Nelle notti senza stelle
quando il fresco di una stagione che cambia rabbrividisce la pelle ritorna pressante il sogno.
Anche se non dormo ripercorro con la mente la magia che in me protende verso quell'ideale imperfetto di un essere speciale per me. Non ho lineamenti ben definiti ad attendermi ma un senso di comprensione profondo nello sguardo, la tenerezza di chi oltre a vedermi mi guarda superando la mia maschera di donna. Non ho un nome da pronunciare sulle labbra ma baci caldi che mi sfiorano piano, solleticando il brivido ibernato nel quotidiano vivere distratto di ogni singolo giorno.
Non ho una voce da udire ma gesti nobili che accompagnano le mie mani.
Non c'è nessun altra magia, a parte io e lui ricongiunti nell'anima, uniti nel respiro, interi in un battito solo e va bene così, non manca niente, abbiamo i ricordi, abbiamo noi. Si solleva il cuore, si alleggerisce la mente e mi sento parte di un universo possibile in cui finalmente sono ciò che sono, libera nel suo occhio, giusta fra le sue braccia, in pace con me stessa, in armonia, senza peso né misura. Sua.
