Capitolo 6

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Emma entrò nella stanza e gli si avvicinò, afferrò la maglia e la piegò perfettamente. Una volta finito la prese mettendola dentro il borsone del ragazzo e si accorse che era proprio quello che gli aveva regalato lei tempo prima, si fece scappare un sorriso appena accennato. Nel frattempo mattia non le staccava gli occhi di dosso, pensó che era proprio bella e cosí tanto fragile, pensó che non poteva più resistere a lei, non poteva più starle lontano, le sissurrò:"grazie mimma memma" poi le prese il mento con due dita e le accarezzó una guancia, lo alzò e la baciò, di nuovo. Questa volta però dopo un primo bacio a stampo la lingua di Mattia iniziò a premere sulle labbra di lei che quasi subito si schiusero iniziando a toccarsi, cercarsi, a danzare insieme, come se non aspettassero altro; Mattia portò le braccia attorno ai fianchi di Emma e la strinse a se come a dire "non voglio più lasciarti" lei portó una mano dietro al suo collo e una sui suoi capelli accarezzandoli e scompigliandoli dolcemente, entrambi in quel bacio si stavano dicendo quello che per mesi avevano nascosto. Non appena le loro labbra si stancarono di cercarsi lei posò la testa nell'incavo del suo collo e Mattia la strinse a se. Non c'era bisogno di parlare, con un semplice gesto le aveva detto "sei mia".

Io mi scordo di dimenticarti. Emma e MattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora