BRIGA
Wow, non sapevo avessimo anche un giorno libero e, data questa libertà, ne approfitto per passare a fare una sorpresa a mamma per poi andare dritto a casa di Ludovica.
Mia mamma é felicissima, dice che mi sta seguendo e che devo smetterla di fare il coglione. Come al solito.
Le mie sorelle sono felicissime e Rebecca muore dalla voglia di conoscere la mia coach. Ama da sempre Emma e per lei sarebbe un sogno poterla vedere.
Dopo aver pranzato in compagnia della mia bellissima famiglia mi dirigo a casa di Ludovica.
Sinceramente, mi aspettavo una reazione di versa a questa mia sorpresa, invece no.
Ludovica é nervosa, agitata.
LUDO: Credi sia giusto il tuo comportamento?
Io: cosa ho fatto?
LUDO: ah, lo chiedi pure?
Io: si, chiedo perchè non ne ho idea.
LUDO: ti rendi conto di come la guardi?
Io: ma chi?
LUDO: non fare il finto tonto.. non hai mai guardato nemmeno me in quel modo.
Io: ma di chi parli?
LUDO: di Emma, della tua coach.
Io: COOOSA?
LUDO: Mattia, non prendermi in giro. L'ho capito.
Io: ma capire cosa? Appunto, è la mia coach..
LUDO: scommetto che in questi giorni non mi hai nemmeno pensata.
Io: ma tu cosa ne sai? Eh? Oggi é il mio giorno libero e guarda dove sono: QUI.
Da quando sono li alcune cose sono cambiate, questo è vero. Però non mettere tutto in dubbio, Ludovica.
"Io sono gelosa, Mattia."
"Ma questa non è una giustificazione per esitare sempre. Il nostro rapporto traballa già da prima che io entrassi in quel programma..
Sai meglio di me che le cose non andavano già bene.
Sono venuto qui per stare un po' con te dato che è parecchio che non ci vediamo ma penso di aver fatto una grande stronzata."Dopo una lunga giornata torno in casetta e sono da solo.
Vado in palestra a scaricare un po' di tensione in attesa che gli altri rientrino.
Dopo ben 2 ore di palestra, Emma entra in casa e con una faccia spaventata resta a guardarmi.
"Ma cosa fai?"
"No dimmelo te che c'hai co quella faccia."
"Sbaglio o sei sul tapis roulant."
"Eh si, devo scaricare un po' di tensione."
"Ah beh, dobbiamo dire a chi ti ha provocato questa tensione di farti arrabbiare più spesso allora."
"Che voi di'?"
"Ah niente, continua."
Sorride e indietreggia piano.Scuoto la testa: "che faccia da schiaffi", penso.