Mia madre bussò alla mia porta, aprendola.
«Vattene via» le dissi immediatamente.
«Michael, che succede? Ma tu non sei andato a scuola» rispose, ignorando la mia richiesta.
«Se sei ancora in grado di ascoltarmi quando parlo, forse riesci a cogliere il significato di queste parole: lasciami stare»
«Che-che cosa mi hai detto scusa?» domandò mia madre guardandomi.
«Vivian la mia voce è calma. Sono un individuo razionale che sceglie di non farsi coinvolgere in una discussione. Per favore... vattene»
Si girò ed uscì dalla mia stanza, lasciandomi finalmente solo.
*
A pranzo non mi sedevo più con Luke, Ashton e Calum. Stavo al mio tavolo a leggere un buon libro. Cosa che avevo sempre fatto prima di conoscerli.
Certe volte vedevo che si giravano a guardarmi, ma io non alzavo lo sguardo dal libro.
*
«Michael che ci fai sul letto?» mi domandò il mio patrigno, mentre apriva la porta della mia camera.
«Scusa Jack, ma voglio stare da solo adesso»
«Ma non devi studiare?» continuò a chiedermi.
«Non riesco a fare niente, purtroppo.
Ho un momento difficile»
«Che scusa patetica» mi prese in giro lui.
«Almeno io dico la verità» dissi sincero.
«Che cosa intendi dire?»
Scossi la testa e lui richiuse la porta, andandosene. Il cellulare ricominciò a squillare ed io alzai gli occhi al cielo. Perché non capivano che volevo solo essere lasciato in pace?
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The Art of Getting By| Muke
FanfictionMichael è un semplice diciottenne che vive a New York. Lui ritiene che, i compiti e l'impegno nello studio, siano solo delle perdite di tempo. Non immagina che, solo per una semplice sigaretta, la sua vita cambierà radicalmente. Dalla storia: «Prim...
