Capitolo 20. Aria Natalizia

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Qualcuno finisca la maturità al mio posto vi prego.
Sono qui, durante la mattina della vigilia di Natale, a cercare di capire quando finirò tutti questi compiti.

Partiremo il ventisette e torneremo il tre, se non ho capito male, ed è inutile dire che in questi giorni non farò nessun compito.
Il problema è che fino a ieri non mi ero accorto di quanta roba ci fosse.

Voglio morire, si ne sono sicuro.

Proprio mentre inizio a pensare ai possibili modi per suicidarsi mi chiama Ben.

"Fede ti prego dimmi che ho sbagliato a scrivere i compiti e che per un motivo a me sconosciuto ne ho scritti il doppio di quello che dovrebbero essere.
Ti prego dimmi che è così"
Dice un Ben disperato.

Sorrido per non piangere e lo invito a casa mia a fare matematica.
Decidiamo che almeno quella dev'essere finta entro oggi.

Passiamo la mattinata immersi nei compiti e, con nostra grande sorpresa, entro l'una e mezza abbiamo finito tutta matematica visto che ci siamo divisi a metà gli esercizi.

Così scendiamo in cucina e preparo una pasta al sugo molto veloce.
I miei genitori sono fuori per la spesa dell'ultimo minuto.
Stanno probabilmente comprando tutto il cibo che possono per il cenone di domani e mia sorella è andata con loro per scroccare un regalino, ne sono certo!

Mentre mangiamo mi arriva un messaggio da Ludovica e lo leggo ad alta voce a Ben.

"Ci troviamo alle quattro in piazza? Porta anche Ben".

Ovviamente verrà nella speranza di trovare Ilenia, così dopo pranzo facciamo ancora un po' di compiti e poi ci prepariamo.
Per le quattro siamo in piazza.

L'atmosfera è unica.
Su ogni casa, ogni angolo ci sono addobbi natalizi e luci.

La piazza è piena di bancarelle e persone con aria gioiosa che già pregustano la bellezza del Natale.
Amo particolarmente questa festa, mi trasmette una gioia favolosa.

Tutti intorno a noi sono felici, parlano, ridono e scherzano.

Fa molto freddo e tutti sono avvolti in cappotti pesanti e sciarpe di lana mentre i vetri delle macchine parcheggiate sono ricoperti da un leggero strato di ghiaccio.

Ludovica ed Ilenia arrivano dopo poco e sono forse le persone più felici di questa piazza, e ce ne vuole!

"Facciamo un giro?" Dice Ludovica prendendomi per mano.

Così ci separiamo e ci diamo appuntamento per le sei e mezza davanti alla mia macchina.

Guardo più attentamente Ludovica che oggi è davvero bellissima.
Indossa dei pantaloni in pelle nera, un cappotto bianco, delle timberland bianche e una sciarpa enorme nera.
Non è molto truccata, solamente un po' di mascara e le sue guance hanno preso un colorito rosso per via del freddo.

Vorrei baciarla.

Camminiamo tra le bancarelle, guardandole tutte, comprando cose inutili, finché non ci fermiamo ad una bancarella in particolare.

"Ei Ludo guarda che belli"
La bancarella in questione è una bancarella di gioielli.
Ho notato due fedine in argento con disegni particolari in nero.
Le adoro.

Lei appena le vede biascica qualcosa sul quanto siano belle e mi trascina velocemente via dalla bancarella.
Sarà strana questa ragazza!

Senza dirmi una parola mi porta nel parco adiacente la piazza.

Qui mi fa sedere su una panchina e imbarazzata mi consegna una scatolina bianca con un fiocchetto rosso sopra.

"Buon Natale" dice in modo dolce mentre le sue parole diventano una nuvoletta di fumo a causa del freddo.

Benji e Fede | | New York (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora