Tentativo fallito...

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"Hermione si trovava nel bel mezzo di un vortice grigio che emanava fulmini luminosissimi.
Davanti a lei una risata fragorosa irruppe in quello strano tornado, sovrastando il rumore dei fulmini. Una voce, sfortunatamente familiare, gridò:"Be', non fai più la coraggiosa ora? Che te ne pare dell'ambientazione che ho scelto per il nostro incontro? Niente male vero?"rise divertita. Godeva della paura della Gridondoro. "Sai che stavo pensando? Di lasciarti in questo vortice a divertirti e di scaraventarti giù con violenza da una grande altezza"sorrise. "Ah, e sai che c'è? Non ti avvicinare mai più al ragazzo dai capelli rossi e gli occhi azzurri, se non vuoi che ti capiti qualcosa di davvero brutto"
A Hermione si fermò il respiro, aprì la bocca per ribattere, ma le parole le morirono in gola. Sapeva che era un sogno,niente di quello che stava succedendo era reale, eppure aveva lo stesso una paura matta.
Nel frattempo la figura misteriosa rideva, la ragazza non riusciva a vederla, udiva solo la sua voce,di sicuro era nascosta da qualche parte in quel caos.
Ad un tratto un fulmine si staccò dal cerchio perfetto che formava con gli altri, e la colpì. Hermione gridò : sogno o no, faceva davvero male."

Si svegliò di soprassalto, ma non urlò : non voleva svegliare le sue compagne di stanza, non voleva passare per quella che non riusciva a sopportare gli incubi e moriva dalla paura per niente...
Erano ancora le quattro di mattina e lei non riusciva più ad addormentarsi. Si alzò dal letto e si preparò con estrema calma,aveva tutto il tempo del mondo in quel momento,non c'era bisogno di andare di fretta.  Si mise a leggere un libro preso in biblioteca,giusto per distrarsi e non pensare più all'incubo.
Verso le sei e mezza raggi di sole  filtrarono dalle finestre e lei alzò il capo dal libro, sorpresa. Davvero il tempo era passato così velocemente? Si girò verso le sue compagne di stanza e notò dei leggeri movimenti provenire dal letto di Calì : si stava svegliando. La compagna,dal canto suo,si girò verso di lei e si sorprese di trovarla già sveglia e preparata di tutto punto. La riccia rise della faccia dell'amica, e dopo un po'la seguì anche lei. Fu così che le sonore risate delle due svegliarono la terza inquilina che, dopo aver mormorato qualcosa che loro non udirono, sorrise falsamente e, prendendo il suo cuscino,lo lanciò in direzione delle rumorose amiche : ovviamente non centrò il bersaglio, figuriamoci, con la pessima mira che possedeva! 
Ma le risate svegliarono anche qualcun altro sul loro piano...

"Ma è possibile che se non litigano ci svegliano ridendo?? Ma lo sanno che ore sono?? Nessuno si alza così presto e che diamine!"sbuffò infastidito un ragazzo dai capelli color sabbia: a volte Seamus non riusciva proprio a sopportare le ragazze,soprattutto quando lo svegliavano presto come troppo spesso ultimamente...
I suoi coinquilini sbuffarono in tono di approvazione e si sedettero sui loro letti stropicciandosi gli occhi.
"Be', allora buongiorno!"sbadigliò Neville. Gli amici gli lanciarono un'occhiataccia e sospirarono :"Già...buongiorno!"si aresse amareggiato Seamus.
"Almeno oggi non litigano e tutto prosegue alla grande...paradossalmente..."sdrammatizzò Harry voltandosi a lanciare un'occhiata veloce a Ron.
"Paradossalmente" é il termine esatto",pensò il rosso. Hermione ancora non gli parlava. La sera prima aveva provato ad avvicinarsi, ma lei era corsa in camera sua : probabilmente Ginny le aveva detto tutto e lei non voleva dargli ulteriori informazioni...
"Vabbe', visto che ormai siamo svegli,prepariamoci"propose Dean riportando Ron alla realtà. Annui, e cosi fecero tutti gli altri; si alzarono e controvoglia iniziarono a prepararsi...

Mezz'ora dopo...

I cinque scesero a colazione, ma non vi indugiarono tanto per paura di arrivare tardi a difesa,e di conseguenza beccarsi una bella punizione dalla Umbridge. Già, proprio non ci tenevano.
Mentre uscivano a gruppi dalla Sala Grande, incrociarono le ragazze che vi stavano entrando proprio in quel momento.
"Harry,penso proprio che aspetterò Hermione qui fuori"sussurò Ron "cosi forse riuscirò a parlarle, non penso che immagini che  la possa aspettare qui"
Harry annui,compiaciuto dal piano dell'amico e gli augurò buona fortuna(ne avrebbe avuto bisogno) mentre si allontanava seguendo gli altri.
Tuttavia in quel momento stava arrivando Ginny, se avesse visto Ron sarebbe andata subito a riferirlo a Hermione e addio piano con effetto sorpresa, la riccia avrebbe trovato di certo un modo per evitarlo...
Per fortuna a questo ci pensò il prescelto : vide la rossa sotto le scale che si dirigeva verso la Sala Grande e, subito, le fu davanti.
"Hei Ginny"farfugliò.
"B...buongiorno Harry" balbettò imbarazzata lei. Aveva una cotta per quel ragazzo da sempre e mai si sarebbe aspettata una cosa simile da parte sua.
"Stavi andando a fare colazione?"chiese lui.
"Em...si"
"Senti,è da un po' che non passo a salutare Dobby,a quest'ora si starà chiedendo che fine abbia fatto, perciò pensavo di andarci adesso e mi... mi chiedevo se...insomma, a te andasse di accompagnarmi, potresti fare colazione lì, se ti va, non esiteranno a venirci addosso pieni di vassoi di cibo. E poi ti potrei anche accompagnare a lezione se vuoi,tanto io sono più che in anticipo per la mia.
Allora, che te ne pare?"buttò li tutto d'un fiato Harry.
Ginny rimase senza parole e arrossi percettibilmente per l'imbarazzo :
Harry Potter, quell'Harry Potter le stava chiedendo di andare con lui!!
"D'accordo," accettò lei ancora rossa e titubante "dopo tutto è da un po' che non vedo Dobby e mi piacerebbe tanto andare a trovarlo"
"Bene"sorrise e dopo che la rossa ebbe ricambiato incerta, si incamminarono.
Anche Ron sorrise contento e sospirò più che sollevato : Harry ce l'aveva fatta. Chissà se era andato sul sicuro perchè sapeva che la sorella avrebbe accettato certamente, oppure era un tentativo come un altro,si ripromise che glielo avrebbe chiesto più tardi. Rise ripensando all'espressione imbarazzata della sorella e ancora una volta fu felice di avere come migliore amico Harry Potter.
La porta della Sala che si apriva lo riscosse dai suoi pensieri : chissà se era Hermione. Trattenne il respirò e dalla porta aperta vide sbucare ciocche di capelli corvini e poi ciocche di capelli biondi. Si sporse per vedere i volti delle due ragazze e una voce dolce e vellutata,quasi sognante, giunse dalla figura bionda :"Che fai Ron? Ci stavi forse spiando?"
Ron fu colto dalla sorpresa : come aveva fatto Luna Lovegood a riconoscerlo? Decise che ormai era da stupidi restare dietro quella colonna, perciò optò per uscire allo scoperto,con una faccia non molto colpevole.
"Chi io? Nono, tranquilla Luna, non vi stavo spiando, stavo solo... em... aspettando una persona"
"Dietro la colonna?"
"Eddai Luna,era per farle una sorpresa! Capisci no?"
Luna annui trasognata, forse già immaginava la scena; ma fu l'altra ragazza a parlare per prima :" Che carino!"esclamò " Davvero un bel gesto romantico!"il rosso si volse verso di lei,e riconobbe la bella Cho Chang : giocatrice di Quidditch nella squadra di Corvonero, sesto anno, partecipante dell'ES,nonchè ex di Harry.
"Be', sono felice che lo reputi un bel gesto"rispose"a questo punto penso che piacerà anche a lei"abbozzò un sorriso che Cho ricambiò alla svelta.
Ron si rivolse di nuovo a Luna, interrompendola dai suoi film mentali :"Ma Luna, come hai fatto a vedermi?"
"Oh be', vedi Ron, stavo facendo un giro con lo sguardo e ho notato tantissimi Gorgosprizzi da quelle parti. Sai detto tra noi, ne hai la testa piena"concluse quasi bisbigliando. Cho sospirò sconsolata, a quanto pare era abituata alle stranezze dell'amica ed evitava questi discorsi più che poteva; ma il rosso rimase stupito da questa risposta e finalmente notò gli strani occhiali dalle lenti e montatura rosa sulla testa bionda di lei. Annui ancora sconcertato.
"Bene.Luna, forse è meglio se andiamo o, oltre ad arrivare tardi a lezione, rovineremo la sorpresa a Ron. Che ne dici?"propose Cho in soccorso del rosso.
"Giusto! Hai pienamente ragione, non vorremo rivinargli la sorpresa!"
Le ragazze sorrissero e salutarono Ron con un cenno della mano mentre riprendevano a camminare,lui ricambiò e sillabbò un sentito e sorridente "grazie" alla ragazza dai lunghi capelli corvini che rispose con un  occhiolino di intesa prima di sparire dietro l'angolo, diretta a lezione.
Il Grifondoro si nascose dietro la colonna appena in tempo,perchè proprio in quel momento la porta della Sala Grande si era riaperta,e ne stavano uscendo Cali,Lavanda e per ultima Hermione.
Mentre quest'ultima stava passando davanti al nascondiglio dell'amico,quello la prese per un polso e la portò davanti a sè. Fu tutto cosi veloce che Hermione non riuscì a gridare dallo spavento,attirando cosi l'attenzione delle due amiche, le quali invece,non essendosi accorte di nulla e troppo prese dal loro discorso,continuarono a camminare tranquille e ignare di tutto,lasciandosi i due alle spalle.
Intanto Hermione aveva spalancato gli occhi stupita alla vista di Ron.
"E allora? Cosa sono questi modi bruschi?"chiese arrabbiata e frustrata.
"Scusa,ma non sapevo come altro trovare un modo per   parlarti"rispose lui mantenendo la calma.
"Mai pensato che forse sarebbe stato meglio continuare a non parlarmi?"
"Ah. Ah. Ah. Ah. Spiritosa. Comunque dovevo parlarti a forza perchè la situazione non mi sta piacendo per niente."
"Quale situazione?"
"Per piacere,non fare finta di niente"ora Ron iniziava ad accalorarsi per il comportamento dell'amica. "La situazione è che tu non mi parli e mi eviti quando provo a conversare con te. E vorrei che mi spiegassi il motivo. Se esiste un motivo più che valido allora ti lascerò in pace,in caso contrario continuerò a "perseguitarti""
"Non c'è nessun motivo Ronald Weasley,e se ci fosse non sarei di certo tenuta a parlarne proprio con te!"
"Oh si invece,dal momento che non riguarda solo te, ma anche me!"
Hermione non rispose,ma al contrario alzò la mano e diede un forte schiaffo sulla guancia di Ron,lasciandogli un segno rosso. "Lasciami stare!"urlò lei;in seguito corse via,ma al rosso non sfuggì una lacrima che bagnava il viso della ragazza e che cadeva nel vuoto a causa del movimento veloce di lei, la quale ormai correva nel corridoio, lasciando lì un Ron tutt'altro che sollevato e felice, con la piena consapevolezza che il suo piano era fallito e che Hermione non si sarebbe lasciata cogliere mai più alla sprovvista in quel modo...

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