Sofia.
Mi svegliai con un forte mal di testa e con tantissima confusione mentale.
Non era la mia camera..Era quella di Matt.
Certo, mi ero ubriacata, ma le donne ricordano tutto anche dopo una sbronza.
Mi ricordavo la dolcezza di Matt nel spogliarmi e nel portarmi nella sua stanza, il modo in cui mi aveva aiutato tenendomi i capelli nel momento del bisogno, di come ballava bene e del nostro bacio fuggente..
Avrei voluto baciarlo più lentamente, ma la paura di un bacio non ricambiato aveva preso il sopravvento e poi quell'ochetta in discoteca mi aveva urtano il sistema nervoso.
Scesi dal letto cercando degli indumenti da mettere sebbene trovai solo le t-shirt di Matt. Ne presi una e la indossai: mi copriva a malapena le cosce!
Uscii dalla stanza trovandomi davanti una signora..
- Chi sei?- chiese scrutandomi.
- Emh.. Io.. Io sono un'amica di Matt- le porsi la mano.
- Ah ora le ragazze di turno si chiamano amiche.. Non lo sapevo- per chi mi aveva scambiato?
- No signora, non sono quel tipo di ragazza- risposi infastidita.
- Il turno serale penso sia finito quindi potresti anche andartene- mi stava urtando i nervi.
- Mamma!- ci interruppe Matt.
Era mai possibile che una persona così arrogante abbia creato tale meraviglia?
- Non trattarla così. Lei è Sofia ed è una mia carissima amica- la rimproverò Matt. A quelle parole sembrò tranquillizzarsi.
- Ah Sofia.. Sono Simona- mi porse la mano.
- Piacere mio- ricambiai il gesto.
Mi sarei aspettata tutto tranne quel "ah Sofia".
Scese le scale e lasciò me e Matt in imbarazzo totale.
- Scusa per mia madre- esordì lui.
- Fa niente. Come mai sembra aver già sentito il mio nome?- chiesi.
- Emh.. Non lo so, forse ti avrò nominata per il servizio fotografico- rispose imbarazzato.Le aveva parlato di me. Wow, Matt mi stupiva sempre di più.
- Dai andiamo a fare colazione- mi prese il braccio e mi portò in cucina dove non sembrava esserci traccia di sua madre, preparandomi dei deliziosi pancakes.
- Dove hai imparato a farli? Sono buonissimi- chiesi a bocca piena.
- Vivere a New York ha i suoi lati positivi-
- Hai vissuto a New York?-
- Sono stato lì per diversi anni, facevo il pompiere e poi sono ritornato qui-
- Come mai?- chiesi e mi accorsi subito della domanda non opportuna, così cambiai discorso.
- Grazie per ieri sera, grazie per tutto- dissi avvicinandomi.
- Per te questo ed altro- mi appoggiò due dita sotto il mento sollevandolo leggermente.
- Oggi ti porto a fare un giro- mi disse.
- E se fossi già impegnata?- sorrisi.
- Per me ti libererai- disse- puoi farti una doccia se vuoi-Mi feci una doccia scordandomi di non essere a casa mia, così uscii dal bagno con solo l'asciugamano addosso e trovai Matt coperto solo dai boxer.
Normalmente non mi vergognavo di stare con solo un'asciugamano, ma davanti a lui un leggero imbarazzo era comparso sulle mie rosee guance. Camminai per la stanza in cerca dei vestiti indossati la sera prima seguita dallo sguardo stupito di Matt:
- Prendi questi- disse porgendomi alcuni suoi indumenti- poi passiamo a casa tua-Dopo esserci vestiti uscimmo di casa senza incontrare sua madre e ci dirigemmo a casa mia.
Mi aspettò senza dire una parola nonostante l'infinità del tempo impiegato a prepararmi.
Era domenica e la passai a ridere e scherzare con lui dopo qualche riferimento alle nostre vite, finché non arrivò il momento di dividerci.
- Grazie per la meravigliosa giornata- disse avvicinandosi. Il suo profumo mi faceva impazzire.
- Mmmh.. Che buon profumo..- sussurai sul suo collo e lo sentii sorridere.
Il suo caldo respiro sul mio collo mi fece rabbrividire, le sue mani accarezzavano la mia schiena in un dolce abbraccio e la sua bocca cominciò a lasciarmi umidi baci sul collo per poi risalire leggermente.
- Tu mi fai impazzire, non va bene- sussurrò sulle mie labbra.
- Allora sto raggiungendo il mio obbiettivo- sorrisi.
- Io avrei altri obbiettivi- mi guardò prima gli occhi e poi le labbra.
- Raggiungili- conclusi.
Fu in quel momento che sentii il sapore della sua bocca sulla mia in un bacio appassionato che coinvolse i nostri corpi.Mi desiderava ed io volevo altrettanto.
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Labbra rosso fuoco
Romansa"Matthew, vigile del fuoco di New York, è costretto a trasferirsi nell'eterna Roma dove però trova impossibile non sentirsi attratto dalla bellissima Sofia.. Cosa potrà mai accadere se un pompiere incontra una ragazza che non ha paura di bruciarsi?"...