Sogni e desideri sempre più forti...

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"Hermione correva a perdifiato lungo una vasta distesa di terra blu notte. Il cielo era nero come le tenebre più oscure e intorno a lei solo oscurità e devastazione. Una voce debole dentro di lei le intimava di correre senza fermarsi e nè voltarsi. La riccia aveva preso alla lettera le istruzioni e stava facendo del suo meglio per correre velocemente, ma il vestito lungo e le scarpe col tacco che indossava glielo impedivano drasticamente.
Ad un tratto un lembo della magnifica gonna rosa corallo le finì sotto le scarpe e lei inciampò, cadendo rovinosamente a terra.
Non riusciva a rialzarsi. Non sembrava avesse qualcosa di rotto, eppure non riusciva a muovere le gambe, ce le aveva come paralizzate, legate tra di loro da qualche oscuro incantesimo. Non riusciva a spiegarselo.
Una raffica fortissima di vento la fece rotolare fino al ciglio di un pendio, tra poco sarebbe caduta di sotto ed Hermione non poté evitare di notare che il fondo non si vedesse, e il pensiero non la rassicurò per niente.
Ad un tratto,mentre stava per cadere giù per il pendio, un paio di braccia forti la afferrarono dalla vita e la trassero in salvo.
Si volse a guardare il suo salvatore : alto, con gli occhi azzurri, uno spruzzo di lentiggini e i capelli...
Non riusciva a vedere i capelli, la luce del sole improvvisamente le colpì gli occhi e dovette chiuderli per non rimanere accecata. Quando li riaprì il ragazzo misterioso era sparito.
Sentì un tuffo al cuore, ma non riuscì a capire perché.
All'improvviso tutto sfumò e sparì in una spirale nella quale anche lei fu inghiottita. Un suo urlo lacerò l'aria e tutto svanì per sempre."
"Ahhhhhh"Hermione si risvegliò urlando,sudando freddo e si mise a sedere di scatto.
"Ahhhhhh"urlarono a loro volta le sue due compagne di stanza, Calí e Lavanda, spaventate dall'urlo della riccia e balzando a sedere pure loro. Che brutto risveglio!
"Hermione, è tutto apposto?"continuarono le due.
"Eh? Ah...em...sì...em...mai stata meglio,grazie!" ancora intontita dal sonno e non avendo voglia di raccontare il sogno alle compagne di stanza,poiché non avrebbero capito, la Grifondoro diede questa risposta.
"Sicura?"ribadirono le due amiche.
"Sì, mai stata meglio. Grazie. Non c'è problema, non vale la pena che vi preoccupiate!"sorrise nervosamente.
"Va bene allora."assecondarono le coinquiline poco convinte, ma lasciarono perdere, sapevano che con lei non si poteva ribattere.

Intanto nella stanza dei ragazzi...

"Ma si può sapere perché?"stava dicendo Seamus ai ragazzi ormai svegliati dagli urletti provenienti dalla stanza davanti la loro.
"Si può sapere perché di prima mattina devono urlare così? Cos'hanno di così spaventoso?
Hanno visto un insetto e muoiono dalla paura?"il ragazzo era lievemente furioso.
"Se avessero visto un insetto si sarebbe sentita qualcuna urlare"Uccidilo,uccidilo""rispose Dean e pronunciò le ultime due parole imitando pessimamente le ragazze.
Tutti scoppiarono a ridere.
Ron guardò i suoi amici, era da tanto che non ridevano insieme. Quell'anno a mala pena parlavano, figurarsi ridere. Ma dopo le vacanze di Natale Harry e Seamus avevano fatto pace e qualcosa era già iniziato a cambiare. E poi c'era la Umbridge, non si poteva fare niente senza che lei lo venisse a sapere.
Ora guardava uno per uno i suoi amici, le loro risate contagiose, le loro facce contorte in risate a crepapelle.
Seamus, con i suoi capelli color sabbia e i suoi occhi sorridenti era l'anima della festa.
Dean, dalla carnagione scura e i capelli e gli occhi castani, un sorriso a trentadue denti, era uno dei migliori.
Neville, dai capelli scuri e la carnagione chiara, gli occhi accesi da una luce stana che spesso lo caratterizzava; era il più goffo del gruppo, ma anche uno simpatico.
E infine Harry,il suo migliore amico, il ragazzo con la cicatrice, il prescelto, un ragazzo come tutti gli altri :coi capelli corvini,gli occhi verdi (come quelli di sua madre,gli dicevano tutti), un paio di occhiali tondi dalla montatura nera. Ma la cosa che lo caratterizzava di più, secondo Ron,non era la cicatrice, ma il suo sorriso,uno dei migliori che ci fossero.
E poi c'era lui,il ragazzo dai capelli rossi e gli occhi azzurri, uno dei sette Weasley, uno sfigato. Ovvio che nessuna ragazza gli andasse dietro a differenza dei suoi amici.
Seamus era fidanzato, Harry si era lasciato con la sua ragazza a San Valentino, ma gli correvano tutte dietro, Dean era carino quindi probabilmente anche lui aveva un sacco di spasimanti. L'unico messo peggio di lui era Neville, anche se ultimamente aveva notato che Luna Lovegood pareva attratta da lui. Possibile?
Be', se fosse stato vero, sarebbe davvero stato l'unico a cui non correva dietro nessuna, non che gli importasse dal momento che pensava di amare Hermione,però gli sarebbe piaciuto che almeno lei provasse qualcosa per lui...
Intanto le urla nella stanza delle ragazze aumentavano e i suoi compagni di stanza si erano fatti più attenti.

"Ho detto smettila!"urlò Hermione. Ron non la vedeva,ma immaginava che avesse tutta la faccia rossa di rabbia e i capelli scompigliati.
"Scusaaa!"rispose Lavanda cantilenando poco convinta.
"Senza che ti arrabbi! Non ne vale la pena!"scoppiò a ridere, subito imitata da Calí.
"Ma la volete smettere?"la riccia urlava più che mai.
"Sappiamo che ti piace!"la canzonó Lavanda.
"NO!!!! PERCHÉ DOVREBBE????"la Grifondoro era fuori di sé.
"Tesoro, parli nel sonno! Nel tuo sogno di stanotte hai descritto il giovane che ti ha salvata ed è sparito! La descrizione coincideva con lui!
Mi dispiace,ma non puoi competere!"la Brown era sicura di sé stessa e Ron era curioso di sapere chi piacesse alla sua migliore amica, ma nello stesso tempo era infastidito, forse geloso? Non lo sapeva. Sentiva di voler trovare quel ragazzo per potergli spaccare la faccia. Ma perché? In fondo non gli aveva fatto niente, giusto?
E allora perché d'un tratto si sentiva come se il mondo gli fosse caduto addosso?
"Infatti non mi piace!!!!"stava urlando Hermione, ridestandolo dai suoi amari pensieri.

"Chissà se tra poco si prendono anche per i capelli!"rise Seamus "in quel caso vorrei proprio vederle!"
Gli altri risero con lui.
Anche Ron rise. Non sapeva come mai, ma i suoi amici gli facevano sempre tornare il sorriso.
Erano mitici, li adorava anche per questo... Non erano perfetti, ma in fondo neanche lui lo era, nessuno lo era...

Spazio autrice
Ciao a tutti!
Scusate il tanto ritardo, avevo promesso di aggiornare nelle vacanze di Natale, ma non ne ho avuto tempo, e poi gli altri giorni sono stata impegnata con la scuola. Perciò mi scuso ancora tantissimo per il ritardo,spero possiate perdonarmi!
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e datemi anche dei consigli, sapete che li accetto volentieri.
E prometto di aggiornare presto, e questa volta spero per davvero. Grazie mille a voi che continuate a leggere la mia FF nonostante i miei continui ritardi,grazie davvero anche perché mi sostenete con i vostri stupendi commenti.
Vi voglio bene!!!!❤❤❤❤❤

Le cose belle succedono sempre per caso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora