capitolo 2

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Non potevo crederci, mio fratello era proprio li davanti a me. I suoi occhi si spalancarono e subito indietreggiò prima di attaccarmi di nuovo, evitai il suo colpo senza attaccarlo "patrik sono io, vivian" lui non mi ascoltò continuando ad attaccarmi, io continuai a difendermi finché non mi stufai di quella situazione e subito con un'unica mossa gli feci perdere la spada, puntandogli le mie alla gola.
Lui mi guardò con sorpresa, non si sarebbe mai aspettato che una donna lo potesse battere "patrik sono tua sorella" lui scoppiò a ridere guardandomi con odio "mia sorella è morta 9 anni fa" digrignai i denti sentendo odio nella sua voce "non è vero, mi sono salvata!" Lui sputò a terra facendomi arrabbiare e subito mi ricordai della collana di mamma, la tirai fuori e appena patrik la vide i suoi occhi diventarono lucidi prima di sgranarli "vivi?" Sorrisi ricordando come mi chiamava "patrik" mollai le spade abbracciandolo, lui mi strinse a se sorpreso e felice, finalmente l'avevo ritrovato, dopo tanto tempo, finalmente ero di nuovo con lui.
"Sei...sei sopravvissuta, come? Come hai fatto a scappare dalla nave in fiamme?" Mi staccai da lui "sono scappata Grazie ad una scialuppa, ho visto la navo con mamma e papà affondare, come un grande artiglio di fuoco" lui mi riabbracciò "oh vivian non sai quanto ho pianto appena ho visto la nave affondare, pensavo fossi morta anche tu e invece..." qualcuno iniziò a battere le mani e subito io e patrik ci staccammo dall'abbraccio "ma che dolce visione, la piccola sorella ritrova il fratellone molto emozionante direi" guardai male il ragazzo e subito riconobbi quei occhi azzurro limpido "dimitri lei non c'entra niente con il nostro compito, lasciala stare" ecco chi era, lui era il Bambino che mi aveva salvata non svelando il mio nascondiglio a cobra, suo padre "sei cresciuta devo dire, la tua fama ti si addice, ma mi sorge un dubbio! Se veramente sei una spadaccina bravissima perché non hai armi in mano?" Trattenni il respiro accorgendomi di essere accerchiata da pirati e le spade erano a terra poco più avanti a me "ti credevo più in gamba ragazzina" senza pensarci mi buttai sulle spade riuscendo a raccoglierne solo una e subito dimitri mi puntò la sua alla gola "ah-ah ragazzina, metti giù la spada" sorrisi prima di rotolare all'indietro rialzandomi e puntargli la spada contro, lui mi guardò sorpreso "a quanto pare ti ho sottovalutata" gli sorrisi "sei un uomo e la tua ingenuità supera la tua Intelligenza" i pirati scoppiarono a ridere e dimitri mi attaccò, parai i suoi colpi con facilità finché non sentii un dolore al braccio, mi voltai mollando la spada e vidi patrik con la spada in mano, mi guardai il braccio non credendo a quello che mi aveva fatto, mio fratello mi aveva ferita.

Dimitri mi prese alle spalle tenendomi le braccia una sul collo e l'altra sulla pancia "vedi tesoro, i miei marinai non mi tradiscono mai!" Ringhiai cercando di farmi mollare ma tutto ciò che ottenni era che lui strinse di più la presa facendomi gemere dal dolore, dannazione avevo abbassato la guardia ed ero stata sconfitta da mio fratello.
"Ora tu verrai con noi da brava bambina e il tuo amico con la gamba rotta non verrà ucciso" spalancai gli occhi pestandogli il piede prima di dargli una gomitata allo stomaco, dimitri mi mollò piegandosi in due dal male e subito recuperai la spada facendomi largo tra i pirati "prendetela!" Lo sentii urlare incazzato e subito raggiunsi paul svenuto a terra, aveva una ferita alla testa che sanguinava, dovevo aiutarlo!
"Paul, paul mi senti, ti prego svegliati!" Niente da fare era KO così lo dovetti prendere in spalla portandolo dentro la casa di fianco, lo misi sotto il letto coprendolo con una coperta "ti prego rimani in vita, non morire, non lasciarmi da sola!" Sprangai la porta fasciando la ferita di paul e gli diedi dell'acqua che con mio sollievo lui bevve avidamente, non avevo molto tempo, mi avrebbero trovata a breve e dovevo mettere paul in salvo prima che quei dannatissimi pirati lo uccidessero "v..vivian" lo guardai negli occhi prima di dargli un casto bacio in bocca, non so perché lo feci ma avevo la sensazione che non l'avrei più potuto rivedere.
Un colpo alla porta mi fece capire che mi avevano trovata "cazzo!" Imprecai vedendo una panca grande e subito mi venne un'idea, spostai la panca contro il letto riuscendo a nascondere paul che era svenuto di nuovo a terra, mi dispiaceva per lui, ma non potevo permette che gli facessero del male. Lui era l'unico su cui potevo contare, lui era la mia famiglia, l'unica che avevo.

Ripresi in mano la spada cercando una via d'uscita e con mia grande sfortuna non ne trovai neanche una, così mi misi in posizione di difesa pronta ad attaccare chiunque entrasse dalla porta. Stranamente i colpi cessarono e un silenzio inquietante mi fece tremare, se n'erano andati? I vetri della finestra si ruppero e due forti mani mi presero le braccia facendomi urlare e cadere la spada prima di trascinarmi fuori dalla casa, scalciai tirando pugni a vanvera e con mia fortuna beccai il mio assalitore che mi lasciò cadere a terra con un tonfo, mi rialzai subito correndo via e andai al molo, percepii i pirati dietro di me e subito cambiai strada, scavalcai la staccionata superando il campo di grano prima di inoltrarmi nel fitto bosco ma subito qualcuno mi cadde addosso, riuscii a schivarlo ma lui mi prese per una caviglia facendomi cadere e sbattere la faccia a terra, gemetti dal dolore prima di venire sollevata da terra da un uomo enorme e con muscoli d'acciaio, scalciai senza sosta ma invano e l'omone mi portò da dimitri che sogghignò "tua sorella ha gli artigli affilati patrik" lo guardai con occhi di fuoco lo odiavo e odiavo anche patrik per avermi fatto una cosa del genere, a quanto pare mio fratello era morto quel giorno insieme ai miei genitori e non sarebbe mai più tornato.

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