È normale dimenticarsi della ragione, della logica e delle incertezze, quando il mondo ti sorprende rivelandosi completamente diverso da come lo immaginavi. Troppo occupata a godermi la novità offerta dai maestri dell'anima, mi sono dimenticata di tutto il resto.
Ho passato una notte insonne, nell'impossibilità di rilassarmi e non pensare a tutto quello che ho vissuto. Proprio per questo ho superato lo stupore e ora mi ritrovo sveglia e più razionale che mai. Ci sono cose che voglio e devo sapere, com'è naturale che sia.
Mi servono certezze, se non voglio annegare nelle mie stesse ipotesi.
Il soffitto in legno scricchiola e io mi avvolgo nelle coperte. La luce ovattata e gelida penetra nella stanza dalla piccola finestra. Il rumore della vita che scorre sfuggevole e caotica mi raggiunge dall'esterno e mi ricorda che tra un giorno dovrò ricominciare a lavorare.
Porto le mani al viso, esausta. Dovrei smetterla di pensare durante la notte e dormire finché ne ho l'occasione.
Nonostante i miei occhi vogliano restare chiusi e le mie gambe si rifiutino di muoversi, mi alzo.
La casa tace e l'unico brusio percettibile è quello della televisione al piano di sotto. Una volta scese le scale vengo avvolta da un forte odore di infuso e la fame inizia a farsi sentire.Bryan non mi ha notata. Appoggiato al piano della cucina, tiene un giornale in mano mentre cambia canale. Guarda con fare svogliato i titoli degli articoli, facendo scorrere velocemente lo sguardo anche sui sottotitoli a bordo schermo.
"Buongiorno" mormoro con la voce ancora impastata, cercando di non disturbarlo.
Lui si risveglia da quello stato meditabondo e mi sorride di sfuggita. "Ben svegliata, Sheridan." Sbuffa e con un gesto rapido spegne la televisione.
"Non ascolti più il notiziario?"
"Le notizie non cambiano mai, sempre le stesse cose. Sangue, omicidi, furti, accuse..." Arrotola il giornale e me lo passa. "Se vuoi divertirti a leggere questa roba, tieni. Sei come una neonata in confronto a noi. Non pretendo che tu già conosca i motivi che muovono il mondo."
Non sono a mio agio sapendo che tutti i miei coinquilini hanno vissuto più vite di me e il timore di sembrare invadente mi impone di non fare domande a riguardo. Mi limito a osservare il suo pigiama sgualcito, notando che non ha niente di diverso da un qualsiasi altro ragazzo. Però questo è solo un guscio esterno e non voglio farmi trarre in inganno.
Bryan allontana la tazza dalla bocca e si accorge del mio sguardo pressante, perché il viso gli si apre in un'espressione divertita, che io cerco di ricambiare con un sorriso teso. "Va tutto bene?" mi domanda.
Non so cosa rispondergli.
Ci conosciamo da appena due giorni e, anche se siamo accomunati dalla nostra particolare natura, non so niente di lui. "Ci ho pensato questa notte" comincio, tenendo lo sguardo basso. "Perché proprio ora? Perché proprio io?"
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Maestri dell'Anima
ParanormalOgni cosa ha un'aura, che sia inanimata o viva. Noi chiamiamo quella umana "anima". Da tempo immemore studiamo i poteri derivanti da essa e la nostra più grande debolezza: il corpo, prigione di carne che porta l'anima alla morte. Stregoneria, satan...