L'esercito

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La porta si aprì tempestivamente. Un denso fumo bianco si sparse per la stanza. Poi un raggio rosso sfiorò Scorpius.
Il ragazzo si mise a terra, e gattonò fino al muro. Poi sentì un urlo: era Sarah. Scorpius si rialzò e lanciò Impedimenta alla cieca. Tre sfere blu sembrarono cozzare contro qualcosa.
Poi un tonfo. La nebbia stava svanendo. Solo una figura indefinita era rimasta in piedi: Albus. Sarah, invece, era a terra sanguinante.
Scorpius le corse incontro, in lacrime.
Gli occhi erano socchiusi, il volto era pallido. Grosse striature rosse le rigavano bruscamente il volto. La tunica rifletteva grosse macchie di rosso.
- Serve un guaritore- sentenziò Scorpius.
- Si, mio padre mi ha parlato di un incantesimo che fa questo effetto- ricordò Albus.
- Vado a cercare aiuto, tu proteggila- ordinò il ragazzo. L'altro annuì.
Scorpius corse fuori dall'ufficio. Sentiva delle urla, la battaglia ormai infuriava. Tuttavia il maggior trambusto proveniva dalla Sala della Statua.
Le linee di difesa erano così indecise sul da farsi che neanche notarono Scorpius.
I guaritori che il Ministero aveva ingaggiato aspettavano nell'Ufficio Misteri. Il ragazzo prese l'ascensore, che arretrò in un tunnel buio. Il silenzio era quasi minaccioso, nettamente in contrasto con il resto della struttura.
L'ascensore si fermò di scatto.
- Ufficio Misteri- disse la voce.
Scorpius uscì dalla cabina. Appena vide cosa era successo, restò senza parole.
I guaritori erano tutti morti:alcuni dei corpi inermi erano ammassati contro la parete, altri sparsi nel corridoio. La macabra scena era rafforzata dalle scintille che sprizzavano dal soffitto.
La luce magica del Ministero si spense.
In un attimo Scorpius fu al buio.
- Lumos- sussurrò. Il ragazzo pensò:
" Come hanno fatto ad uccidere i guaritori? Nessuna linea di difesa aveva intercettato l'esercito?"
Poi Scorpius capì. I soldati venivano dai sotterranei. Era in pericolo. Si voltò per tornare all'ascensore, ma la cabina non c'era più. Scorpius trattenne un urlo.
Non gli restava che esplorare, e augurarsi di essere solo.
Camminava lentamente, cercando di evitare i corpi dei guaritori. Arrivò al tribunale. Sentì una voce.
- Nox- sussurrò, e la luce della bacchetta si spense.
Si nascose dietro la parete.
- Tieni pronti i rinforzi, Stuart. Quanto resterà aperto il portale?-
- Abbastanza per far arrivare i Cani-
- Bene. Vai da Dootch, ho bisogno di un rapporto- ordinò il capo. Era un uomo alto e robusto; indossava una giacca di pelle strappata, una bandana logora e degli anfibi. Il volto, duro e segnato, era coperto sul mento da una rada barba castana. Gli occhi erano ridotti a fessure, come se stesse riflettendo.
" I Cani" ripetè Scorpius.

Draco e Scorpius MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora