Deduzioni, idee, ma anche delusioni

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Ron non riusciva ancora a crederci e pregò di essersi sbagliato al riguardo.
Lavanda Brown non poteva essere la cattiva,nè sta volta nè mai, lei non aveva per nulla lo spirito della cattiva,ma questo lo portava a essere certo che fosse lei,dopo tutto la voce non aveva fatto altro che lagnarsi.
Raggiunse l'aula e prese posto pochi istanti prima che la professoressa Umbridge facesse il suo ingresso, seguito da un coro perfetto di "Buongiorno professoressa Umbridge".
Hermione era al suo banco,seduta con Neville : non lo degnò di uno sguardo. Come avrebbe potuto rivelarle le sue scoperte se non riusciva neanche a parlarle?
La professoressa interrupe i suoi pensieri dicendo agli alunni di leggere capitolo 24 del loro libro di Difesa. Come al solito le bacchette erano conservate nelle loro borse, ormai nessuno le tirava più fuori provando a convincere la professoressa : avevano capito che era solo uno spreco di tempo ed energie e la faceva innervosire, quindi meglio non rischiare.
Perciò tirarono fuori i loro libri e iniziarono a leggere il capitolo stabilito. Tutte quelle parole gli entravano in testa svogliatamente come sempre.
"E dunque risaputo che solo in pochi riescono a usare eccellentemente l'incatesimo Legilimens, uno di essi e il Signore Oscuro, il mago oscuro più potente di sempre,più comunemente chiamato Voi Sapete Chi o Colui Che Non Deve Essere Nominato..."

Ron si soffermò sulla parole "Signore Oscuro" e la mente viaggiò da sola al ricordo di quella mattina,le due figure, il loro capo... Ma certo! Ora tutto aveva un senso,il loro capo, il
"SIGNORE OSCURO, ma certo,come ho fatto a non pensarci prima?"gridò rivolgendosi a Harry. L'amico,colto alla sprovvista, saltò sulla sedia; tutta la classe, compresa la Umbridge, si voltò a guardarlo stranita.
"Signor Weasley!"urlò la professoressa ancora un po' stupita,ma non per questo meno acida. "Vuole riferire anche al resto della classe la sua "invocazione" al Signore Oscuro? Se si rimette a dire che é tornato e ha ucciso quel ragazzo a giugno giuro che la metto in punizione, perchè lui non è tornato!"
"Em... no professoressa. È per un discorso che stavamo facendo prima io e Harry."rispose con una sicurezza e decisione che non sapeva neanche da dove venisse, si stupì della sue stesse parole,e anche di quelle che avrebbe pronunciato dopo.
"Ah si? E vuole spiegare di cosa stavate parlando lei e Potter?" Il suo sguardo si soffermò prima su di lui,e poi su Harry,dove rimase finchè il rosso non iniziò a parlare. "Niente. In pratica non ci ricordavamo il nome con cui i Mangiamorte chiamavano Voi Sapete Chi, e ora che l'ho visto scritto mi è tornato in mente e dal momento che avevamo scommesso su chi lo ricordasse prima, ero cosi entusista di aver vinto che ho urlato invece di parlare normalmente, scusate professoressa"
Le sue parole parvero cosi sincere che ci credette pure lui.
Faccia di Rospo si rivolse a Harry chiedendo conferma : per fortuna l'amico era un tipo sveglio e annui, se fosse rimasto spaesato dalla sua risposta non lo diede a vedere,cosi la bugia sembrò vera,almeno la Umbridge non aveva niente da controbbattere e, lanciando un'occhiataccia ai due, riportò l'attenzione degli studenti sul capitolo,sorvolando sulla faccenda.
Per il resto della lezione il prescelto non porse alcuna domanda al riguardo a Ron, meglio cosi, il rosso era sicuro che la Umbridge li stesse osservando per verificare la sua versione. Suonata la campanella, salutata la professoressa, Harry mise in mano a Ron un paio di galeoni mentre passavano davanti al Rospo : i soldi della "scommessa", ora la Barbie Gigante non aveva scuse  per metterli in punizione dicendo che avevano raccontato una bugia. Sorrise compiaciuto dopo che la ebbe sorpassata, non notò neanche Hermione che passando accanto a lui lo urtò : niente poteva rovinare quel momento di felicità dovuto alle sue scoperte.
Quando furono presso l'aula di Incantesimi si fermarono.
"Allora?"chiese Harry "C'é qualcosa che mi dovresti dire?"
Ron lo guardò soddisfatto e raccontò di quanto aveva sentito, delle sue intuizioni e di come leggendo il capitolo di Difesa si fosse ricordato che il capo di quelle due figure fosse Voldemort.
"Capisci Harry? Tu Sai Chi sta cercando di colpirci dall'interno,dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo dirlo a Hermione!"
"Ron ma sei sicuro che sia Lavanda?"
"Be', l'ho intuito. Ma pensaci :  per entrare nei sogni di Hermione deve essere a forza una di Grifondoro, una ragazza perché altrimenti se fosse un maschio non potrebbe entrare nella sua stanza, sarebbe più comodo se fosse una sua compagna di stanza e dalla voce sembrava Lavanda, non per niente Cali."
"Bene,ma l'altra figura?"
"Non lo so. Ma se il loro capo è Tu Sai Chi, deve afforza essere un Mangiamorte. Una donna per la precisione dal momento che la voce era femminile. Ma Harry, tra i Mangiamorte non ci sono donne tranne Bellatrix Lestrange, e lei è ad Azkaban..."
"A meno che..."
"Non sia evasa!"conclusero all'unisono.
"Ma Harry, com'è  possibile? Se fosse successo davvero ci sarebbe la notizia sul giornale!! E questa é una cosa che va avanti da un po',prima o poi l'avrebbero messo!"
"Forse non lo sanno"
"È impossibile! Se un Mangiamorte come lei fosse evaso,lo saprebbero fino a Dumstrang!"
"Hai ragione! Però se si tratta di Voldemort", Ron sobbalzò a sentir quel nome, "E si tratta di una donna l'unica è Bellatrix, a meno che non sia Narcissa Malfoy, ma dubito fortemente che possa essere lei,in caso l'avrebbe fatto suo marito"proseguì il prescelto ignorando la reazione dell'amico.
"Uno : Harry non pronunciare più quel nome miseriaccia.
Due : Narcissa Malfoy é uscita fuori da queste cose già da tempo"
"Ma potrebbe essere ritornata!"
"Impossibile! Lei se n'é andata perchè quella vita era troppo brutale per i suoi standard,non penso che ora abbia cambiato idea. È la stessa cosa di cinque anni fa."
"Già probabilmente hai ragione. Forse ci siamo persi qualche articolo, ma se anche fosse tutti a scuola ne avrebbero parlato,come quando è evaso Sirius"
DRIIIIIIIINNNNN
Il suono della campanella li riscosse e decisero di entrare in classe.
"Be',  a questo punto teniamo le orecchie e gli occhi aperti"suggerì il rosso mentre varcavano la soglia.

L'ora di incantesimi passò velocemente, soprattutto per Ron, che non aveva prestato la minima attenzione alle parole del professor Vitiuos : aveva passato tutta la lezione a guardare Hermione e a pensare ad un modo per metterla in guardia. Nulla da fare, non gli era venuto in mente niente, aveva pensato a tutto, persino a far parlare Harry con lei, ma anche se quei due erano ancora amici, Ron dubitava che Hermione si sarebbe fatta "prendere" dal prescelto,del resto era anche suo amico,lei avrebbe pensato che lo stesse usando come "gufo" : perciò aveva subito scartato l'idea.
Quando la campanella suonò, lui non aveva in mente niente,anzi se possibile anche meno di prima. Eppure, avrebbe tanto voluto che Hermione si fosse girata verso di lui,anche solo per un secondo, ma niente. Se si può dire, ora il rosso era anche più demoralizzato di prima.
Ma basta! Non doveva farsi distrarre proprio ora!
Mentre lui e Harry si dirigevano alla prossima lezione, Dean Thomas si affiancò a loro. Iniziarono a parlare, ma Ron non sentì neanche una parola del discorso : era troppo preso da Hermione e tutto quello che era successo con lei.
"Hermione", il suo nome occupava tutta la sua mente,ora più di prima, non voleva che le capitasse qualcosa di male,lui voleva anzi DOVEVA proteggerla,anche a costo della sua stessa vita. Ma come avrebbe potuto fare ora che non si parlavano più? A lui bastava solo che lei fosse messa in guardia, sapeva che poi se la sarebbe cavata, e lui ci sarebbe sempre stato,anche se a distanza, per sorvegliarla e proteggerla, che Hermione avrebbe voluto o meno.
Mentre i suoi amici erano immersi in una discussione sulle lezioni, Ron si volse a guardarli e riuscì persino a sorridere vedendo con quanto carisma dialogavano. Fu mentre pensava a loro e guardava il viso di Dean che ebbe un'idea. Se avesse funzionato o no, era tutto da vedere,ormai non aveva più niente da perdere,solo da guadagnare, perciò tanto valeva la pena tentare...

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