I giorni a seguire trascorsero come al solito, tutti e tre insieme, ridendo, scherzando e, a volte, criticando alcuni professori sotto il disappunto di Hermione.
Tutto pareva essere tornato alla normalità, i sogni continuavano, ma Hermione ormai non ci faceva più caso.
Quella mattina la Grifondoro raggiunse i ragazzi davanti all'aula di Difesa dopo aver affrontato la lezione di Artimanzia.
"Come va?"le chiese Ron
"Al solito" sospirò Hermione prima di entrare nell'aula...A metà della seconda ora di Difesa, la maggior parte degli studenti già stava per assopirsi. Quel giorno dovevano ricopiare su pergamena ben tre capitoli e, ormai, con la mano e il polso indolenziti e gli occhi che si chiudevano, non riuscivano nemmeno a ribattere o commentare i continui rimproveri e interventi dell'irritante prof.
Eppure solo alla terza ora, quella di pozioni, si resero conto dell'assenza di una loro coetanea di Grifondoro...
Piton stava scrutando la classe e, notando il posto vuoto accanto a Calì, chiese :"E dove si trova di bello la signorina Brown? " Calì scosse la testa e l'attenzione del prof si volse agli altri membri di Grifondoro presenti a lezione, tutti fecero cenni di diniego e Ron, Harry ed Hermione si scambiarono uno sguardo.
"Secondo voi dove può essere?"chiese Ron mentre uscivano dall'aula.
"Non saprei, non mi ero nemmeno reso conto che mancasse!"Harry sembrava scioccato.
"Stamattina quando mi sono alzata lei è Calì erano già scese..."
"Era con me stamattina.."stava dicendo Calì Patil mentre li superava con Dean Thomas. I ragazzi si scambiarono uno sguardo e accelerarono per sentire meglio.
"Dopo colazione ha detto che non stava molto bene e che non sarebbe venuta a lezione. Dopo Difesa sono andata in Sala Comune a vedere come stesse ma non c'era...non mi pareva il caso di dire qualcosa a Piton..."
"Capisco. A fine lezione ti aiuto a cercarla... idee di dove potrebbe essere? "
"Non so, nella torre non c'era. Ho gridato parecchie volte il suo nome e non mi ha risposto. Potrebbe essere uscita in cortile ma..."
"Pensi che possa essere nella Foresta Broibita? "
"No, non lo farebbe mai! E poi ha detto..."
Il trio non riuscì a sentire le ultime parole o il resto del discorso perché nell'ingresso la folla urlante di ragazzi di tutte le età coprivano le loro voci e i due si confusero col resto degli studenti.
"Cosa le avrà detto?"Harry si girò verso i suoi amici.
"Non so, ma qualsiasi cosa sia non mi piace affatto" commentò Ron.
Hermione non riusciva a dire niente. Sentiva come qualcosa di pesante in fondo allo stomaco, come il presentimento che presto sarebbe accaduto qualcosa di sbagliato. Da quando aveva fatto pace con Ron avrebbe voluto parlare con Lavanda, ma il rosso glielo aveva negato, sia per paura che potesse farle del male, sia perché era meglio che Lavanda credesse che il suo piano stesse ancora funzionando finché loro non avessero capito cosa fare; ora si pentiva di non averci parlato, chissà cosa stesse facendo, cosa le stesse succedendo...
I suoi pensieri furono interrotti dal boato di una profonda esplosione. Tutti gli studenti si fermarono all'improvviso; all'inizio il rumore poteva passare benissimo per una caccabomba, ma chi avrebbe mai fatto una cosa del genere con la Umbridge come Inquisitrice? E poi Fred e George erano a pochi passi di distanza confusi come tutti gli altri.
Gli studenti stavano per riprendere a camminare quando un altro forte boato li gelò sul posto; tutti si guardarono e all'improvviso fu il caos.
I ragazzi iniziarono a correre avanti e indietro terrorizzati e spaesati, i professori arrivarono all'improvviso cercando di richiamare l'ordine e un'esplosione al primo piano fece tremare tutto, riempiendo la sala di polvere. Immediatamente si sentì una risata rauca e una figura femminile, interamente vestita di nero, apparve sopra le scale; alla seconda risata divertita non c'erano più dubbi su chi fosse : Bellatrix Lestrange.
La mangiamorte sorrise soddisfatta delle espressioni di stupore che l'avevano accolta e fece un teatrale inchino di beffa verso la professoressa Mcgranitt. I professori presenti puntarono le bacchette contro di lei, ma in quel momento la polvere si fece più spessa e la figura di Bellatrix non si vide più.
Hermione si sentì spingere, ma appena la nube si fu diradata la mangiamorte era sparita, e non era l'unica a mancare nella stanza...
Un urlo lacerò quell'improvviso silenzio e, girandosi verso i suoi amici, Hermione si rese conto che Ron era sparito, non si vedeva da nessuna parte; Harry era confuso quanto lei.
Quando finalmente capì cosa fosse successo era ormai troppo tardi, si guardò intorno : i professori e gli studenti ora si stavano avvicinando a lei e al prescelto, consapevoli dell'assenza del rosso; ma Hermione non riusciva a capire cosa stessero dicendo tutte quelle persone, sentiva tutto ovattato e distante anni luce, si accasciò a terra, le gambe molli incapaci di reggere il peso del resto del corpo...Quando qualche ora dopo si svegliò in infermeria, Harry e Ginny erano lì con lei.
La ragazza le teneva la mano, la preoccupazione sul suo viso era evidente.
"Come ti senti?"chiese Harry.
"Harry, cos'è successo? Perché sono qui?"
"Be', dopo che Bellatrix se n'è andata sei svenuta e ti abbiamo portata in infermeria"
Hermione scosse la testa sul cuscino, per un attimo, un piccolo microscopico attimo, aveva sperato che tutto quello che era successo fosse stato solo un altro dei suoi incubi, il peggiore, ma la realtà la colpì in faccia come uno schiaffo : le esplosioni, Bellatrix, la nube di polvere, la scomparsa di Ron; era tutto maledettamente vero.
Chiuse gli occhi e sentì le lacrime scorrerle lente sul viso, non osò riaprire gli occhi per osservare la reazione dei suoi amici, ma li conosceva abbastanza bene da sapere che si stavano lanciando delle occhiate preoccupate...I giorni a seguire passarono lentamente, senza che nessuno avesse notizie su Ron; Silente mandava costantemente coppie di professori a cercare il rosso, ma loro tornavano sempre senza novità e la maggior parte iniziava a perdere la speranza.
Dal canto loro gli studenti cercavano di tornare alla normalità; ovviamente c'era chi ci riusciva bene come i serpeverde e chi, come il resto della scuola, aveva qualche difficoltà in più, soprattutto i Grifondoro che Ron lo conoscevano bene.
Hermione era distrutta, non parlava quasi mai, aveva perso la voglia di essere sempre un passo avanti agli altri, niente la entusiasmava più; Harry provava a tirarla su di morale senza successo; perfino Fred e George avevano perso la voglia di scherzare.
Nel frattempo Lavanda continuava a frequentare le lezioni normalmente, alla Mcgranitt, che quel giorno le aveva chiesto dove fosse stata, aveva detto che era stata in biblioteca tutto il tempo..."Dobbiamo fare qualcosa" stava dicendo Calì due settimane dopo la scomparsa di Ron. La Sala comune era più vuota che altro, il silenzio stava diventando insostenibile, come del resto tutta la situazione.
"E cosa potremmo fare?"chiese Lee "Non lo trovano nemmeno i professori!"
"Pfff" Fred e George non riuscirono a trattenersi.
"Non lo so ma qualsiasi cosa"
"Calì ha ragione" aggiunse Angelina "Hermione non è più quella di una volta, noi stessi siamo diversi"
"Cosa proponi?" chiese Lee.
"Non so, andiamo, siamo l'ES! Possibile che non riusciamo a cavarcela da soli!? Perciò basta frignare e facciamo qualcosa di concreto! Che ne dici Harry?"
Harry che fino a quel momento aveva ascoltato senza dire nulla, annuì flebilmente a quanto detto dalla sua amica...
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Le cose belle succedono sempre per caso...
RandomErano migliori amici come credevano o forse erano più di semplici amici? Tra loro c'era solo amicizia o forse c'era qualcosa di più? Qual era quel sentimento che nessuno dei due aveva mai provato così forte per nessun altro in vita loro? Era qual...