Il resto del pomeriggio rimasi in cabina a parlare del più e del meno con dimitri quando bob entrò aggiornandolo di dove avessi deciso di andare e dimitri mi guardò male prima di congedare bob con un gesto della mano.
"Cos'è che vuoi fare?" Alzai gli occhi al cielo "voglio andare nel congo a trovare il mio amico paul" lui alzò un sopracciglio guardandomi male "ne parli come se fosse la cosa più normale di questo mondo, lo sai che ogni marinaio avventuratosi in un bosco del congo non..." lo frenai continuando al posto suo " non ha mai più fatto ritorno a casa sua perché dicono che nel congo ci sia uno spirito maligno assetato di vendetta che uccide tutti quelli che si avventurano nei boschi. Oddio ma voi pirati siete proprio fissati con queste stupide leggende" dimitri sbattè le mani sopra la scrivania facendo un gran fracasso "stupide leggende? Lo sai quante persone sono morte? Ci vuoi portare a fare la stessa fine?" Mi alzai dalla sedia sbattendo anch'io le mani sulla scrivania che emise un sonoro cigolio di protesta "non ho detto che voi entrerete nelle foreste, se avete paura potete starvene pure sulla nave ma io scenderò a vedere se paul sta bene o meno e tu non me lo vieterai!" Dimitri mi guardò in cagnesco, era furioso glielo si leggeva negli occhi "il tuo amico è morto, nel preciso momento in cui ha deciso di scendere dalla nave mettendo piede nell'isola del congo il suo destino è stato scritto, vivian paul è morto" digrignai i denti "non osare mai più dire una cosa del genere davanti a me, o giuro che sarà l'ultima cosa che farai" detto ciò uscii dalla cabina sbattendo la porta di legno e mi arrampicai sull'albero maestro arrivando fino in punta dove vi era un posto per stare in tranquillità e guardare da lontano se delle navi o la terra si stessero avvicinando.Mi sdraiai mettendo le gambe fuori a penzoloni per poter starci tutta e guardai il cielo farsi sempre più buio, odiavo quando qualcuno mi sgridasse per le mie scelte, che siano avventate o meno erano mie decisioni e non m'importava se a qualcuno non stessero bene, perché io non agivo mai per far del male a delle persone, io agivo per salvarle o almeno per sapere che esse stessero bene e non avrei fatto il contrario con Paul solamente perché delle leggende marinaie dicevano che il congo era una terra maledetta dagli dei "al diavolo dimitri, al diavolo le leggende stupide e al diavolo chiunque ci creda" lo urlai frustrata e rimasi lì a cercare di calmarmi senza riuscirci.
Il sole sparì all'orizzonte lasciando spazio alle stelle, la luna e al buio della notte, io nonostante si fosse alzata l'aria e il clima era diventato più freddo non mi mossi da sopra la punta della nave e patrik mi venne a chiamare "brutta giornata oggi?" Annuii senza degnarlo di uno sguardo "abbiamo sentito le vostre urla, sembravate una coppia sposata" rabbrividii sentendo quelle parole e patrik mi coprì con la sua casacca "dovresti andare in cabina, qui stanotte ti congelerá il vento" sbuffai rimanendomene dov'ero e mio fratello sospirò "bob si sente in colpa per avervi fatti litigare, non era sua intenzione creare discussioni" rimasi zitta "e dimitri continua a non dire una parola da oggi pomeriggio" finalmente lo guardai e patrik subito sorrise "sai mi sa proprio che tu e dimitri vi amate" sbarrai gli occhi e patrik scoppiò a ridere "vieni giù o lo vado a dire a tutta la ciurma" lo guardai in cagnesco "non oseresti" lui mi sorrise furbo e subito corse giù dall'albero maestro, lo seguii urlandogli insulti su insulti e appena toccai il ponte con i piedi bob mi prese per la vita alzandomi da terra, urlai scalciando e dimenandomi sorpresa da tale gesto e subito bob e patrik mi portarono in cabina dov'era dimitri prima di chiuderci dentro, mi buttai sulla porta sbattendoci i pugni e le mani urlandogli di aprirmi ma loro non mi ascoltarono e se ne andarono dentro la nave ignorandomi, ringhiai giurando vendetta verso di loro e mi voltai vedendo dimitri seduto sulla sedia che mi guardava intensamente, lo ignorai svestendomi e subito mi misi sotto le coperte sdraiandomi a letto e voltandomi verso la parete dando le spalle a dimitri che non volevo proprio vedere in quel momento, ma per colpa di patrik e bob ero costretta a stare nella sua stessa cabina.Sentii il letto piegarsi sotto il peso di dimitri e capii che anche lui si era sdraiato sotto le coperte a letto "buonanotte" lo disse freddamente e io lo ignorai non rispondendogli, lo sentii sospirare irritato prima che il buio e il silenzio calò nella stanza facendomi sentire stanca, rimasi sveglia sentendo dimitri che iniziò a russare lievemente, non russava rumorosamente come tutti gli uomini, no lui russava piano quasi non volesse disturbare chiunque avesse a letto a dormire con lui.
Senza accorgermene mi addormentai cullata dalla nave che ondeggiava sull'acqua del mare come una dolce cantilena.
Mi svegliai sentendo freddo e iniziai a tremare come se fossi in alaska, i denti iniziarono a battermi facendo un macabro rumore e dimitri si svegliò sentendomi tremare, subito si accorse che la coperta non bastava per entrambi e io ero più scoperta così mi attirò a sé prendendomi dalla vita e mi coprì di più schiacciandomi contro di lui mettendomi le braccia intorno alla vita tenendomi come se fossi la sua bambola personale, smisi di tremare sentendo subito il calore di dimitri e delle coperte riscaldarmi e in men che non si dica mi riaddormentai accoccolandomi senza accorgermene di più a lui che sembrò non accorgersene.Mi sentii stringere il polso destro e subito aprii gli occhi accorgendomi di essere appoggiata al petto di dimitri che aveva un braccio che passava dietro la mia schiena fermandosi sul mio fianco, mentre con l'altra mano mi teneva il polso come se fossi di sua proprietà.
Lo guardai vedendo che ancora dormiva e non osai muovermi per non svegliarlo, in quel momento era più bello di un dio e mi persi ad osservarlo dormire.
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sangue pirata
Romancevivian crow è una giovane ribelle che ha perso i suoi genitori per colpa di una banda di pirati. la sua astuzia e agilità nell'usare le armi e le spade la rende una perfetta killer voluta dai più nobili come propria guardia del corpo, ma lei ha ben...