Capitolo 14

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Riuscimmo a guadagnarci un'esibizione nel locale più frequentato di Somma.
Avremmo suonato tutta la sera per un bel gruzzolo.
Cioè, 25€ a testa per noi era come avere milioni.
Io per tutto il giorno non facevo mai niente.
Stavo cominciando ad essere davvero un gran peso ai miei.
Mi sentivo anche in colpa.
Ma non ci potevo fare nulla, non sapevo fare altro che la mia musica.
Dovevo trovare un modo per diventare un artista a tutti gli effetti, la mia vita altrimenti sarebbe andata in frantumi.
Dovevo tentare di guadagnare sempre di più e scappare a Londra, allontanarmi da questo paese troppo stretto per me, con troppe brutte persone, con troppi ricordi, dalla mia cameretta con troppe lacrime prosciugate.
Sembrava però tutto così lontano che mi stancavo al pensiero.
Non dovevo pensarci.
Affogai tutto in un paio di sigarette e 2 birre e mi passò tutto.
Mi sarei ammalato andando avanti così, ma non potevo fare altrimenti, sarei impazzito.

Nel pomeriggio, uscii per recarmi da Alex a provare.
Aveva una cantina da cui era partito tutto.
Decorata da noi, vissuta da noi.
Immensi ricordi al suo interno.
Stavo camminando con la chitarra sulle spalle, quando mi chiamò Occhi Cielo.
<<Ehy Genn>>
<<Ehy! Hai bisogno?>>
<<Sono venuta a Somma a trovare i miei, ora però sono sola e mi sto annoiando, tu che fai?>>
<<Sto andando da Alex a provare perché stasera suoniamo, vuoi venire? Ti passo a prendere>>
<<Sì ok, ti aspetto>>
Chiusi la chiamata e mi avviai verso casa sua.
Mi venne incontro e mi abbracciò e ci dirigemmo verso casa di Alex.
<<Quindi stasera suonate?>>
<<Già, nel locale in piazza>>
<<Posso venire?>>
<<Logico! Ci saranno anche Orty ed Ele quindi non ti dovresti annoiare>>
<<Ma è vera quella storia di Orty e Alex?>>
<<Quale?>> mi finsi sorpreso.
<<Ma lo sai, quella amorosa eccetera...>> rise.
<<Sì, purtroppo è vera>> risi.
<<Ma come è possibile? Cioè, come cavolo ragiona Alex?>>
<<Lo so, quanto tempo gliel'ho menata tu non hai idea. Anche a me non piaceva tantissimo Ele, però è una brava ragazza>>
<<Ma lo so, ho capito, ma con Ortensia? Cioè, cosa gli avrà mai fatto Eleonora per preferirla ad Ortensia? Lei è troppo speciale!>>
<<Sai, Alex è un ragazzo semplice. Forse Orty è troppo complicata...>>
<<Solo io e te proviamo interesse per le cose difficili?>>
La guardai.
<<Già>> sorrisi cingendole le spalle.

Arrivammo a casa di Alex.
Ci aprì, e sorrise sorpreso nel vedere Celeste.
<<Ehy ragazzi, entrate pure!>>
Passammo dal salotto, dove c'erano sua madre e suo fratello.
Li salutai, mentre Alex presentava Occhi Cielo.
<<Lei è Celeste, una nostra nuova amica, principalmente di Genn>> sorrise furbo.
Lei arrossì per lo sguardo che mi fece suo fratello.
<<No, non anche voi! Non cominciate! Non stiamo insieme e non ci piacciamo! Vero?>> risi nervoso.
<<Già>> alzò le spalle.
<<Dai andiamo>> dissi girandomi mettendole una mano sulla schiena per poi ritirarla subito.
"Certo che lo fai apposta però, trattieniti cazzo" pensai mordendomi le unghie.
Scendemmo in cantina, e mentre io e Alex sistemavamo le chitarre, un "wow" strozzato uscì da Celeste.
Io e Alex le sorridemmo, indicandole di sedersi sul divanetto di pelle.
Si sedette a gambe incrociate sempre guardando intorno alla stanza, studiando e memorizzando ogni minimo particolare.
<<Alex decidiamo la scaletta>>
<<Secondo me dovremmo cominciare con Diary, poi magari facciamo Wonderwall...>>
<<Poi Pompeii>>
<<Senti ma tu te la senti di fare Empty Bed? Sai quel pezzo spacca e prende di brutto...>>
Deglutii.
<<Sì, direi che ce la posso fare>>
Alex mi sorrise dandomi una pacca sulla spalla e Occhi Cielo annuiva contenta.
Quel pezzo mi sconvolgeva sempre un po'.
Però aveva ragione, prendeva un sacco ed era giusto farlo.
<<Poi facciamo Cough Syrup e concludiamo con Urban Stranger ok?>>
<<Vai, cominciamo>>
Cominciammo a provare.
Celeste ci ascoltava attenta e ogni tanto ci dava una mano.
<<Aspè, Alex prova a farla in la. Forse ci arrivate meglio con la voce>>
E aveva sempre ragione.
Ridendo e scherzando provammo tutto il pomeriggio.
Verso sera, qualche ora prima di andare al locale, Occhi Cielo si mise in testa che ci doveva scegliere il look.
Sbuffando io e Alex la ascoltavamo disinteressati mentre ci faceva discorsi di coordinati e colori contrastanti.
Completamente senza senso.
E mentre lei era girata nel rovistare l'armadio le facevo il verso.
Per risposta mi ritrovavo sempre un cuscino in faccia.
Scelse i vestiti ad Alex.
<<Ok, siamo a posto, andiamo a mangiare prima di suonare?>>
<<Ma dove credi di andare? Devo ancora sistemarti! Sembri un barbone così>> gridò lei.
Alex soffocò una risatina.
<<Ma Occhi Cielo è già tardi non facciamo in tempo a passare da casa mia!>>
<<E chi ha detto questo, ti do qualcosa di Alex!>>
La guardai stranito.
<<Ma non mi vanno i suoi vestiti>>
<<Perché? Tanto ti vesti già largo>> alzò le spalle ovvia.
Guardai Alex.
Anche lui alzò le spalle come per dire "ha ragione".
Sbuffai arrendendomi alle sue scelte.
Tirò fuori un camicione nero.
<<I pantaloni e le scarpe te le concedo, vanno già bene, però questa la metti>> rise.
Lo indossai svogliato.
Nonostante fosse di 2 taglie in più, aveva ragione.
Mi stava proprio bene.
<<E levati sti capelli dalla fronte, sembri un depresso>> spostandomi il ciuffo di lato.
<<A posto, ora possiamo andare!>> dissi dirigendomi verso la porta.
<<"Grazie Celeste per avermi aiutato ad essere più decente!" "Figurati è stato un piacere!">> mi fece il verso lei ridendo.
Mi girai.
<<Non fare la bambina>> risi abbracciandola sollevandola da terra.
<<Oh cazzo quanto pesi...>> mormorai perdendo l'equilibrio e cadendo per terra disastrosamente.
<<Sei tu che non hai muscoli!>> mi gridò arrabbiata, ridendo come una matta.
E in tutta sta scena, Alex se ne stava sulla porta, sorridendo cupo.

<<Stai bene?>> chiesi ad Alex mentre sistemavamo la strumentazione.
<<Sì>> sorrise triste.
<<Non è vero. Te la senti di dirmelo?>>
Sapevo che non dovevo insistere troppo, ma era il mio migliore amico, volevo almeno sapere cosa aveva.
<<In realtà non ho niente Genn. Stavo solo pensando tanto. E tu sai meglio di me che pensare troppo non fa bene a nessuno>> rise.
<<A che pensavi?>>
<<Al futuro. Cosa ne sarà di noi. Se Dio ci dimenticherà in fondo a un pozzo o ci porterà verso almeno una minima felicità>>
<<Chi può saperlo bro, viviamo quello che ci capita, e diamo in meglio di noi>> gli diedi una pacca sulla spalla, prendendo il microfono in mano.
Quella sera cantammo in modo diverso.
Eravamo più impegnati e determinati.
Le sue parole ci avevano scosso.
Le "nostre" 3 donne erano sedute ad un tavolino in prima fila, ogni tanto conversavano, Ele sorridente, Occhi Cielo preoccupata e Orty cupa.
Conoscevo l'argomento, e un velo di dispiacere mi si appoggiava addosso.
Ma lei stringeva i pugni incitandomi di andare forte, riprendevo la concentrazione fissandola nei suoi occhi azzurri.
Il futuro era un completo mistero.
Soprattutto per me.
Ma almeno questi momenti erano da vivere a pieno.
Un microfono, una chitarra, e 2 occhi celesti.

Okay ragazze sto sclerando, 2 motivi:
-Siamo arrivate a 6k visualizzazioni quasi 7
-Il prossimo sarà l'ultimo capitolo della prima parte e sarà così bello che mi verrete a prendere coi forconi e le torce sotto casa (poi capirete perché).
Io voglio il Baell Tour. Basta. Datemelo. Datemi quei 4 topini. Ok, credo di star bene... Voglio dei commentini da parte vostra vi pregooo voglio sapere tutto quello che pensate per magari accontentarvi. Condividete la storia, a prestissimo!!!❤️

White Wood~TRILOGY |1|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora