Capitolo 6: Daniel

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Readers ho voluto dare voce anche all'altro portagonista della storia per scoprire anche un po dei suoi pensieri verso la nostra Maya, e vi dirò di più riserverò a lui anche qualche altro capitolo, ora non vi trattengo più, buona lettura chicas! :)

Ero talmente irritato che avrei distrutto qualsiasi cosa mi fossi trovata davanti, i lavori per la mia casa ero stati ritardati per un altro mese non potevo più mica alloggiare nel mio albergo specialmente dopo l'arrivo di Maya, era diventata la mia ossessione ed era arrivato da un solo giorno e già mi aveva fatto totalmente impazzire non facevo altro che pensare a lei e seguirla dappertutto ero praticamente diventato la sua ombra e non potevo permetterlo, più mi avvicinavo a lei più mi sarei fatto del male, le avrei fatto del male, ci saremmo fatti del male. Mentre cercavo di minacciare il mio architetto, nonché anche amico, il signor johnson di un possibile licenziamento se per il prossimo mese massimo mese e mezzo la mia casa non fosse stata pronta, la porta del mio ufficio si apre senza neanche un preavviso da parte di Caroline, la mia assistente, che la mia visita era arrivata ed anche in perfetto orario oserei dire. E' ancora più bella della prima volta che l ho vista fuori alla terrazza del ristorante al chiaro di luna assomiglia ad una dea egiziana Iside, e chissà se come Iside ha fatto con Osiride che lo riportò in vita dopo la sua morte lei riuscirà a farlo con me. Mi sento morto dentro e fino a ieri nulla riusciva a captare il mio interesse, nemmeno la casa che mi stavo facendo costruire a mia immagine e somiglianza, poi è arrivata lei con quel suo corpo, quello sguardo e quell'aria da imbranata che a me le ragazze così hanno fatto sempre fatto incazzare le definisco stupide invece con lei è l'esatto opposto la sua innocenza mi attira come una falena viene attirata dal fuoco, lei è speciale. Entrata dalla porta mi guarda io la guardo e mi presento subito notando il suo imbarazzo non si aspettava di trovarmi lì, di essere il suo capo così approfittando della sua momentanea sorpresa allungo la mia mano, in teoria per presentarmi educatamente ma in realtà perché non vedo l'ora di sfiorare quella sua pelle vellutata morbida, lei dopo attimi di esitazione mi afferra la mano e noto quanto è piccola rispetto la mia così fragile o quasi paura di farle male stringendola anche se esteticamente non è magra e abbastanza in carne mi da l'idea di una ragazza fondamentalmente fragile che ha bisogno di protezione nonostante l'aspetto che ha, quando in terrazza la osservavo prima che lei si accorgesse della mia presenza ho notato i suoi occhi bellissimi la forma allungata come gli egiziani anche gli stessi colori ma lo sguardo era malinconico come se ci fosse qualcosa che la logorasse dall' interno mi veniva solo voglia di abbracciarla e tirarle fuori qualsiasi demone la torturasse e rassicurarla che ci sarei stato io vicino a lei, solo che non posso farlo non posso aiutare una persona a liberarsi dai suoi demoni se prima non mi libero dai miei. Lasciata la mano le faccio segno di accomodarsi perché se guardo per altri trenta secondi le sue gambe con quei tacchi alti non la farei più uscire dal mio ufficio se non prima di essermi assicurato che fosse mia in tutti i sensi. Le mostro il contratto che mi sono fatto stilare da mio fratello minore Matty lei rimane interdetta appena legge la cifra, si lo so che per un impiego da cameriera è uno stipendio elevato ma ieri quando è arrivata ho fatto controllare subito dal mio investigatore privato più fidato la sua vita e so che circa un anno fa ha perso il padre ho visto i conti in banca della sua povera e vedova madre e mi sono accorto che sono quasi in rosso ho bisogno di aiutarla se non moralmente ma almeno materialmente tanto i soldi non mi mancano e in questo caso sono anche ben spesi. Lei mi chiede subito delucidazioni sulla cifra immaginando che avessi sbagliato a stilare il contratto io di getto le rispondo in un modo che mi pento quasi subito di ciò che ho detto specialmente notando la sua reazione infastidita mi chiede la penna per firmare per scappare da me, Daniel non l'ha conosci nemmeno da 20 minuti e già questa ragazza vuole scappare da te un punto per te amico niente male!. Le procuro una penna e sto per passargliela solo che la sua goffaggine ha la meglio su di lei infatti rovescia il bicchiere tutto sulla scrivania sul contratto e su di lei, mi appresto subito a prendere un asciugamano dal bagno e mi avvicino verso di lei ho due possibilità allungarle l'asciugamano o asciugarla io, il mio testosterone ha la meglio sulla mia educazione, infatti mi abbasso e inizio ad asciugarle quelle splendide gambe cavolo sembrano fatte di cristallo talmente mi sembrano delicate nessuna imperfezione nessun neo nulla solo due gambe da far girare la testa a qualsiasi uomo compreso il sottoscritto le asciugo la prima gamba poi passo alla seconda il suo respiro è diventato irregolare lo sento che mi desidera lo sento da quando mi ha trovato quasi nudo nel bagno della camera e a dimostrarmelo è stata lei stessa prima il suo colorito del viso quando si è scusata per essere entrata mentre io mi trovassi nella camera e ora sta accadendo la stessa cosa arrivata alla sua caviglia lei con un balzo si allontana da me dicendomi << Mm-i scusi io veramente non volevo combinare tutto ciò devo andare arrivederci>> ed ecco qui un'altra donna che scappa dal sottoscritto come se avesse visto in me il diavolo.    

Un Amore di Capo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora