Siamo allo specchio, tu mi guardi smarrito in cerca di risposte ed io sorridendo ti rispondo addormentando il dubbio dentro te. Io mi rifletto e vedo te che conosci tutte le domande che mi pongo e senza dubbio mi guardi, sorridendo al lato più oscuro di me. Al di sopra del banale comprendi la mia inquietudine, la mia solitudine e mi ami.
Ami me eppure non mi convinco, eppure ancora sondo tra te e il tuo dolore in attesa che la più piccola incongruenza mi faccia male, perché lo so che non può essere tutto così perfetto. So che c'è pronto uno stiletto che subdolo si muove nel sospetto con la dannata voglia di trapassarmi mentre dormo e sogno te. Osservo al di fuori del riflesso, lo specchio mente e nasconde le bugie, i tradimenti, le attese, le pene. Tutto si mescola, si arricchisce, si inquina e la leggerezza diventa un'incudine che ci schiaccia sotto il peso delle domande senza risposta.
Sgorgano le prime lacrime umide sul petto quando capisco che anche la tua luna ha un lato oscuro che non mostra,quando il tuo silenzio è una porta chiusa in faccia per non sentire, per essere altro, altrove, lontano da me. Emerge il forse della paura, quello che toglie il velo di candore e veste le cose di angoscia. Ogni cosa è diversa e qualcosa si spezza
lasciando in me una scia di dubbio indelebile. Piango mentre vivo questa ossessione che ci toglie il respiro aggiungendo fiato al cuore che si gonfia solo al sospetto di un non amore, che teme e nella paura freme e nell'occasionale trasgressivo incontro di pensiero vive nonostante le vene piene di agitazione.
Piango per te.
Piovono lacrime cariche di dubbio e confusione quando in me la tua assenza satura la certezza e non so dove sei e con chi sei, quando sei lontano da me.
Nasce la tristezza e cresce in me la sensazione che tutto ciò che sai di me per te non è abbastanza forte da poter garantire un sempre.
E piovono lacrime nascoste a suggerirmi il primo forse del basta.