12. LE NOTTI PASSATE

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I giorni qui in casetta scorrono abbastanza veloci, siamo una bella squadra e sono felice di questa bellissima esperienza.
Emma stamattina, per iniziare bene la settimana, ci ha portato dei cornetti buonissimi, poi si lamenta che c'ho la pancia.

"Comunque me sta a venì n'ansia pe' sto' serale."
"Ma dai Mattia, l'importante é allenarsi."
"Aò Shaila, statte npo'zitta tuu prima che te faccio forii. Stiamo cosi tanto bene tutti insieme, nun mr va de fa torna' qualcun altro a casa."
E: "Bello de casa, che ne dici di muoverti cosi ce ne andiamo in sala prove con Vale e Davide invece di pensare negativo?"
"Nnamo solo io e te dai."
"Nto sei scemo."
"Guarda che nun te uccido."
"MUOVITIII."
"Sto andando, n'attimo.

Il primo giorno della settimana passa, finalmente.
Siamo tutti abbastanza stanchi e io sono pensieroso; già da prima che io entrassi nel programma, la situazione con Ludovica non era delle migliori: era un continuo litigare e fare pace.
Ma man mano la situazione non sembrava la stessa.
Non mi sento più cosi legato a lei.
Sarà che la situazione sta cambiando, che io sto cambiando..
Forse questo programma mi sta aiutando anche a schiarire le idee su ciò che voglio nel mio futuro.
Prima di entrare qui io e Ludovica passavamo tutti i giorni insieme, convivevamo ed era quasi diventata un'abitudine stare con lei.
Ma è proprio l'abitudine che rovina tutto; non si può essere abituati alle cose, prima o poi tutto passa se non ci sono stimoli positivi nella coppia.
Ludovica é una brava ragazza, niente da dire su di lei, ma io ho bisogno di stimoli

Il pomeriggio passa tra chiacchiere e risate e poco dopo aver cenato, arriva Emma.
"Belliii, come state?"
"Abbastanza stanchi grazie."
"Per cosi poco? Guarda che questa settimana si studia tanto eh."
"Ma che allegria."
Sh: "Ceniamo insieme stasera?"
E: "Si dai, mi farebbe piacere."
"Cucini tu?"
"Io sono l'ospite. Semmai cucini tu."
"Ah beh, lo so che vuou provare la cucina dello chef di casa."
"Mamma mia, ti vanti anche su questo?"
"Eccerto Mì."

"Ho cucinato da Dio."
"Ma lascia giudicare noi."
"Non mi darete mai questa soddisfazione stronzi."
"No dai, a parte gli scherzi hai cucinato davvero bene."
"Ma ndò lo trovi uno che te cucina cosi bene? Dove?"
"Vabbè io cucino meglio."
"Ehh, Mimma. Poche parole."
Cri: "Emma,é tardi. Perché non resti a dormire qui con noi?"
"Vorrei tanto. Ma non ho niente da mettere e non mi va di dormire con i vestiti."
Bri: "vabbe potrei darti una maglia e un pantalone mio anche se sono un po' grandi. Però almeno ti copri."
Sh: "potrei darti.."
"No, Shaila tranquilla. Se prende un pigiama mio."
"Vabbe, vada per il pigiama di Mattia."

Prendo un pantalone e una maglia e li porto ad Emma.
"Vabbe, forse sono un po' grandi ma ti stanno."
Quando torna con i miei vestiti scoppio subito a ridere.
"Che ridi?"
"Sei buffa."
"Ti rendi conto della differenza tra me e te?"
Sh: "vabbe dai, solo per questa sera."
"Scusate se continuo a darvi fastidio, avete anche una coperta da mettere sul divano?"
"Ma tu non dormi sul divano."
"Non ci sono letti liberi."
"Metterò il mio letto nella stanza delle ragazze e puoi dormire tranquillamente li."
"Ma non voglio disturbarti."
"Ma non esiste. Davvero. Sei nostra ospite, di certo non ti facciamo dormire sul divano."
"Grazie allora."
Io e christian portiamo il mio letto in camera delle ragazze dove Emma passerà la notte.
"Grazie ragazzi."
"Vabbe però n'bacetto me lo merito."
"Filaaa."
Non riesco a smettere di ridere, mi piace provocarla.
"Vabbe regà, tutto molto bello ma adesso io vado a dormire."
"Che vecchio sei."
"Mimma, io oggi ho fatto lezione per 3 ore se non ti dispiace. A vecchiaia se fa sentì. Buonanotte giovincelli."

Durante la notte mi sveglio.
Questo divano é proprio scomodo ma non potevo permettere ad Emma di dormire qui sopra. Sai con quanti dolori si sarebbe svegliata l'indomani.
Prendo le mie sigarette, una coperta ed esco fuori a prendere una boccata d'aria.
La luce della luna, illumina una sagoma seduta su una panca fuori al cortile.
"Che ci fai tu qui?"
"Beh, stavo per chiedermi la stessa cosa di te."
"Non riuscivo a dormire."
"A cosa pensi?"
"Mah, niente di che."
"Qualcosa avrai. In questi giorni ti vedo pensieroso."
"Ma niente Mi', durante la nostra giornata libera, sono stato dalla mia fidanzata e abbiamo discusso per l'ennesima volta."
"Per quale motivo?"
"Beh, dice che io non le dedico più le giuste attenzioni, che da quando sono qui dentro di sicuro non la starò pensando, che mi sente distante.
Io le ho spiegato che non è a causa del programma se la nostra relazione sta subendo questo cambiamento.
Le ho detto che comunque già da prima avevamo questi sbalzi d'umore, se cosi vogliamo chiamarli.
Certo, da quando sono qui il tutto si è accentuato ma forse perché sto cambiando, sto crescendo semmai. Vabbe, ma non credo siano cose che t'importino."
"Se te l'ho chiesto è perche mi interessa, no? Forza, dimmi."
"Stiamo insieme da 3 anni. Lei fa parte della mia vita, è diventata una sorta di abitudine.
Ma sappiamo bene che l'abitudine non porta mai a niente di buono, bisogna avere stimoli positivi e lei tutto questo non lo fa da parecchio ormai.
Abitando insieme, essendo accettata dalla mia famiglia, pensa che ormai è fatta.
Ma io non me la sento di andare avanti cosi.
Stare lontano da lei mi sta facendo riscoprire delle parti di me che ormai avevo perso."
"E cosa hai intenzione di fare?"
"Non lo so. Non voglio che resti male. Ma mentendo sarebbe peggio, non credi?"
"Certo."
"Vabbe, vedremo.."
Vedo che trema, mi tolgo la coperta e la do a lei.
"No davvero, adesso torno a letto."
"Prendila altrimenti prendi freddo. Tu invece che mi dici?"
"Quasi stessa situazione?"
"Cioé?"

Parliamo per ore ed ore come se ci conoscessimo da una vita, fin quando non ritorna Morfeo ed entrambi torniamo a dormire.
"Buonanotte Mimma, grazie."
"Ciao Matti."

Qualche giorno dopo, Emma arriva in casetta con un'idea alquanto brillante e con dei cornetti squisiti.
Em: dato che io vengo sempre a romprere le palle qui in casetta, stasera che ne dite se foste voi a venire da me? Vi mostro anche lo studio dove registro le mie canzoni se vi fa piacere.
Tutti concordano ed io, ovviamente, non potrei mai dirle di no.
Em: tu cosa ne pensi, Mattia?
Io: penso che questo cornetto é buonissimo.
Em: allora siamo d'accordo.
Alle 19 passo a prendervi, ceniamo a casa mia.
Dopo un po'di allenamento iniziamo a darci una sistemata e le 19 non tardano ad arrivare.
Emma arriva in casetta e ci carica nella sua mega auto.
Io: guido io.
Em: ma manco per sogno.
Io: certo che guido io.
Emma alza gli occhi al cielo ma ovviamente cede e sono io a portare l'auto fino a casa sua sotto le sue indicazioni.
Io: ndo sta la sala de registrazione?
Em: n'attimo. Mettiti comodo e poi andiamo a vedere la sala di registrazione. Respira n'po.
Non sto più nella pelle.
Dopo aver fatto un immenso giro della sua immensa casa, finalmente arriviamo in sale registrazione ed io rimango stupito dalla visione di quell'immensitá.
Em: ti piace, Matti?
Io: è fantastica.
Guardo quella sala con stupore e lei non può smettere di sorridere.
Alla fine del lungo giro, la fame si fa sentire e finalmente ordiniamo da mangiare.
Dopo la cena, ci dirigiamo sull'enorme divano a guardare un film.

Baciami, Finalmente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora