Remedrius strappò bruscamente la mappa del Ministero.
Afferrò Scorpius e si materializzò appena fuori da Hogwarts; la barca che avevano usato era ormeggiata al limite del Lago Nero.
Tornarono al castello, diretti all' ufficio di Remedrius.
- Guarda- iniziò lui- qui è indicato che il circolo attaccherà frontalmente. Secondo me, è un trucco. Ci sarà parte dell' esercito che entrerà da davanti , ma attaccheranno da ogni lato. Disporremo poche guardie frontali, le altre pattuglieranno il perimetro-
- Professore , non capisco: perché ci attaccano?-
- Vogliono ciò che vogliono tutti: il potere-
- Il circolo quindi non si è saldato. Anche dopo la morte di...-
- È debole, questo lo so per certo. Ma hanno ancora degli assi nella manica.-
- Che facciamo, aspettiamo che attacchino?-
- Non abbiamo scelta. Invierò un gufo al Ministero, ho buoni contatti lì. -
- Posso venire?-
- Scorpius, è troppo pericoloso -
- Questa è la mia battaglia. Attaccano per la pozione, fondamentalmente.
- Qualunque cosa dirò non ti dissuaderá, non posso fare niente.-
- Bene, quando partiamo?-
- Fra due ore, preparati. Il tempo di far arrivare il gufo al Ministro.-
Il ragazzo tornò al dormitorio del Grifondoro, si preparò e andò da Remedrius. Dopo un veloce ripasso della strategia, degli incantesimi di attacco e difesa, il professore ottenne il permesso per smaterializzarsi.
In pochi secondi il Ministero con le sue sfarzose sale si estendeva davanti a loro. L'udienza era fissata alle 12:00. -Andiamo, l'ufficio del Ministro è molto in profondità.-
Scorpius seguì il professore, che passò la sala della Statua, e si diresse verso i corridoio. Giunsero ad una stanza rotonda.
Le pareti delle sale circolari erano tempestate da ascensori, che andavano in tutte le direzioni; anche Remedrius aveva delle difficoltà ad ambientarsi. Si fermò a pensare. Intanto da uno dei passaggi comparve Draco Malfoy.
- Ehi Scorpius!- disse lui.
- Papà!- I due si abbracciarono. Poi Remedrius chiese all'Auror se sapeva quale ascensore prendere per l'ufficio del Ministro.
Draco li scortò verso uno degli ascensori. Aspettò che si aprisse. Poi i tre entrarono; l'Auror spinse una leva, e la cabina iniziò ad arretrare velocemente.
Si fermò dopo pochi secondi, e la porta si aprì. L' ascensore dava su un lungo e sfarzoso corridoio. Sul fondo c'era una gigantesca porta di legno, con decorazioni di metallo. Una targa indicava che quello era l'ufficio del Ministro della Magia.
- Aspettatemi qui, voi due- ordinò Remedrius. Poi entrò nella stanza, lasciando padre e figlio a parlare