Capitolo 53. Oh Cecilia

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Afferro il cucchiaino che si trova vicino alla zuccheriera.

Lo guardo, rigidandolo tra le mani e infine decido di immeggerlo nella zuccheriera.

"Due cucchiai di zucchero dovrebbero bastare"
Penso tra me e me.

Così inizio a girare lentamente il mio caffè mentre mi guardo intorno.
La sala da pranzo è vuota anche perché la colazione è finita da un pezzo, sono le unici e mezza.

I tavoli in mogano sono rivestiti da tovaglie in seta bianca sono tutti allestiti per il pranzo, eccetto il mio.

Questo è il tavolo in cui stiamo io, Ben, Ilenia e Ludovica ma penso proprio che io sia, tra tutti, l'ultimo a far colazione.

Dopotutto ieri sera siamo tornati alle tre, è giusto dormire no?

Mentre sorseggio il mio caffè noto un tatuaggio sul mio avambraccio.

Inizialmente una domanda mi sorge spontanea :"Come ci è finito lì?"

Ma poi ricordo.

Parlando con Luca ho saputo ieri sera che ha un amico che fa il tatuatore e, forse sotto effetto dell'alcol, forse per le diverse pressioni del momento, ho deciso di fare un tatuaggio.

Sorrido dopo aver visto la C sulla bussola.

Lei è sempre nella mia mente, che io sia ubriaco, confuso, terrorizzato, lei c'è, e questo mi fa stare bene.

"Buongiorno"
Dice Ben comparendo all'improvviso.

Per tutta risposta sbadiglio e gli tiro una pacca sulla spalla mentre lui si siede al mio fianco.

"Devo aggiornati subito di quello che dobbiamo fare oggi perché siamo già in ritardo visto che qualcuno, non faccio nomi, si è svegliato alle undici anziché alle otto"

Sorrido al mio migliore amico.

"Naturalmente io, da bravo compagno di band, mi sono alzato in orario e ho assistito alla riunione di oggi."
Dice lui sistemandosi il ciuffo.

"Entro stasera dobbiamo aver registrato una cover.
Abbiamo un'ora per scegliere il titolo poi dobbiamo farci trovare qui in sala da pranzo a mezzogiorno e mezzo per mangiare e comunicare il titolo.
Il pomeriggio sarà dedicato alle prove e alle registrazione.
Tutto chiaro?"
Annuisco e Ben si alza dalla sedia trascinandomi con sé fino in camera nostra.

Mi siedo sul divano mentre lui continua a camminare avanti e indietro per la stanza, come se dovesse dirmi altro.

"Ilenia ha portato Ludovica a fare un giro, era parecchio incazzata con te perché ieri siamo tornati tardi.
Prega Dio che non veda quel tatuaggio e soprattutto quella C"

Dice Ben, ridendo per la sua ultima frase.

"Ben, devi dirmi qualcosa?"
Chiedo, visto che il mio amico continua a fare avanti e indietro per tutta la stanza.

"Ok, non ne avevamo mai parlato ma beh, mi ha chiamato stamattina e penso che tu debba sapere un po"

Resto in silenzio a guardarlo, sperando con tutto il cuore che stia parlando di lei.

"Sta bene o almeno, sta meglio.
A Miami ha trovato un lavoretto come bagnina in una specie di parco acquatico.
Esce molto con i suoi amici e cerca di andare avanti.
Ha detto che Sam sta crescendo ma che sente la tua mancanza.
Con questa questa frase non ho capito se lei sente la tua mancanza o Sam ma penso l'abbia lasciata ambigua apposta."
Dice Ben con un sorriso mentre continua a parlarmi a macchinetta di tutto quello che lei gli ha raccontato, dal suo lavoro, alla sua nuova casa, alle sue giornate.

Benji e Fede | | New York (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora