La carica

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La gamba si stava ricompenendo. Ma il professore non poteva muoversi, non ancora.
- Scorpius, devi andare. Qui dietro c'è un tunnel.- disse indicando una nicchia nella parete.- Se c'è un portale qui passerà l'esercito. E non puoi restare-
Scorpius fece per obiettare. Ma c'era in ballo qualcosa di più grande.
In lacrime, salutò il professore. Entrò nel tunnel.
La fioca luce mostrava una galleria poco curata, leggermente in salita. Il ragazzo avanzò carponi. Il terreno si faceva sempre più scosceso ed irregolare. Quindi Scorpius cercava sempre degli appigli. Dopo un po' un fascio di luce lo abbagliò, costringendolo a serrare gli occhi.
Si era ritrovato in uno dei camini della Metropolvere.
Le guardie correvano spaventate, decimate da raggi verdi provenienti dal lato opposto. Scorpius si spinse contro il muro, e riuscì a raggiungere la Sala della Statua. Sul bordo della fontana c'erano delle stalagmiti luminose, che emanavano un'aura calda ma minacciosa. Un mago incappucciato la stava controllando.
- Stupeficium- sussurrò Scorpius, e lo mise fuori gioco. La Sala era ormai deserta. Il ragazzo si avvicinò alla fontana.
- Allontanati, Scorpius!- gli intimò una voce. Era Draco Malfoy.
Il ragazzo corse verso il padre.
- Quello è una carica magica. Esploderà fra poco. Dobbiamo allontanarci.-
- Dobbiamo capire come disattivarla.- propose Scorpius.
- Non ne ho idea. Dov'è Remedrius?-
Il volto triste di Scorpius gli suggerì la risposta.
- È morto?- chiese Draco.
- No, ma potrebbe esserlo. Si era spaccato e poi lui mi...-
- Dov'è?-
- L'ho lasciato nell'Ufficio Misteri.-
Draco annuì, e disse al figlio di aspettare.
Corse verso l'ascensore.
Scorpius non fece in tempo ad avvertirlo dei Cani. Si avvicinò alla fontana, osservando meravigliato la bianca e abbagliante luce.
Lentamente cresceva verso l'alto. Sembrava essere vivo.
Il suo respiro era affannoso e irregolare. Draco gli apparve vicino, con un gigantesco morso sulla gamba e Remedrius fra le braccia.
- Papà!- gridò lui.
- Sto benissimo, non preoccuparti. Aiutami a metterlo a terra.-
I due fecero stendere Remedrius a terra. Era cosciente, ma era pallido e ansimava.
- Professore, mi sente?- chiese Scorpius.
- Si...- disse lui con fatica.
- Come disattiviamo la carica?- chiese Draco.
- Oh...c'è un incantesimo, si- affermò intontito- Ma, se non viene eseguito bene, renderà la carica più potente, genererà un'esplosione devastante. Lo farò io. Anche nelle mie condizioni, ho le migliori possibilità di riuscita.
Aiutatemi ad alzarmi- ordinò lui.
I due lo tirarono su. Remedrius prese la bacchetta con le mani ancora tremolanti.
- Crepitus...clausuris- un raggio blu fuoriuscì dalla bacchetta, formando un cerchio attorno alla carica. Iniziò a stringersi sempre di più, Sprizzi di bianca luce abbagliante schizzavano attorno all'incantesimo, che sembrava stesse funzionando.
Improvvisamente la carica scomparve.

Draco e Scorpius MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora