I'll keep you safe. (frerard)

Capitolo dodicesimo - Frank's POV

[FOLLOW YOU.]

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Mi guarda negli occhi, hanno una luce diversa dal solito.

Mi fanno più paura del solito.

Mi sta stringendo le braccia, troppo forte, rimarranno i segni.

Ma di segni sparsi per tutto il corpo ne ho già, e alla fine, sono tutti suoi.

Non voglio che mi tocchi con quelle mani.

Con quelle mani ha appena toccato la bottiglia. I cocci. Il sangue.

Voglio che mi stia lontano, ma non posso muovermi.

Sono come di pietra, non posso respirare.

Sono di pietra, ma sto tremando così forte.

-Frank.- Mi chiama, non voglio sentire la sua voce, non voglio, non voglio.

-Frank, cos'è appena successo?-

Il suo tono è carico d'aspettativa, lo sento che è carico d'aspettativa, ma non capisco cosa si aspetti da me.

Nemmeno io so cos'è appena successo.

Perché lei è a terra?

Perché non si muove più?

Perché ha gli occhi spalancati e non sbatte più le palpebre?

Non le bruciano, gli occhi?

Perché c'è tutto questo sangue?

Perché non mi sta dicendo che è tutto a posto per calmarmi?

Cosa le ha fatto, cos'ha fatto a quella bottiglia, cos'ha fatto al suo petto, alla sua testa?

Mi gira la testa.

Non si alza più.

Non si rialzerà più.

Ma io voglio così tanto, che si rialzi.

-Frank. Cos'è appena successo.- Ripete e non capisco come faccia a pensare che io possa parlare. 

Perché non posso. La mia voce è scomparsa.

Non posso parlare.

Nemmeno lei può più farlo.

Non capisco cosa sta succedendo. Non capisco perché sta succedendo.

-Frank. Te lo chiedo per l'ultima volta. Dimmi. Cos'è. Successo.- Dice in un sibilo e subito capisco.

"Nulla".

Non è successo nulla.

E' questo che devo dire.

E' questo che vuole. E' questa la risposta giusta.

Nulla. Nulla. Nulla.

Ma tutto quel sangue, oh, Dio, tutto quel sangue è qualcosa.

I suoi occhi spenti sono qualcosa.

Nulla. Nulla. Nulla.

Devo dirlo, devo dirlo ora.

Non posso dirlo.

-Frank.-

E sento le lacrime, le sento scivolarmi dagli occhi. Non posso muovermi e non posso parlare e non posso respirare ma le lacrime scorrono.