Capitolo 1. Caffè

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Il fuso orario mi sta uccidendo.

Vorrei non fosse stata mia la brillante idea di venire in vacanza in Australia. Se tralasciamo il fatto che abbiamo dovuto lavorare come pazzi, durante i nostri weekend di tutto l'anno per raccogliere un po' di soldi per questa vacanza, continuando a pensare a quanto ci saremmo divertiti.
Siamo qua da due giorni e abbiamo solamente dormito.

Riccardo e Marco sono ancora a letto ma visto che sono le sette penso sia il caso di andare a mangiare.
Ormai faccio solo questo; dormire e mangiare, mangiare e dormire.
Non capisco più niente, dobbiamo assolutamente abituarci, non siamo venuti fino a qui per dormire.

Cerco la canotta bianca e i jeans neri stretti da mettere con le vans rosse ed esco.

Il caffè è vicino alla casa che abbiamo preso in affitto, ma non ci sono mai andato.

È pieno a quest'ora, tranne che un tavolo nell'angolo del locale.
Mi siedo ed ordino un hamburger a caso, sono un po' distratto.
Ora che sono sveglio continuo a pensare al mio attuale problema.

Amo cantare ma non riesco a trovare un band.

Non voglio partire da solista, il mercato ne è pieno, non ne ha bisogno.
Ho bisogno di qualcosa di originale.

Ho fatto delle serate a Modena, dove vivo, pagato e tutto, ma niente di che.

Amo cantare, riesco ad essere me stesso, a sfogarmi e voglio trasmettere la mia passione a tutti, ma ho bisogno di qualcosa di speciale.

Quando il cameriere mi porta il mio piatto mi giro casualmente verso il tavolo vicino.
Ci sono cinque ragazzi: due ragazze e tre ragazzi.
Stanno parlando tranquillamente, ma una delle due ragazze mi colpisce subito.

Capelli di un castano ramato ondulati, labbra carnose e un nasimo all'insù. Tutti stanno parlando mentre lei ascolta, con una faccia assorta, dolce. Ad un certo punto mi vede.

I nostri sguardi si incrociano e noto la curiosità nel suo sguardo e una piccola nota di sfida, come per vedere chi staccherá gli occhi per primo.

Poi l'altra ragazza la richiama nel discorso.

" Perché non c'è Benji?".

"Sta per fare una specie di concerto, non ho capito bene. Gli hanno chiesto di suonare."

Risponde continuando a fissarmi.

"Ben sta diventando davvero bravo, suona in maniera unica e se non sbaglio sta facendo anche un po' di soldi no?"--

"Cecilia che hai?"- Chiede la sua amica, visto che continuava a guardarmi.

Ora mi fissano tutti quindi decido di mettermi in questo discorso che fa proprio a mio favore.

"Scusate, non vorrei sembrare sgarbato, ma stavo ascoltando la vostra conversazione. Posso sapere chi è questo Benji?" Chiedo timidamente.

Mi risponde un ragazzo dai capelli ricci.

" Benji è un nostro amico che suona, principalmente la chitarra e stasera è stato chiamato per suonare in un pub. Come mai ti interessa?".

Gli racconto tutta la mia storia sul piano musicale.

La ragazza di prima mi risponde con un sorriso.

"Penso che a Ben farebbe piacere incontrarti. Anche lui è di Modena. Hai proprio fortuna!"

"Posso sapere come si chiama?"

"Scusa, noi non siamo italiani e a pronunciare il cognome non siamo bravi... Cecilia glielo dici tu?"

Mi guarda. Uno sguardo intenso, misterioso e indecifrabile.

"Benjamin Mascolo".

"Grazie mille, proverò a mettermi in contatto. Buona continuazione." Dico cercando di finire la conversazione. Sarei voluto restare, ma volevo davvero sentire questo Benji.

" Non dici nemmeno il tuo nome?" Mi urla

Cecilia, quando ormai sono già alla porta.

"Federico Rossi" dico un po' stranito.

Mi sorride e io sento un brivido sulla schiena. È davvero bellissima.

"Ci vedremo presto allora se conosco bene Benji, e fidati, lo conosco" dice ridendo.
"A presto Federico"

"A presto"dico uscendo dal locale.

Corro a casa e appena arrivo scrivo a questo ragazzo su Facebook.

Non voglio pensare alla strana sensazione che mi ha lasciato quella ragazza.
Quel sorriso, quella guerra di sguardi.

Ho un messaggio:

Benji: "certo, se vuoi ci incontriamo domani al caffè".

Fisso l'appuntamento con Benji per le dieci di domani mattina.

Sono le 20.05.
In un'ora sono successe un sacco di cose, ho un appuntamento con questo Ben, che potrebbe cambiarmi la vita, e tante domande su quella ragazza. Decido subito di non pensare a lei, non voglio davvero trovare le risposte di quelle domande.
Penso invece all'incontro con Benji e mi sento davvero entusiasta.
Il mio sogno potrebbe realizzarsi e alla fine era anche lo scopo di questa vacanza oltre a divertirsi: trovare qualcuno per far musica.
Inoltre è di Modena, anche se non l'ho mai visto in giro.
Sono troppo felice.

Corro a svegliare Riccardo e Marco.

"Eddai ragazzi, abbiamo diciotto anni e siamo in Australia. Non possiamo dormire ora!"

Dopo diversi insulti decidono di svegliarsi ed ascoltarmi.

Sono probabilmente più felici di me.

Decidono di bere per la mia vittoria, così passiamo una serata tra amici e birra, in terrazzo, sotto un cielo stellato. Prima di addormentarmi, però, riesco a riconoscere in mezzo a quelle stelle il viso di Cecilia.

Ciao a tutti, questo è il primo capitolo, spero proprio vi piaccia.
Se è così, lasciate un voto e commentate, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.
Grazie a tutti

Benji e Fede | | New York (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora