capitolo 15

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Dimitri mi guardò incuriosito "e questo bacio per cos'era?" Sorrisi e mi alzai dal letto vestendomi, sentivo gli occhi di dimitri su di me e divertita iniziai a vestirmi molto sensualmente prima di voltarmi verso di lui che mi guardava pieno di desiderio "tu sai perfettamente l'effetto che mi fai e ci giochi sopra" gli feci l'occhiolino e lui alzò gli occhi al cielo "sei una dea della guerra te l'hanno mai detto?" Mi piegai avvicinandomi a lui senza distogliere gli occhi dai suoi "credi che mi sia dimenticato della promessa?" Alzai un sopracciglio appoggiando la fronte contro la sua "potrai portare a termine la tua missione solamente quando ti sarai ripreso, altrimenti credo proprio che andrò a dormire insieme alla ciurma" lo vidi sbarrare gli occhi sorpreso e subito uscii dalla cabina ridendo.

Sul ponte corsi da bob che fischiettava mentre legava delle corde alle assi attaccate al fianco interno della nave "a quanto vedo sei tornato di buonumore e bob" l'omone bob si voltò verso di me lasciando le corde e pulendosi le mani sui pantaloni prima di alzarmi da terra abbracciandomi stretta tra le sue braccia "ok bob così mi soffochi" lui subito allentò la presa e mi rimise con i piedi per terra "mi scusi capitano, mi sono fatto prendere dal momento e non sono riuscito a controllarmi!" Scoppiai a ridere nel modo in cui mi parlava e subito gli diedi un abbraccio io "non sono il vostro capitano, ora sono una ragazza in una nave di pirati. Il vostro capitano è in cabina a riposare" bob mi sorrise raggiante "mi dispiace ma lui non è più capitano, deve lottare per riavere il suo ruolo nella nave altrimenti rimanete voi il capitano, vi ricordo che avete acquisito il posto nel momento in cui hai lanciato a mare la ragazza" spalancai la bocca sconcertata "ma io...io pensavo che dopo aver riportato dimitri sulla nave il ruolo da capitano ritornasse a lui, come di diritto" bob scosse la testa scombinandomi i capelli con la sua gigante mano "mi dispiace ma le regole piratesce ancora non le conosci bene, qui per diventare capitano bisogna lottare e conquistarselo il ruolo e tu l'hai fatto" sentii le gambe tremarmi e patrik ci venne vicino "allora capitano, ci dica che rotta prendere" lo guardai confusa e subito mi ricordai che tra la ciurma non avevo visto ancora paul, patrik sembrò leggermi nel pensiero e subito mi mise una mano sul braccio attirando la mia attenzione "il tuo amico è sceso in un villaggio del congo, lì ha detto che voleva fare ricerche sull'isola per trascriverle in una mappa dettagliata" bob sbuffò irritato "quel ragazzo è pazzo, tutti sanno che nessuno dei marinai curiosi di scoprire l'isola del congo hanno mai fatto ritorno, non capisco cosa gli sia saltato in mente nel momento in cui ha preso quella decisione" sbarrai gli occhi ricordando che paul era sempre stato un ragazzo curioso e le sue mappe venivano curate nei minimi dettagli per poter aiutare chiunque a cui le vendesse di non perdersi e trovare la via più facilmente "bene, allora andiamo in congo" bob spalancò la bocca scioccato mentre patrik sorrise come se già avesse saputo che avrei preso una decisione tanto avventata "capitano non vorrà mica andare a cercare il ragazzo?" Annuii a bob che mi guardò impaurito e subito lo rassicurai "paul è un mio caro amico e non ho intenzione di lasciarlo morire, quindi ora andiamo nel congo a cercarlo, tranquillo andrà tutto bene" bob annuì un po contrariato e subito andò a chiamare tutta la ciurma che si mise al lavoro per girare la barca in direzione ovest puntando dritta in congo.

Patrik mi guardò sorridente "che c'è?" Lui scosse la testa sempre sorridendo "oh smettila so che la mia è una decisione tutt'altro che buona, ma finché non saprò che paul è al sicuro e sta bene non intendo andare in giro per il mondo a farmi i cavoli miei" mio fratello scoppiò a ridere "sei sempre stata una ragazzina testarda credo tu abbia preso tutto da papà" trattenni il respiro e patrik si rabbuiò, vidi un filo di ricordi passargli attraverso gli occhi e subito lo abbracciai "mancano anche a me" lo dissi sinceramente e lui mi strinse a sé quasi come se fossi la sua ancora e tutte le incomprensioni passate svanirono nel nulla, il nostro abbraccio era vero quanto i nostri sentimenti fraterni e come dicevano tutte le donne del mio vecchio villaggio il nostro era un abbraccio fraterno, che solo un fratello sapeva darti.
Dopo l'abbraccio aiutai la mia ciurma a pulire la nave e a issare bene le vele prima di correre a mangiare, ma annunciai che avrei mangiato insieme a dimitri per non lasciarlo solo e così gli portai da mangiare. Appena entrai lo vidi in piedi a guardare fuori dal piccolo oblò che c'era in stanza, il mare calmo. Posai le ciotole e il pane sulla sua scrivania e mi misi una mano sul fianco e una sulla scrivania guardandolo male "non ti avevo detto di riposarti?" Dimitri mi guardò alzando un sopracciglio "credo che tu ti stia dimenticando che qui sono io il capitano" scossi la testa ricordando le parole di bob "a quanto mi dicono, sono ancora io il capitano" lui sembrò pensarci su per poi annuire "per ora vivian, per ora" sbuffai continuando a guardarlo e lui sembrò accorgersi solamente ora in che posizione ero e subito mi venne vicino prima di girarmi intorno per venirmi dietro "questa posizione lascia ogni uomo a desiderare molte fantasie su di te" alzai un sopracciglio ignorandolo e lui mi mise una mano attorno alla vita stringendomi a sé, e con l'altra mi spostò i capelli dietro la schiena lasciandogli libero accesso al mio collo e alla mia spalla, sentii subito la voglia di lui unirsi alla mia ma rimasi ferma voltando solamente la testa verso la spalla scoperta e guardando la sua espressione da cattivo ragazzo, che era tutto fuorché rassicurante, sapevo cosa volesse ma non l'avrebbe avuto, o almeno non conciato in quel modo.
Così mi spostai lasciandolo lì in palato sedendomi a mangiare la mia porzione di carne e pane.

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