Prologo

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Non so cosa mi distingue dagli altri, cosa mi abbia sempre distinta dagli altri. Fin da bambina sono sempre stata felice. Anzi, più che felice, tranquilla. Ho sempre avuto il coraggio di scoprire cose nuove e di fare quello che mi piaceva. Però sembrava che agli altri non andasse molto a genio. Mi escludevano dai giochi, non mi invitavano mai ad uscire, ma a me andava bene così. Ero felice lo stesso. Finite le medie, ho avuto il coraggio di chiedere ai miei genitori di farmi studiare a Roma in una scuola d'arte. Il perché di questo? Le mie maestre di danza (le mie salvatrici), mi avevano proposto di andare a questa scuola per artisti generali. Credevano fossi in grado di andarci. Era una cosa strana, loro erano state tra le poche persone che ho amato davvero e che mi hanno capita. Mi hanno cambiato la vita, in poche parole. Beh, sono andata in questa scuola. Sono stati gli anni più belli della mia vita. Mi sono un po' persa l'adolescenza lo ammetto, stando in un collegio di suore non potevo uscire, ma a scuola ho incontrato delle persone meravigliose come me, artiste. Lì ho avuto la mia prima migliore amica, Margherita, e il mio primo amore, Nicola. Però, è finito tutto. O almeno, è iniziato. In quella scuola ho imparato cose spettacolari che mi hanno fatto sentire vuota, senza pesi, libera, ovvero me stessa. Ho imparato la danza contemporanea, la musica, il disegno sui muri e sui fogli, la fotografia, la scrittura, la moda e la magia del teatro. Finito il liceo sarei potuta andare a New York, Londra, rimanere a Roma, ma sono tornata a Napoli. Sentivo che appartenevo a quella città. Sono diventata un'artista, una vera artista. In strada, a casa, con un incarico ufficiale che mi procurava soldi o personale. È stato tutto strano. Facevo la vita in quello che amavo, felice, senza aver mai provato un goccio di brutte emozioni in tutta la mia vita. Io finivo e ricominciavo ogni cosa, non credevo nel per sempre. Agli altri sembravo comunque triste. In realtà, ero solo impassibile. Era ormai 1 anno che avevo sorpassato l'adolescenza e vivevo tranquilla. Provavo felicità solo nel fare quello che amavo, per il resto ero solo tranquilla e impassibile. Avevo già scoperto le emozioni dell'arte che facevano traboccare il cuore, poi però non le avevo più provate. Ero quasi priva di sentimenti. Poi un giorno è arrivato lui. Con semplicità, solo capendomi mi ha fatto vivere tutto, tutto quello che chiunque dovrebbe vivere per dire di aver vissuto davvero. Questa è la mia storia. Mia e di Genn.



White Wood~TRILOGY |1|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora