Mi fermo a guardarli per quella che mi sembra un'eternità, sono felice, non sono nemmeno dispiaciuta o pentita, ora non me ne importa più un cazzo, nessuno mi vuole più bene e non ho più niente da perdere, tanto vale provare almeno un po' di intensità e eccitazione in questa mia vita di merda.
Prendo i corpi e li metto a sedere sul divano, accendo la televisione così che se qualcuno avesse rivolto il suo sguardo verso Helen e Tom avrebbe pensato che siano addormentati, per la questione del petto aperto ho dovuto solo aggiungere una coperta. Vado in camera, dove si trova ancora a terra il mio bulbo oculare, lo vedo, anzi lo sto fissando e mi viene un conato di vomito che riesco a malapena a tenere dentro di me, sento il sapore della zuppa mangiata poco prima nella mia bocca, a dir poco disgustoso. Il sapore che avevo nella mia cavità orale mi stava facendo ricordare quegli imbecilli che si trovavano senza vita nel mio salotto e di quanto li adoravo poco prima di dieci minuti fa, ogni persona in questo fottutissimo mondo era orribile, è orribile. Mi sono sempre fidata di tutti ma solo ora ho capito che tutti alla fine ti pugnalano alle spalle, tanto vale pugnalarli prima che loro possano anche solo pensarci.
Dopo questo pensiero uccidere sembra quasi sensato, io lo faccio solo per autodifesa, per proteggermi da chi vuole distruggere i miei sentimenti, però il mio Richard era perfetto e mi voleva bene, lui non mi avrebbe trattato male e mai mi avrebbe ferito, anche i miei genitori non avrebbero mai nemmeno pensato a trattare male qualcuno. Quindi devo presupporre che non tutti sono così cattivi, ma come fare a capirlo? Non riesco ad essere logica adesso, sono ancora piena di adrenalina dopo aver ucciso due persone senza pietà. Pulisco la stanza e butto il mio "ormai inutile" occhio, chiusi tutte le tende e mi misi un impermeabile, non mi copriva bene tutto il corpo, ma comunque era meglio che sporcarsi, anche se i miei vestiti erano rovinati dagli schizzi di sangue, dopo il mio scatto d'ira. Posai ancora i due cadaveri a terra e con uno dei grandi coltelli che avevo appena comprato, uno di quelli da macellaio, tagliai le diverse parti dei loro corpi e le misi dentro dei sacchi per l'immondizia. L'odore ormai ha riempito tutta la mia casa, questi cadaveri sono come le candele profumate. Subito dopo aver pesato a questa cosa inizio a ridere, sono così pazza che ormai rido alle mie stesse battute.
Ormai erano passate quattro ore dall'omicidio e il sangue era dappertutto, come è solo possibile che io riesca a pulire tutto prima che passino i poliziotti, ormai avranno capito chi è quel corpo bruciacchiato e avranno fatto 2+2, cioè fidanzato morto uguale fidanzata incazzata nera. La morte di Richard mi ha fatto capire che fanno tutti schifo, o almeno quasi tutti. Devo ancora capire di chi fidarmi e di chi no, non è semplice per niente. Metto i sacchi con le parti dei loro corpi in un angolo mentre cerco di ripulire completamente le pozzanghere che si trovavano sul mio pavimento. Capisco che è una causa persa e decido di andare a farmi una doccia, prima però brucio sia l'ipermeabile e i vestiti che ormai sono inutilizzabili e rappresentano solo complicazioni e prove. Entro nel bagno e subito dopo mi buttai sotto il getto di acqua calda che, a contatto con me, diventava leggermente rossastra. Mi sto rilassando, forse anche troppo visto che ho due cadaveri fatti a pezzettini nell'altra stanza. Esco e mi asciugo vestendomi con un accappatoio, poi mi cambio la garza che avevo sul mio occhio che si era completamente bagnata. Mi guardo allo specchio mentre mi asciugo i capelli, i miei lunghi capelli bruni erano così ingombranti, per asciugarli ci metto anche più di mezz'ora, tempo che potrei usare per pulire il casino che ho di sotto. Prendo delle forbici e li taglio, straordinariamente bene, ora sono corti, bellissimi, mi guardo ma non è ancora abbastanza, devo avere un cambiamento più significativo. Mi vestii con una maglietta bianca (che genio! Con tutto il sangue che c'è in salotto...) dei jeans leggermente strappati con un maglioncino di lana di colore nero. Uscii portando una borsa con all'interno dei soldi, il telefono, le chiavi e la mia bella forchetta...
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Cari lettori,
Spero che vi piaccia come sta andando >.<
Io fino ad ora sto andando alla cieca, e so quanto voi della storia XD
Alla prossima!
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Verso la pazzia
TerrorLa mia mente si inabissa sempre più nella pazzia, nell'oscurità. Ormai vedo solo sangue e paura, urla e terrore. Non riesco più a essere razionale, ho bisogno di qualcuno, ho bisogno di te, ma non ci sei più e ora voglio solo vendetta. Questo mondo...