Matthew.
Era il giorno del servizio fotografico e Sofia mi aveva chiesto esplicitamente di venire con lei. Io sarei stato li a guardarla e avrei fatto lo Sherlock Holmes della situazione: ogni parola, ogni gesto o qualsiasi cosa sospetta sarebbe stata registrata da me e poi riferita a Sofia.
Arrivammo nel luogo indicato e non appena entrammo tutti gli occhi maschili puntarono come calamite su Sofia. Era alquanto irritante vedere qualcuno apprezzare in quel modo la tua ragazza, ancor di più se lei non faceva nulla per farsi notare, ma come biasimarli, era splendida.
- Scommetto che tu sei la modella- si presentò il fotografo.
- Sono Sofia, ma sarò la modella solo per oggi- precisò lei stringendogli la mano.
- Io sono Matt, il suo ragazzo- misi subito le cose in chiaro.
Sofia alzò gli occhi al cielo per poi sorridere imbarazzata. Mi avvicinai a lei e sussurrai:
- Ho capito, ti stava mangiando con gli occhi!-
Lei sorrise e non provò nemmeno a contraddirmi poiché in fondo le piaceva il fatto che certe volte fossi geloso.
- Vado a farmi truccare, pettinare e vestire, tu intanto tieni gli occhi aperti- mi lasciò un bacio fugace e andò a prepararsi.
Mentre perlustravo il set, il capo di Sofia venne verso di me in modo provocante, questo secondo lei, poiché alla vista di qualsiasi uomo quello era tutto tranne provocante.
- Matt, che piacere vederti. Non pensavo venissi- disse nervosamente.
Perché mai non sarei dovuto venire?
- Sofia ha insistito molto. Questo servizio sarà per Vogue?- chiesi speranzoso di scoprire qualcosa.
- Emh, non proprio. Ma non ti preoccupare saranno foto tranquille- rispose molto velocemente.
Non si aspettava di certo quella domanda e la sua risposta era stata alquanto strana. Se ne andò velocemente, senza darmi modo di chiederle nient'altro.
Intanto Sofia si posizionò sul set. Era bellissima.
I lunghi capelli ondulati ricoprivano la schiena in modo seducente, il trucco le risaltava i delicati lineamenti, i vestiti erano valorizzati dalle sue curve, per non parlare del rossetto rosso.
Ah, quelle labbra erano la mia dolce rovina.
Il fotografo cominciò a scattarle delle foto e lei non sembrava per niente impacciata. Era sensuale, sciolta, decisa e tremendamente bella. Si muoveva sui tacchi come se fosse la cosa più naturale del mondo e la sua eleganza era sconvolgente. Tutti erano strabiliati, soprattutto il fotografo, per questa volta non avrebbe dovuto usare photoshop.
Mentre stavo contemplando, come tutti gli altri, la bellezza di Sofia sentii il suo capo parlare al telefono con qualcuno ed era una telefonata abbastanza strana:
- Si c'è anche lui... non lo sapevo... te le mando via e-mail... le modifichi tu... non ne sanno nulla... Gianfranco lasciami parlare... basta ricatti... è l'ultima volta... cosa ti ha fatto?... aspetta, ci sentiamo dopo... si è lui- attaccò la chiamata appena si accorse di me e si allontanò con un sorriso forzato. Gianfranco, nome troppo familiare.
Di certo quella cosa l'avrei riferita a Sofia.
Terminato il servizio lei chiese ulteriori informazioni sulla destinazione delle foto ma di risposte concrete nemmeno l'ombra. Decidemmo allora di andarcene e non appena restammo soli raccontai a Sofia quello che era successo. Il suo volto si incupì ulteriormente a sentire il nome Gianfranco. Certo, le possibilità che lui centrasse qualcosa erano minime, ma anche se poche le prendemmo in considerazione.
Possibile mai che lui fosse ritornato? Improbabile.
Per distogliere Sofia da questi pensieri la portai a pranzo fuori dove lei si sfogò liberamente con me. Eravamo diventati telepatici, lei si sentiva libera con me ed io ero spontaneo con lei.
Neanche il più tragico degli eventi ci avrebbe potuto separare.
Mi stavo innamorando.
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Labbra rosso fuoco
Romance"Matthew, vigile del fuoco di New York, è costretto a trasferirsi nell'eterna Roma dove però trova impossibile non sentirsi attratto dalla bellissima Sofia.. Cosa potrà mai accadere se un pompiere incontra una ragazza che non ha paura di bruciarsi?"...