelle informazioni. Vuoi fare l'Auror sì o no? Ti capiterà peggio di questo quando lascerai Hogwarts » spiegò con pazienza Harry, appoggiato al muro dietro le sue spalle, con le mani in tasca.

« Harry, mi pare abbastanza evidente che in sei anni di scuola abbiamo rischiato la morte parecchie volte e affrontato nemici e situazioni parecchio incasinate... non penso possa andare peggio di così! » disse con un tono di voce più acuto del solito.

Alzai le sopracciglia, scuotendo la testa con disappunto. « Vigliacco » sussurrai.

« Hermione, ti ho sentito » borbottò.

« Be', io volevo che tu sentissi » cantilenai senza guardarlo. Versai la pozione in tre bicchieri ed in ognuno misi il capello corrispondente al Serpeverde di cui dovevamo prendere le sembianze. La restante la conservai in una bottiglia di vetro: poteva sempre tornare utile.

« In cosa ti trasformerai questa volta? Un gufo? » mi prese in giro Ron.

Gli allungai malamente la polisucco con la ciocca di Theodore Nott. « Ha-ha » risi ironicamente. « Primo: i gufi hanno le piume. Secondo: avevo dodici anni e poca esperienza quando feci la prima Polisucco. Ora sono stata attentissima. »

« Per non dire maniacale » aggiunse Harry, sorridendomi.

Gli sorrisi a mia volta; per me era quasi un complimento.

« Che cosa andate a fare nel dormitorio dei Serpeverde? » irruppe tra noi Mirtilla Malcontenta, uscendo dal pavimento.

Feci un balzo indietro e per poco non rovesciai il contenuto del mio bicchiere.

« Rischiamo la vita, come sempre » sbuffò Ron, simulando poi un conato di vomito.

« Mirtilla, è un segreto, perdonaci » le dissi.

« Questo è il mio bagno e io sento tutto ma non dico niente a nessuno » ci tenne a precisare, occhieggiando nella direzione di Harry, verso il quale fluttuò. « E tu in chi ti trasformi, caro Harry? Sei così bello che è proprio un peccato... »

Harry arrossì e cercò di divincolarsi dalle sue moine inconsistenti. « Blaise... Zabini » disse, rimettendosi a posto gli occhiali che gli erano scivolati sulla punta del naso.

Mirtilla guardò improvvisamente me e prese a ridere. « Non ci sarà di nuovo il pelo di un gatto nel tuo bicchiere? »

Mi accigliai ma non risponsi; vidi Ron ridacchiare e lo sgomitai.

« Forza, beviamo tutto d'un sorso. Abbiamo poco tempo » dissi con fare professionale.

« Herm diventerà Astoria Greengrass. Una con le gambe alte quanto lei, praticamente » ridacchiò ancora Ron.

Lo guardai malissimo. Sfoderai la bacchetta e gliela puntai ai testicoli. « Bevi immediatamente, Ronald Weasley. »

Non se lo fece ripetere ancora. Avvicinammo contemporaneamente il bordo del bicchiere alle labbra e, al mio tre, bevemmo senza nemmeno respirare. Restammo qualche attimo a guardarci, la bocca impastata e l'espressione disgustata. Ripulii il calderone e i bicchieri con un incanto e nascosi tutto dietro un'apertuta segreta nel muro. Quando mi voltai, trovai dinanzi a me Theodore Nott e Blaise Zabini. Mi girai verso lo specchio e mi ritrovai bionda, alta e snob.

Polisucco (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora