capitolo 9

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Uscii dalla cabina vedendo che ormai il tramonto era passato e già c'era buio, il ponte era deserto e un gran fracasso proveniva da sotto la stiva, stavano mangiando e bevendo tutti insieme, alzai gli occhi al cielo e andai alla punta della nave guardando l'orizzonte, una fresca brezza mi scompigliava i capelli e il suo odore mi mandava in estasi, inspirai avidamente tornando a guardare il mare, era calmo e il rumore delle onde produceva un grazioso suono che poteva sembrare che cantasse. Era la prima volta che mi sentivo libera, quella nave sapeva infonderti timore, paura e crudeltà ma se la cavalcavi ti sapeva dare coraggio, forza, prontezza e fiducia, si esattamente fiducia, non so perché ma sapevo che quella nave non sarebbe mai affondata. "Cosa ci fai qui bellezza?" Mi voltai vedendo l'omone bob sorridermi, lo guardai un po stranita insomma quell'uomo mi aveva tirata su di peso e portata su questa nave "sento il mare" l'omone bob si mise di fianco a me tirando fuori dalla tasca una piccola fisarmonica, mi stupii di leggervi incise tre iniziali bif lui se ne accorse e diventò subito triste ma senza smettere di sorridere "bob, irene, francesca" alzai gli occhi guardandolo "chi sono?" Lui scosse la testa "erano la mia famiglia, mia figlie e mia moglie" produssi un oh con le labbra "e ora dove sono?" Ero curiosa di sapere la vita dell'omone bob solo perché non pensavo che dri pirati potessero avere una famiglia.
"Sono morte" distolsi subito lo sguardo guardando insistentemente il mare "com'è...successo?" Lui guardò il cielo stellato che intravedevo nel riflesso dell'acqua "sono state uccise da patrik" subito lo guardai rischiando di farmi finire la mascella in terra "lo so, non riesci a crederci ma tuo fratello...è stato costretto" strinsi i pugni vedendo che l'omone bob iniziava ad avere gli occhi lucidi "vedi prima di unirmi alla the death ero un marinaio famoso in tutto il mondo per la mia dimestichezza nella lotta di fatti ero il più bravo, un giorno dei pirati vennero ad attaccare il mio villaggio, combattemmo perdendo la battaglia e subito mi legarono chiedendomi di entrare nella ciurma, io ero restio e non li ascoltavo dicendo che preferivo vedere la mia famiglia morta che entrare nella ciurma" trattenni il respiro ascoltandolo "e cobra ordinò a patrik di fare ciò che avevo detto, lui era titubante non ha fatto niente per almeno 30 minuti ma poi cobra s'inspazientì e gli puntò una spada alla gola dandogli un'ultima chance, lui chiuse gli occhi sparando due colpi che le uccise subito, quel giorno mi unii alla ciurma perdonando patrik e suonando la fisarmonica che amavano mia moglie e mia figlia guardarmi suonare, ora è un po scassata ma funziona benissimo, vuoi sentire?" Spalancai gli occhi prima di guardarlo negli occhi e annuire curiosa di sapere come sapeva suonare, se fosse bravo o meno.

L'omone bob iniziò a suonare una canzoncina molto carina che mi fece iniziare a canticchiare senza accorgermene "siamo tutti sotto questo solee, voleremo verso il nostro maree, là dove c'è la Libertà seguendo l'orizzonte finché non finirà!" L'omone bob smise di suonare e subito lo guardai vedendo che aveva gli occhi lucidi, non dissi niente per rispetto nei suoi confronti e lo lasciai sfogare in silenzio rimanendogli accanto, poteva anche essere un pirata e io potevo anche odiarlo a morte ma lui non aveva colpe per essere ciò che era e io nonostante tutto i sentimenti li avevo.
"Cosa intendi fare appena dimitri ti porta a terra?" Lo guardai sorpresa "cosa?" L'omone bob sorrise nel vedermi così "dimitri è un buon capitano, non permetterà mai che tu rimanga qui con noi contro la tua volontà, sai lui è diverso da suo padre" ora ero molto curiosa e il cuore iniziò a martellarmi nel petto "dimitri vuole riportarmi a casa?" Bob squassò la testa sorridendo "no lui ti farà scendere al primo villaggio in cui attraccheremo e lì ti ordinerâ di fare una scelta, o noi o il villaggio e tu sicuramente sceglierai il villaggio visto che ci odi così tanto" abbassai la testa presa in contropiede, non potevo dirgli che iniziavo a non odiarli altrimenti lui l'avrebbe detto sicuramente a dimitri e dimitri mi avrebbe presa in giro fino al villaggio, ma chissà se l'omone bob aveva ragione, non potevo sapere se dimitri veramente mi avrebbe riportata a terra.

Fissai il mare calmo e illuminato dalla luna pensierosa "posso farti una domanda?" L'omone bob mi guardò intensamente "dimmi tutto bambola" mi voltai a guardarlo negli occhi "perché non hai deciso di morire con la tua famiglia?" Bob spalancò gli occhi e subito fece un passo indietro guardandomi come se fossi un fantasma, sapevo di averlo preso in contropiede così mi voltai del tutto trovandomi di fronte a lui che ora con quell'aria impaurita negli occhi non sembrava tanto cattivo "io non..." lui fece un altro passo indietro e subito io ne feci due in avanti continuandolo a guardare con aria di sfida, lui poteva vincere con la forza ma io vincevo con i sentimenti ed era una cosa ben peggiore della forza, perché qualcosa di rotto si poteva aggiustare ma qualcosa di ferito no.
"Hai avuto paura non è forse vero? Bob..." marcai un po la voce dicendo il suo nome e subito lui mi guardò terrorizzato, lo avevo in pugno e questo mi bastava per farlo passare dalla mia parte, dovevo ringraziare la dama con cui ho lavorato tempo fa, grazie a lei ho potuto imparare tutte queste cose strane e qualche trucchetto di stregoneria che avrei potuto usare con tutta la ciurma. Un po mi dispiaceva per bob, quasi mi faceva pietà in fondo era un buon uomo, ma dovevo andare fino in fondo stavolta dovevo farcela.
"Bob tu..." non riuscii a finire la frase che mi sentii tirare da dietro e subito due mani robuste mi si avvolsero attorno alle braccia stringendomele forte "so quello che stai cercando di fare e devo dire che sei brava ma prova a toccare di nuovo uno della mia ciurma e l'ultima cosa che vedrai sará il fondale marino" digrignai i denti guardando male dimitri con la coda dell'occhio, dannazione c'ero quasi.

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