• Chapter 8 •

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Durante la notte mi svegliai e rimasi a guardare Luke per qualche minuto.
Era così bello mentre dormiva.
Aveva le labbra leggermente aperte e potevo sentire il suo respiro.
Visto che era presto, decisi di rimettermi a dormire.

                                   *

«Questa è la miglior cura che esista. Mio padre ci metteva un uovo crudo per renderlo più sostanzioso. Te ne metto uno?» mi domandò la madre di Luke mentre mi portava uno strano frullato rosso.
«No» risposi immediatamente.
«Il richiamino ti rimette al mondo»
Sorrisi e presi in mano il bicchiere, mettendo la cannuccia in bocca e bevendone un sorso.
«Ci ho messo anche un dado di carne dentro»
Aveva un sapore orribile. Mai bevuto cosa peggiore.
«Come ti senti?» mi chiese Luke sedendosi a tavola.
«Molto bene. Grazie dell'assistenza» risposi guardandolo.
«Mamma ma che gli hai dato?» domandò il biondo infastidito.
«La bomba del minatore signorino luna storta. Meglio di una lavanda gastrica»
«Io torno a letto. Non ti reggo» disse spostando la sedia e andando via.
«È peggio di un pitbull la mattina presto»
Io la guardai senza dire una parola, sorrisi e basta.

                                   *

Quando tornai a casa vidi Jack alla fermata dell'autobus. Stava leggendo un giornale.
Visto che ero vicino al suo ufficio decisi di andarci, forse sarei riuscito a capire che cosa stesse succedendo.
Sulla porta c'era attaccato un foglio.
«L'hanno sfrattato»

Luke's POV
«Mi piace quel ragazzo» mi disse mia madre mentre era seduta a piegare i miei vestiti sul mio letto.
«Anche a me» risposi, abbassando gli occhi sul mio libro di storia.
«Però, non puoi giocare con i suoi sentimenti» disse guardandomi.
«Mi stai dando dei consigli amorosi?»
«Credo solo che dovresti uscire con un ragazzo con la tua stessa esperienza»
«Non preoccuparti, siamo solo amici» risposi, iniziando ad evidenziare un paragrafo.
«È proprio questo che mi preoccupa»
«Charlotte, io non giudico la tua vita privata quindi sei pregata di fare altrettanto» dissi, alzando le sopracciglia.
«Ho visto come ti guarda tesoro» aggiunse lei.
«Per favore» dissi, passandomi una mano nei capelli.
«Per lui sei più di un amico. Fidati! Per una vita intera io ho giocato con i sentimenti degli uomini. Ma... con gli uomini buoni non si fa»
«Tu ti comporti così. Io sono diverso» risposi, chiudendo definitivamente il discorso.

Michael's POV
«Grande idea venire qui. Ho una mostra tra un paio di mesi. Mi serviva un po' di ispirazione, sai? Abbiamo fatto bene» mi disse Dustin mentre masticava la sua cicca alla menta.
«Ti piace?» chiesi riferendomi al quadro che avevamo di fronte.
«È okay» disse soltanto. «A te?»
«Io credo che chiunque saprebbe dipingere questa roba, ma... per quale motivo? Per dire cosa?»
«Non lo so. Male che vada ti arreda una stanza. Costa un sacco di soldi»
«Oddio» disse quando ci spostammo a guardare il quadro accanto. «Questo mi fa impazzire»
«Si non è male»
«Mi suscita delle emozioni immediate» rispose girandosi a guardarmi «Emozioni come rabbia o... ira o... lussuria»
Io alzai solo le spalle, dirigendomi verso l'altro quadro.
«Allora come va con il caro e dolce Luke? Progressi?»
«Non ha mostrato alcun interesse»
«Perché tu si?» domandò ridendo. «Vuoi che si metta un cartello al collo con scritto: provaci? Prendilo, sbattilo al muro e inizia a baciarlo. Probabilmente lui non si tirerà indietro. E se lo facesse, beh, almeno ci hai provato. Devi fare qualcosa... o rischi di perderlo»

The Art of Getting By| MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora