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Quella sera era andata così.

Dopo aver letto il messaggio di Harry, avevo chiesto a Niall se avesse avuto intenzione di rispondergli.

"Certo che gli rispondo, è ok se gli dico di si giusto?"

Annuii con la testa, osservando le sue dita battere contro la tastiera del suo telefono. Aveva semplicemente scritto SI. Aspettai perfino qualche minuto per vedere se avesse risposto, ma dopo dieci minuti me ne andai a letto, esausta.

Il mattino seguente mi svegliai presto, per rendermi disponibile in caso di bisogno.

I ragazzi avevano in programma un'intervista nel pomeriggio e, anche se avevo già preparato tutto, avevo la sensazione che qualcosa sarebbe andato storto.

Quando scesi nella hall dell'hotel, erano le 8.10 e Harry era già lì, seduto su uno dei divani di pelle bianca con il suo computer sulle gambe.

"Daisy buongiorno!" la voce di Paul, seduto davanti a Styles, mi annunciò ed Harry alzò la testa di scatto per guardarmi dritta negli occhi.

"Buongiorno Paul!"

"Stavo giusto per venire da te per svegliarti. Abbiamo avuto un problema. 
Il giornalista che dovrà intervistare i ragazzi non parla inglese, bensì solo francese. Abbiamo bisogno di un'interprete e di un traduttore simultaneo. Riesci a fare questo per noi?"

Eccolo, il caso di bisogno di cui parlavo prima. Lo potevo fare, lo volevo fare, era per quello che avevo studiato tanto.

Gli occhi di Harry erano su di me e mi sentivo il cuore in gola.

"Certo, nessun problema."

"Grazie infinite Daisy, ci hai salvato da una bella rogna."

Lo osservai allontanarsi e quando mi voltai, Harry era dietro di me. Una piccola scossa gli fece capire che mi aveva spaventata.

"Sarai all'altezza?" il tono della sua voce mi stava prendendo in giro.

"Cosa ti fa credere che non lo sia?" chiesi con tutta la delicatezza possibile.

Lui non rispose. Si limito a squadrarmi da testa a piedi prima di allontanarsi. 

Ce la potevo fare, ce la potevo fare.

***

"Cosa farete finito il lungo tour che vi ha tenuti molto impegnati quest'anno?"

Continuavo a tradurre tutto quello che veniva chiesto ai ragazzi e traducevo subito anche le loro risposte. Ero seduta fuori dall'inquadratura e l'unica cosa che si sentiva era la mia voce.

I ragazzi erano seduti un lungo divano di pelle beige ed Harry non aveva quasi mai smesso di guardarmi. 

"Harry rumors ci dicono che ti diverti molto in tour, tu sai cosa intendo!" 

Lo guardai negli occhi quando traducevo per lui ciò che il giornalista aveva chiesto. La sua reazione allora fu strana. Per tutta la durata dell'intervista fino a quel momento mi aveva guardata dritta negli occhi senza cedere per un solo istante. Ma non feci in tempo a concludere la frase che lui aveva già abbassato lo sguardo ridendo di imbarazzo. 

Imbarazzo? Era seriamente imbarazzato??? 

Aspettai la sua risposta.

"Non so di cosa tu stia parlando!" aveva detto ironicamente.

"Capisco, ma sappi anche che alcune persone affermano di sapere che nascondi una vera e propria storia, di quelle serie Harry!"

i suoi occhi avevano continuato a non guardami, anche quando avevo tradotto per lui la seconda domanda. A questa però, le sue guance si colorarono di un rosso tenue. 

Don't forget. [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora