capitolo 23

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Qualcosa smosse la nave facendomi sobbalzare e con orrore vidi una pinna di squalo, indietreggiai fino a mettermi con la schiena contro il muretto di legno della nave per non farmi prendere da quel mostro che girava tra i cocci di legno finché non s' immerse del tutto sparendo dal mio raggio di vista, rimasi ferma in mobile senza fare alcun rumore prima di tirare un sospiro di sollievo, se n'era andato per fortuna.
Venni sbalzata in acqua dopo che qualcosa di enorme si abbattè contro la mezzanave e subito tornai a galla urlando terrorizzata "uomo a mare, uomo a mare" mi voltai vedendo una nave enorme e bellissima, sembrava una nave da trasporto che di solito veniva usata per portare la gente nobile da un regno all'altro e di solito erano le più prese di mira dai pirati, visto la quantità di oro che portavano con loro. Stupidi pensai, ormai sapevano che i pirati attacavano la maggior parte chi portava oro ma loro continuavano a riempirsi di gioielli e cianfrusaglie varie per farsi belli davanti ai poveri e ai re.

due marinai che lavoravano lì mi gettarono un salvagente bianco e rotondo allaccato ad una corda per potermi tirare su, lo misi attorno alla vita e loro con gran forza mi issarono dentro la nave in pochi secondi, una donna si tolse il suo giaccone e me lo mise addosso per riscaldarmi intanto che qualcuno andava a prendermi qualcosa con cui asciugarmi, cosa ci faceva una nave così in quelle acque? "come ti chiami? E cos'è successo alla tua nave?" Alzai lo sguardo mentre un ragazzo moro, occhi marroni e fisico slanciato mi metteva intorno una coperta asciugandomi e portandomi dentro la nave dove gli occhi di tutti mi furono addosso appena mi videro "mi chiamo vivian e voi siete in grave pericolo" il ragazzo mi guardò storto e subito mi porto dentro una cabina dove credo dormisse lui? "Cos'è successo?" Mi fece sedere sul suo letto mentre entrava nella cabina armadio e ne tirava fuori dei vestiti puliti, freschi e asciutti appoggiandoli sul letto "un polipo gigante ci ha attaccati distruggendo la nave ed è ancora nei dintorni quindi dovete subito andarvene da qui!" Lo dissi amaramente iniziando a ricordarmi di ciò che era successo e di ciò che avevo visto e il ragazzo mi guardò tagliente "cambiati, andiamo dal mio capitano e poi dagli altri ragazzi che abbiamo salvato dalle acque gelide lungo il percorso" sbarrai gli occhi alzandomi in piedi subito "avete salvato altri ragazzi? Dove sono? Portatemi subito da loro!" Il ragazzo mi guardò malissimo "devi cambiarti prima o rischierai di congelare" lo ignorai sbattendolo al muro con forza "non mi frega di congelare ho bisogno di vedere chi avete salvato!" Lo guardai negli occhi intensamente prima di sentirmi mancare, mi cedettero le gambe e il ragazzo mi tenne su evitandomi una bella botta "hai bisogno di riprenderti dallo shock, rimani qui ti porterò cibo e acqua" il ragazzo dopo avermi presa in braccio mi adagiò sul letto "voglio vederti con i vestiti cambiati altrimenti potrai scordarti che ti porti dai tuoi amici!" Ora toccò a me guardarlo male e lui mi sorrise prima di uscire dalla cabina lasciandomi lì da sola.

Riluttante mi cambiai i vestiti indossando credo la sua veste da marinaio che comprendeva una maglia larga a righe marroni e verdi, pantaloncini marroncini, più sul verdastro con bretelle che non mi sarebbero mai state, così le lasciai a penzoloni sui fianchi, fortuna che almeno avevano lelastico attorno che me li tenevano su, calzini a righe con varie tonalità di colore marrone e scarpe con i lacci marrini anche quelle.
Guardai le scarpe disgustata e preferii rimettermi i miei anfibi neri che erano un po bagnaticci ma si sarebbero asciugati subito, andai nel bagno pettinandomi i capelli pieni di nodi, era come se stessi patendo le pene dell'inferno solo per pettinarli ma comunque ci riuscii facendoli ritornare lisci come lo sono sempre stati, li legai in un'alta coda di cavallo per il fatto che fossero ancora bagnati e appena uscii dal bagno vidi che il ragazzo era già tornato con un piatto di brodo di gallina, carne di gallina, frutta, acqua e vino.
Appena i nostri occhi s' incrociarono lui mi squadrò dall'alto al basso "vedrò se una donna potrà prestarti qualche indumento che ti stia" scossi la testa orripolata, sapevo cosa le donne nobili indossavano e se dovevo girare per la nave come se fossi un panino stecchito preferivo mille volte rimanermene nuda "sto benissimo vestita così, grazie!" Ok era una mia impressione oppure il moretto qui mi odiava?. Mangiai tutto lasciando solamente una pera che disgustavo sotto lo sguardo sorpreso del moro "ora posso vedere i miei amici?" Il moro sbuffò "non ancora, il Capitano ti dirà se potrai vederli o meno" mi alzai e misi una mano sulla maniglia della porta ma subito il moro mi puntò una spada alla gola, lo guardai alzando un sopracciglio e ignorandolo aprii la porta andando fuori "fermati! Pirata!" Mi bloccai nel corridoio voltandomi verso il ragazzo, nessuno poteva darmi della pirata "i tuoi amici sono pirati lo so e se volete derubare la nave dovrete passare sul..." lo precedetti divertita "tuo cadavere lo so, dite tutti la stessa cosa ma ti do una notizia bomba, io non sono un pirata" il ragazzo sgranò gli occhi sconcertato "essere amica di pirati non significa per forza esserlo, quindi ora metti ti l'anima in pace non ti fa bene al cuore!" Continuai a camminare verso la porta d'uscita dalle camere da letto ma il ragazzo mi lanciò una spada che si conficcò sulla porta procurandomi un graffio alla guancia che subito iniziò a sanguinare, sorrisi prendendo la spada e voltandomi verso di lui che ne aveva un'altra in mano "se non sei una pirata mi batterai, ma se ti batterò io sei una pirata" che mente contorta quella dei marinai, tutti la pensavano così e questo era strano, perché anche i pirati potevano benissimo battere quelli come lui e non solo i comuni mortali.

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