E memorie perdute

579 49 22
                                    

Intro: Questo sarà un capitolo molto intenso e necessariamente drammatico. Spero che, l'andamento della storia, stia convincendo tutti... Ps. La canzone che ha accompagnato la mia scrittura durante il capitolo è stata questa: https://www.youtube.com/watch?v=LFf6p6actPo


***


« Ron, alza il volume. »

...Le notizie che abbiamo da Godric's Hollow sono confuse e frammentarie. Sappiamo, però, che l'attacco è stato durissimo. La cattiveria con cui i Mangiamorte, mascherati, hanno colpito è stata senza precedenti. Non sappiamo ancora le modalità e le tempistiche dell'attacco, ma sappiamo che ha contato numerose perdite da entrambi i fronti...

Mi strinsi la stoffa della maglia tra le mani. Eravamo nel salone principale di Casa Black - le frequenze di un vecchio apparecchio impostate su Radio Potter - ad ascoltare le notizie che venivano diffuse sulla strage di Godric's Hollow; come se non fossero bastate le informazioni che ci erano arrivavate tutta la notte via gufo e dal camino, attraverso la testa di Kingsley che comunicava da una taverna del luogo.

Tonks, Lupin, i signori Weasley, i figli e altri amici della Resistenza stavano aiutando il paese a rimettersi in piedi dopo l'attacco. E noi eravamo ancora lì, in quella stanza divenuta troppo piccola per tutti e tre.

Mi alzai e andai in cucina a prendere da bere. Il contatto con il vetro e il liquido fresco nella gola mi ridiede lucidità: afferrai con le dita il bordo del mobile e fissai la caraffa in cui oscillava l'acqua.

Era quasi l'alba e nessuno aveva chiuso occhio, quella notte. Pensai ai miei genitori e al fatto che mi credevano ancora a studiare ad Hogwarts, completamente ignari di ciò che stava accadendo nel mondo – magico e non. Riflettei nuovamente su una cosa che aveva accompagnato i miei pensieri in quei giorni e presi una decisione che sarebbe stata, per sempre, irreversibile.

« Herm... »

Mi voltai, osservando Ron sulla soglia. Teneva le braccia stese lungo i fianchi, i palmi aperti e il corpo proteso verso di me, ma non accennava a ridurre la distanza tra noi.

« Hai una faccia terribile » mi disse infine.

Sorrisi appena. « Grazie » feci ironica.

« No, sul serio. Siamo tutti devastati da questa cosa... ma tu-»

« Ron » lo interruppi. Non volevo sentire nessuno parlare, non volevo parlare con nessuno. « Sto bene » continuai.

Lui scosse la testa e provò a muovere qualche passo. « No, io ti ho visto » mormorò.

Portai la mia attenzione sulla sua fronte aggrottata; improvvisamente le sue orecchie erano diventate rosse come i suoi capelli ma la sua faccia aveva perso qualche tono di rosa.

« Non capisco... »

« Ieri mattina, nella biblioteca » spiegò.

Non dissi nulla, appoggiandomi con la schiena al bancone della cucina e continuando ad aspettare che mi facesse capire dove voleva andare a parare.

« Tu e Malfoy, abbracciati » concluse.

Sollevai appena le sopracciglia. « La porta era chiusa » dissi senza pensarci. Ma, in effetti, nessuno avrebbe potuto vederci.

Ronald scosse nuovamente la testa. « Sì ma io ho guardato dalla toppa... »

« Tu cosa? » alzai appena il tono di voce.

« Herm, vi ho seguito. Ero preoccupato. Ultimamente tu... » lasciò di nuovo in sospeso, mordicchiandosi l'interno della guancia, senza guardarmi. « Tu e lui... insomma, che ti prende? » mi fulminò, improvvisamente, con i suoi occhi tondi.

Polisucco (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora