Draco e Scorpius Malfoy

Imprevisto

Un alone blu si sparse nell'aria, ed improvvisamente una luce accecante ricreo la carica, che era ancora più alta. - Oddio, no- commentò Draco.
- Scusate- disse Remedrius.
- Non si preoccupi. Dobbiamo evacuare il Ministero- suggerì Scorpius.
-Si, facciamo in fretta- concluse Draco. - Scorpius!- urlò una voce. Era Albus.
- Albus!- ricambiò lui.- Come sta Sarah?-
- La stanno curando- spiegò lui. Draco diede l'ordine di evacuazione, e in un attimo la Sala della Statua era piena di persone che urlavano spaventate.
- Dove l'hanno portata?- chiese Scorpius.
- Uno degli ultimi guaritori l'ha portata nell'Ufficio Controllo e Regolazione delle Creature Magiche.-
- Oddio, da lì non si sente l'allarme-
ricordò Scorpius - Dobbiamo andare a riprenderla-
- Scorpius, non possiamo- disse Draco.
- Ma dobbiamo-
- Non posso abbandonarla- concluse. Poi lasciò la mano a suo padre, e si spinse fra la folla spaventata, ignorando urla e gemiti di dolore.
Si fece strada fra i corridoi del Ministero, andava alla cieca. Seguiva l'imprecisa indicazione di un cartello; raggiunse l'ascensore, che al contrario era deserto. Lo stridio delle sbarre risuonava minaccioso nell'atmosfera macabra del Ministero.
Ormai Scorpius riusciva a sentire solo il suo respiro. Uscì nel corridoio e raggiunse l'ufficio. Sarah era stesa su un tavolo, il guaritore era fuggito. Le ferite erano ancora visibili e aperte.
- Sarah. Dobbiamo evacuare, in fretta.-
- Non posso. Vai tu. Avrei potuto, ma mi hanno maledetto. La Umbridge.-
- Ci ha traditi, a quanto pare. Levicorpus- sussurrò lui, e il corpo della ragazza iniziò a fluttuare. Scorpius si sforzò di farlo muovere più velocemente possibile. Entrarono nell'ascensore, diretti alla Sala della Statua. Arrivati alla destinazione, Scorpius vide suo padre, che lo stava aspettando.
- Scorpius! Andiamo!-
- Papà, la Umbridge ci ha traditi.-
- Lo so, l'hanno presa poco fa. Aveva qualcosa in mano, una pergamena. C'era una potente maledizione.-
- Quella che ha lanciato su Sarah. Dobbiamo trovarla, lei la può spezzare-
- Dobbiamo salvarci, prima di tutto-
- Dove l'hanno portata?- chiese Scorpius.
- SCORPIUS! La carica esploderà a momenti, dobbiamo andare-
- La maledizione la sta uccidendo. Dimmi dove la tengono. Ti prego.-
Draco sospirò e disse: - Seguimi-
Con passo spigliato, imboccò un corridoio, seguito da Scorpius e Sarah, che fluttuava grazie all'incantesimo. Giunsero in una sala buia, che puzzava di chiuso.
- Lumos- disse Draco. La luce mostrò la Umbridge legata ad una sedia.
- Spezzi la maledizione, non abbiamo molto tempo.-
- Oh, e perché dovrei?- rispose lei con la sua voce stridula.
- Il Ministero esploderà. Se vuole restare in vita le consiglio di spezzare la maledizione.- suggerì Draco.
La Umbridge sbuffò:- Liberatemi, avanti.- Scorpius recise le corde, e il padre le puntò la bacchetta alla schiena. La preside trasse un respiro profondo e mosse la mano. Non successe niente.
- Cosa aspetta?- chiese Draco
- È un incantesimo che richiede tempo-
- Tempo che non abbiamo-
- Allora procuratevelo. Rallentate la carica- suggerì la preside. Draco fece cenno a Scorpius di andare. I due uscirono dall'ufficio, correndo.
Il ragazzo fu molto più veloce. Raggiunse la fontana, e notò che la carica magica stava regredendo.
Lentamente le stalagmiti si abbassavano, la luce si affievoliva.
- SCORPIUS NO!- urlò Draco, appena vide la fontana.
Scorpius capì: stava per esplodere.
Si voltò e iniziò a correre: il tempo sembrò rallentare. Il ragazzo scoccò uno sguardo alla carica, che stava innalzando un alone di fumo denso.
Un lampo di luce scosse la Sala, e Scorpius inciampò. Draco gli correva incontro, mentre lui fissava la fontana, impotente. Chiuse gli occhi, rassegnato. Suo padre era sempre più vicino.
Ma tutti gli sforzi furono vani. Un ultimo lampo di luce fu il triste preludio di quei momenti di gelido terrore. In un attimo, il fumo si raggruppò attorno alla carica, diventando sempre più luminoso.
Scorpius non fece neanche in tempo a chiudere gli occhi che il fumo pervase l'ampia stanza circolare, e tutto scomparve in uno sbuffo di vapore, in un tremendo boato.

*Angolo autore*
Ragazzi, presto vedrò di far uscire la seconda parte, preannuncio che ci sarà uno sviluppo imprevisto...
http://my.w.tt/UiNb/j04UfLsndt