Capitolo 19: Confessioni

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Dopo la mia dichiarazione Daniel non ha fatto altro che darmi attenzioni di tutti i generi fin quando il medico non si è avvicinato a tutti noi e ha detto che le 24 ore erano ufficialmente passate e che dalla tac risultava che Elizabeth aveva un ematoma intracranico ovvero un accumulo di sangue all'interno del cervello e che doveva essere operata subito e non si sapevano le sue condizioni fin quando non si sarebbe svegliata dopo l'operazione, mentre Alex aveva delle fratture scomposte su tutto il corpo ma a livello cerebrale non aveva riportato nessun danno quindi dopo le operazioni si poteva interrompere il coma farmacologico. L'operazione per Maya era fissata per l'indomani mattina alle 8 quindi Loreleine ci ha detto di andare a casa che in ospedale sarebbero rimasti lei e il padre di Daniel e che per qualsiasi cosa avrebbero chiamato subito. Io e Daniel anche se a malincuore abbiamo deciso di ascoltare Loreleine, e Matty con la sua macchina ci ha accompagnato in un albergo lì vicino perché Daniel non se la sentiva di tornare a casa voleva essere il più vicino possibile all'ospedale per eventuali problemi.Arrivati in albergo Daniel saluta cordialmente una donna che si trovava alla reception e le fornisce i nostri documenti, ovviamente il mio uomo chiede una suite e consegnata la chiave ci avviamo verso l'ascensore, arrivati al piano aperta la porta della stanza rimango folgorata la è tutta in stile moderno con i toni del grigio e del bianco è quasi tutta vetro e acciaio, Daniel mi fa strade e mi indica il bagno e la camera da letto, non doveva essere la prima volta che veniva qui, il letto è king size è la pediera e testata sono tutto in pelle bianca, poso il borsone sul portavaligie difronte a letto affianco all'armadio e vado in bagno per potermi dare una rinfrescata,c'è una vasca enorme talmente che possono entrarci quattro persone tranquillamente e la cosa strana sono i sanitari sono tutti in porcellana ma anche essi di colore grigio e non sono incassati al pavimento ma al muro come se fossero fluttuanti, davanti ai due lavandini c'è uno specchio enorme con il bordo laccato bianco, l'acqua dai rubinetti esce a cascata e non c'è bisogno di alzare la manopola perché ci sono dei rilevatori di movimento che fanno aprire automaticamente l'acqua al passaggio della mano davanti al rubinetto, Daniel forse vedendo che sto perdendo molto tempo bussa alla porta e mi chiede se va tutto bene io esco dalla doccia e mi stringo a lui<<Ora che ci sei tu si>> e inizia a baciarmi il primo bacio da quando sono qui, quanto mi è mancato, il bacio sta diventando sempre più infuocato ma lui mi blocca prima che arriviamo a un punto di non ritorno e mi dice di cambiarmi che lui sta per chiamare il servizio in camera dato che oggi essendo stati tuta la giornata in ospedale non abbiamo mangiato nulla ma ingerito solo una quantità elevata di caffeina. Esco dalla camera da letto e trova già tutto apparecchiato anche a lume di candela nel salone con vista sulla piscina e che buon profumo da gentiluomo mi sposta la sedia per farmi sedere e poi leva la cloche dal mio piatto scoprendo una pietanza che io amo, ostriche, lui nel frattempo si siede di fronte a me e mi versa un po di champagne dalla bottiglia presa dal secchio posto accanto a lui, dopo essersene versato anche lui nel flûte alza il bicchiere in cristallo e mi dice<<Vorrei fare un brindisi a noi, finalmente dopo anni che aspettavo è arrivata una donna splendida a farmi ricadere di nuovo nel vortice dell'amore ma questa volta del vero amore, piccola tu non te ne rendi conto ma ogni giorno che passa con i tuoi gesti come quello di oggi mi stai guarendo da tutta la tristezza che ho in corpo, Maya Helsen io ti amo ti ho amato dal primo momento che i tuoi occhi hanno incontrato i miei nella terrazza dell'albergo da quel giorno sei diventata la mia dolce ossessione.>> dopo che facciamo tintinnare i bicchieri incominciamo a mangiare le nostre ostriche ogni sguardo che ci lanciamo a vicenda è carico di amore di passione, ripulito il piatto Daniel mi mette davanti un'altra portata sempre con la cloche sopra e mi sussurra nell'orecchio <<Spero tanto che con ciò che c'è in questo piatto torni a fare quegli splendidi gemiti con la gola>> ovviamente capisco subito prima ancora che lui scopra il piatto cosa c'è sotto, la torta al cioccolato, quella che ho mangiato in albergo e ho apprezzato talmente da far girare mezza sala, compreso quello che sarebbe diventato il mio uomo, verso di me per i miei gemiti di apprezzamento. Durante tutta la durata del tempo che impiego per finire la torta lo stuzzico con qualsiasi cosa è in mio potere e vedo dai suoi occhi che si sta eccitando nasce una piccola fiamma nei suoi occhi quando mi desidera il suo sguardo si fa incandescente si alza mi prende in braccio senza nessuno sforzo e mi porta nella stanza da letto e mi depone su quelle lenzuola in seta così morbide e inizia a coprirmi di baci e mi sussura nell'orecchio <<Piccola non sai quanto ho desiderato specialmente in queste ore averti accanto e tu ora sei qui, non so cosa mi tu mi stia facendo ma voglio solo che continui perché mi fai stare bene e in questo momento ho una voglia terribile di fare l'amore con te di unirmi a te nel modo più dolce possibile sei la mia dea e non voglio far altro che venerarti da oggi fino alla fine dei miei giorni>> dopo queste parole mi scende una lacrima riesco a sussurargli solo che lo amo e inizio a baciarlo disperatamente inizio a spogliarlo lui fa lo stesso con me continua a baciarmi il collo poi si sposta sui seni e tutto ciò non fa altro che aumentare il mio desiderio nei suoi confronti lo sento sotto le mie dita è duro e pronto come sempre, mi metto a cavalcioni su di lui e lo accolgo dentro di me in tutta la sua lunghezza e incominciamo a muoverci entrambi con un ritmo estenuamente lento e nel frattempo ci continuiamo ad accarezzare e baciare sussurrandoci parole dolci all'orecchio, ora capisco realmente com'è fare l'amore fino ad oggi avevo fatto solo sesso e neanche me ne ero accorta, ora ho solo bisogno di avere lui dentro di me per sentirlo il più vicino possibile e non per raggiungere solo un piacere puramente egoistico come le altre volte ma voglio solo stare così per sempre non voglio più farlo uscire da me perché oggi e in questo momento ho avuto la conferma che lui è diventato parte di me. Dopo aver fatto l'amore altre due volte ed essendo già le quattro di notte decidiamo di provare a dormire un po visto che l'indomani sarebbe stata una giornata pesante specialmente per lui e io volevo essere in forze per stargli accanto il più possibile e ci siamo addormentati abbracciati l'ultima cosa che ho sentito prima che mi addormentassi sono state le sue carezze dopo di ciò il nulla. Vengo svegliata da un suono indefinito solo dopo capisco che è la sveglia del cellulare di Daniel lui non c'è accanto a me ma sento il rumore di acqua provenire dal bagno sicuramente si starà facendo la doccia così decido di fare un incursione per vedere se è tutto okey è lo trovo sotto il getto dell'acqua con gli occhi rossi e gonfi mi svesto ed entro in doccia e comincio a cullarlo quasi come fossi una mamma con suo figlio e lui sul mio petto inizia un piatto convulso che dura per ben venti minuti più o meno poi riesco a farlo uscire dalla doccia e chiedo cosa è successo perché sta piangendo così lui mi guarda con lo sguardo quasi perso nel vuoto uno sguardo spento e mi dice solo due semplici parole "Ho paura" io lo abbraccio ancora di più a me e inizio a rassicurarlo dicendo che Elizabeth è un ragazza forte visto che ha superato questo incidente e che sicuramente l'operazione andrà bene e lei si dimetterà presto,lui inizia a calmarsi mi da un leggero bacio e poi va a vestirsi in silenzio e io faccio lo stesso. Arrivati in ospedale la mamma di Daniel ci informa che Elizabeth è stata appena portata in sala operatoria e che durante l'operazione verremo informati sull'andamento di quest'ultima. Daniel mi proprone di andare a prendere un caffè al bar di sotto con lui Matty e sua madre ma io declino l'offerta pensando che forse ha bisogno di stare un po da solo con la sua famiglia e così decido di rimanere lì in quella sala d'aspetto solo ad aspettare o meglio non proprio sola perché poche sedie più avanti di me c'era seduto il padre di Daniel il signor Chuck Forks un uomo di mezza età molto alto scuro con gli occhi della forma uguale a quelli del figlio ma di colore diverso erano neri un fisico abbastanza in forma con un vestito gessato che dava l'idea del tipico uomo d'affari strafottente ma in quel momento anche se non lo conoscevo vedevo nei tratti del suo viso solo sofferenza si vedeva che provava dolore per sua figlia mentre io lo scruto lui si gira e intercetta il mio sguardo si avvicina e mi dice <<Piacere sono Chuck Forks credo che nessuno ci abbia ancora presentato o meglio chi ci doveva presentare ha volutamente evitato, non so cosa mio figlio ti abbia raccontato sul mio conto posso solo dirti che sono un uomo e come tutti gli uomini su questa terra ho commesso molti sbagli specialmente con Danny ma solo perché a lui tenessi e continuo a tenerci molto, ho visto mio figlio come ti guarda e ti giuro che se gli fai del male come gli è stato fatto dalla donna prima di te ti farò passare le pene dell'inferno perché già ha subito troppo dolore nella sua vita>> il signor Forks viene interrotto da una voce alle mie spalle <<Papà vedi di finirla di importunare anzi di minacciare la mia ragazza con le tue stronzate e allontanati da lei qui l'unico a farmi e avermi fatto del male sei tu quindi se è vero ciò che hai appena detto ti devi autopunire da solo stronzo!>>, << Non ti permetto si rivolgerti così nei miei confronti che c'è apparte il tuo vecchio lavoro hai dimenticato anche l'educazione ingrato che non sei altro>>; <<Basta voi due smettetela, in quella stanza c'è Elizabeth, la nostra Elizabeth che potrebbe morire o rimanere gravemente malata quindi almeno per rispetto suo smettetela di punzecchiarvi a vicenda come ormai fate da anni sono stanca di avere un marito arrabbiato con uno dei nostri figli e sono stanca anche di avere un figlio che si comporta come se non avesse mai avuto un padre vi prego basta!>> e vedo che Loreleine si accascia per terra in un piatto isterico Matty la aiuta ad alzarsi da terra per depositarla su una sedia accarezzandole le spalle e abbracciandola lanciando occhiate di fuoco verso Daniel e suo padre. Daniel mi guarda e poi va via verso il terrazzo io lo seguo anche se lui ha le falcate molto più grandi delle mie cerco di raggiungerlo aumentando il passo quando siamo fuori si accende una sigaretta e mi dice<< Scusa per ciò che ti ha detto e scusa per la scena a cui hai dovuto assistere io non sono così io ho sempre onorato i miei genitori anche ora continuo ad onorare mia madre ma con lui non ci riesco più mi ha fatto troppo male>>;<<Daniel lo so che è difficile superarlo ma cerca di predonarlo, anche se fa così ti vuole bene si vede e non è nemmeno una persona cattiva si vede dai suoi occhi si vede dal fatto che sta qui con il viso segnato aspettando l'esito dell'operazione della figlia, si vede anche se a modo suo ma da come mi ha messa in guardia se mi rischio a farti del male quindi tu che puoi non perdere tempo cerca di perdonarlo di perdonarvi a vicenda non hai idea della fortuna che hai, hai ancora un padre in vita che ti ama e stai distruggendo tutto solo per stupido orgoglio quindi ora per favore rientra da quella porta è vai a parlare con tuo padre Daniel Forks.>>;<<Oddio piccola scusami hai ragione per te non deve essere stato facile vedere quella scena ma lui non è come tuo padre Maya io non so se riesco a far finta di nulla e volerlo bene come prima>>;<< Tesoro tu sei un uomo forte e sono sicura che ora ci andrai a parlare e tu lo vuoi già bene anche se sono anni che non vi parlate perché lui è sempre tuo padre e il bene che provi verso di lui non è scomparso da un momento all'altro l'hai solo messo di lato per un po come se lo avessi messo in standby>>;<<Maya ecco perché ti amo perché mi rendi un uomo migliore con i tuoi gesti e le tue parole riesci a far uscire il meglio di me, GRAZIE>> mi da un bacio e si avvia dentro per andare a parlare con suo padre ed io rimango lì a godermi quella vista e pensare un po', "papà mi manchi Daniel non si rende conto di che fortuna ha l'avessi io questa possibilità di starti ancora accanto chissà se stai ascoltando le mie parole ma se lo stai facendo spero tanto che tu stia bene e sia contento di tutte le scelte importanti che sto affrontando in questo periodo", finito di pensare ciò sulla mia spalla sinistra si posa una farfalle bianca, papà amava le farfalle specialmente quelle bianche da piccola mi portava sempre al parco a vederle che svolazzavano felici sui fiori, "papà ho capito sei qui accanto a me, se puoi non mi lasciare mai resta sempre con me anche se io non potrò vederti".


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