Emozioni forti e consapevolezze

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Ron era disteso sul letto dell'infermeria. Hermione, coricata accanto a lui, aveva la testa poggiata sul suo petto. Il ragazzo abbassò lo sguardo su di lei : nonostante i capelli gonfi e crespi tipici della ragazza, con quell'espressione serena sul volto sembrava quasi bella, e da addormentata Ron dimenticava quanto potesse essere fastidiosa. Guardò il vestito lungo della ragazza e si ricordò quanto accaduto la sera prima. C'era il ballo di San Valentino, ma lui non era andato in infermeria da Hermione che si era risvegliata. Successivamente lui l'aveva invitata a ballare. Avevano ballato, solo ballato. E si erano divertiti da morire.
Poi verso le due e mezza, Hermione aveva iniziato ad avvertire la stanchezza e si era sdraiata sul lettino.
Ron l'aveva subito affiancata e avevano iniziato a parlare.
D'un tratto successe l'ennesima cosa sorprendente della serata. Il soffitto sopra di loro sparì, sostituito dal cielo notturno tutto punteggiato di stelle luminose. Lo stupore era durato ben poco e subito avevano iniziato ad additare stelle e a riconoscere costellazioni e galassie.
Gli occhi della ragazza riflettevano la luce delle milioni di stelle. Nel suo sguardo si poteva leggere felicità. E il suo sorriso, il suo magnifico sorriso luminoso, continuava a caratterizzarle il viso.
Era magnifica sotto la luce delle stelle.
Era ancor più bella di sempre.
Era come una stella nel cielo, bella e luminosa. Era solare ed energica.
Era la ragazza che sentiva di amare ogni giorno di più.
Era la sua Hermione!
E quella sera l'aveva capito come non mai. Niente si sarebbe messo tra di loro. Mai!
Ad un tratto un lieve movimento accanto a lui lo riscosse dai suoi pensieri.
Si volse verso la Grifonforo che lo stava guardando.
"Buongiorno dormigliona!"esclamò lui sorridendo.
Hermione ricambiò il sorriso e, dopo essersi accorta di essere con la testa sul petto del ragazzo, avvampò imbarazzata.
"C...che ora è?"balbettò infine.
" Le dieci e mezza!"esclamò il giovane con uno strano sorriso. Già immaginava la reazione dell'amica a quella scoperta. E infatti...
La Grifonforo si mise di scatto a sedere, subito seguita da un Ron che rideva sotto i baffi.
"Le dieci e mezza?"urlò lei. "E lo dici con tutta questa leggerezza? Noi dovremmo essere a lezione!"gli si accanì contro la ragazza.
"Oh, mio Dio!"continuò poi con fare agitato e preoccupato. "Abbiamo perso delle lezioni. E ora che facciamo? Arriveremo in ritardo! Siamo già in ritardo. Oh, mio Dio! Questa non ci voleva proprio!"
Ron alzò gli occhi al cielo. Aveva quasi dimenticato quanto fosse fastidiosa a volte.
"Hermione" iniziò lui, "stai calma. È tutto ok!"
"Calma?? Come faccio a stare calma? Ma mi stai prendendo in giro?"sbraitò lei ormai tutta rossa in viso.
Il Grifonforo scoppiò a ridere, e questo, non fece che aumentare l'ira di lei che lo guardò male e urlò: "Che c'è da ridere?"
"Ma guardati!"esclamò lui indicandole la faccia. "Sei tutta rossa. Hai un'espressione arrabbiata. E perché? Per niente! Assolutissimamente per nessun motivo!"
Ora Hermione lo guardava perplessa. Il ragazzo continuò: "Hermione, oggi non ci sono lezioni." "E perché mai scusa?"
" Perché oggi..." Ron stava assaporando quelle parole. "Perché oggi è... sabato!"
"Sabato? Ma stai scherzando?" Hermione scoppiò a ridere. " Oh, mio Dio! Non ci posso credere! Scusami se mi sono accanita contro di te... il punto è che... insomma... sai come sono fatta... e ..."
" Hermione, lo so. Non ti preoccupare, è tutto ok. Non c'è problema!"la interruppe lui, rassicurandola,  con voce piena di calore . La ragazza sorrise nervosamente e poi si avvicinò al ragazzo abbracciandolo e sussurrò un tenero "Grazie" al suo orecchio. Il Grifonforo dapprima rimase sorpreso da quella stretta, ma poi,  acquistando coraggio,  ricambiò l'abbraccio.
Quando si staccarono Hermione sorrideva ed entrambi sentivano il cuore più caldo e colmo di felicità.
La Grifonforo si alzò in piedi "Sarebbe meglio tornare in Sala Comune."consigliò.
" Già!"annuì il ragazzo con un fievole tono di dispiacere.
La ragazza sorrise e si avviò lungo il corridoio.
" Grazie mille di tutto!"sussurrò davanti la porta voltandosi verso di lui per l'ultima volta prima di varcare la soglia.
Ron la seguì con gli occhi finché non si richiuse la porta alle spalle, sparendo dalla sua visuale.
Era felicissimo! Quei momenti non li avrebbe scordati mai più! Il ballo, le stelle, la sfuriata di Hermione, quei "Grazie!" Tutti i ricordi indelebili nella sua mente e soprattutto nel suo cuore.
E fu con questi pensieri e un sorriso sgargiante che si alzò e uscì dall'infermeria diretto in Sala Comune.

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Questo è il mio primo spazio autrice perché non volevo interrompere il flusso della narrazione. Diciamo che con questo capitolo si è conclusa una specie di prima parte.
Comunque, la storia vi sta piacendo? Me lo auguro visto che è la prima ff che scrivo. 
Volevo soltanto ringraziare brevemente @OliveSnow  che mo ha dato qualche consiglio per la realizzazione di questo capitolo, nonostante lei non shippi la Romione.
Detto ciò mo scuso se è da molto che non aggiorno,  ma sono stata impegnatissima con i compiti. Prometto che da oggi in poi aggiornerò il prima possibile.
Fatemi sapere,  con voti e commenti,  se la storia vi piace e vi sta entusiasmando.
Accetto ben volentieri anche critiche e consigli.
Grazie mille!
Un bacione a tutti e a presto! ♥♥♥♥
Serenella4ever ♥♥

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