Capitolo[18]

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DEDICO QUESTO CAPITOLO A TUTTI COLORO CHE MI STANNO AIUTANDO NEL DARE VISIBILITÀ ALLA MIA STORIA. GRAZIE DI CUORE.

Oggi dovevo andare a scuola, dopo un mese e mezzo riprendevo il mio percorso di studi. Avevo litigato con tutta la segreteria per spostare le mie lezioni in modo tale da capitare sia in classe con Edward che con Harry. Dovevo capire i miei sentimenti nei loro confronti. Ero troppo confusa e non potevo certo mica baciare uno e poi l'altro, li avrei presi solo in giro, ci saremmo presi in giro. Di una cosa ero certa; provavo qualcosa di forte per entrambe. Edward è stato il mio primo amore, quello con cui ho molto in comune, l'angelo che mi protegge; Harry è stato quello che ha tirato fuori una parte del mio carattere che non sapevo avere, è l'opposto di me, è il male, ho rischiato tutto per lui, per il demonio. Mi sta trascinando giù con lui.
-Ehi Mer, sei connessa?- rise al suo commento Ed.
-Ciao, da dove sei sbucato?-
Stavamo percorrendo il cortile della scuola, era suonata la campanella.
-dalla tua stessa direzione, mi sono avvicinato e salutato ma sembra che la botta di ieri ti abbia azzerato- ridemmo di nuovo.
-E questo lato comico da dove è uscito?- chiesi tra le risate.
-c'è sempre stato solo non mi hai dato l'occasione di fartelo conoscere.- disse serio e il silenzio calò.
A rendere questo momento ancora più imbarazzante, fu l'arrivo di Harry.
-piccola- mi rivolse un sorriso affettuoso. Si avvicinava minaccioso alle mie labbra, mi scansai.
Harry non tardò a notarlo.
-cosa c'è?, stai con questo perdente adesso? Ma cosa credi? non sei l'unica ragazza di questa terra. Mi stanno sconciando questi tuoi giochetti signorina. Decidi presto.-
Gridò per poi andarsene.
Seriamente era successo quello che era successo? Mi aveva dato della puttana. Mi aveva dato degli ultimatum? Ma seriamente? c'è io ho rischiato la vita due volte a causa sua e lui mi da della puttana che gioca con i suoi sentimenti? no non ci sto.
-ed ci vendiamo- e me ne andai correndo verso la mia classe.
Fu difficile riprendere la lezione, gli occhi di tutti puntati su di me, i prof che diffidavano di me, le cose da recuperare. Mi stavo deprimendo, deprimendo troppo.
Ho bisogno di prendermi una pausa da tutto. Una pausa per riflettere.
-Silver!- richiamò l'attenzione il prof.
-non solo si è assentata un mese ma adesso si permette anche di non seguire(?) stiamo proprio al colmo!- gridò. Anche lui no.
-si prenda una camomilla- non potevo averlo detto sul serio. Perché non conto fino a 1000 prima di parlare. Cazzo.
La sua faccia cambio colore in una frazione di secondi: bianco, verde, rosso, nero e di nuovo ricominciava.
-in presidenza ,subito!- ordinò.
****
Me la cavai con una nota sul registro. Decisi di saltare l'ora di mate e andare sul tetto della scuola.
Era un posto bellissimo, l'avevo decorato io con fiori e piante selvatiche, poi c'era una vista mozzafiato. Mi rilassavo li. Li un tempo mi rifugiavo a leggere i miei adorati libri quando gli altri mi prendevano in giro. Li avevo pianto e riso di più nella mia vita.
Corsi mentre percorrevo la rampa di scala. Dopo aver fatto 5 piani a piedi, avevo il fiatone, colpa della mia poca o meglio scarsa attività fisica. Mi concessi alcuni minuti per riprendermi e poi raccolsi la chiava del terrazzo lì dove l'avevo lasciata. Era ancora lì dopo tanto, era un buon segno. Voleva dire che nessuno ci aveva messo piede dopo di me. Era tutto come lo ricordavo, perfetto e rilassante. Accessi il mio mp3 su "You and I" dei 1D mentre osservavo il magnifico paradiso che avevo apportata di sguardo. E mi ritrovai a ripensare a questi 8 mesi dove avevo conosciuto Edward,Harry. Dove ero cambiata, maturata e diventata forte, più di quanto lo fossi già. Avevo sofferto molto, troppo in questi anni e perciò mi ero spinta nelle braccia di Harry che mi aveva trasformato in quella ragazza che volevo sempre essere, ma che in realtà era una ragazza di carta. Meglio la vecchia me.
-sei qui, ti stavo cercando- esordì Edward. Mi asciugai veloce le lacrime.
-Ehi Ehi stai bene?- chiese dolce, lo era sempre stato.
-abbracciami.- risposi semplicemente prima di scoppiare in un pianto dirotto. Ad un certo punto dal mp3 partì "the story of my life" e lui in uno scatto veloce, mi fece ruotare su me stessa e in poco tempo stavamo ballando. Lui si muoveva bene, benissimo. Ed io faticavo a seguirlo anche se modestamente ero sensuale. Mi stavo divertendo. Le nostre risate risuonavano in quello spazio meraviglioso. Stavo ridendo troppo, non mi succedeva da tempo. Con lui mi sentivo LIBERA di essere FELICE.
Mi fece ruotare di nuovo su me stessa e durante quei giri gettano la testa all' indietro e lasciavo i miei capelli al vento, liberi anche loro .
Sugli ultimi istanti della canzone nel momento in cui la canzone diventava bassa lui sussurrò:
-ti amo Meredith- poi quando la voce fu di nuovo alta, mi baciò. Ma questa volta non fu un bacetto casto, no no. Fu come la prima volta.
Chiudi gli occhi e riassaporai quei momenti.

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